Nel momento in cui il modello rinascimentale decade, viene sostituito da un nuovo modello, quello industriale. Il nuovo modello nasce come risposta matura ai sintomi di crisi nati con rivoluzione industriale. Per avere un linguaggio adatto a quanto accaduto devono passare all’incirca 120 anni, l’esempio pratico di questo linguaggio è il Bauhaus di Gropius.
MODELLO INDUSTRIALE
Analizzando il bauhaus definiamo le categorie che appartengono al modello
industriale.
1. Il programma, è rivoluzionario. Gropius decide di unire insieme
la scuola di belle arti con la scuola tecnica. Nel 1923-24 il programma della
scuola diventa chiaro, lo scopo era quello di unire l’industria e l’artigianato.
La scuola da accademica, cioè luogo in cui i professori trasmettono
agli studenti il loro sapere, diventa sperimentale, cioè un laboratorio
sperimentale in cerca di certezze. Il bauhaus cerca di trasmettere un’idea.
2. La costruzione, è puntiforme. Partendo dalla scuola di Chicago si
arriva a Perret e poi a Le Corbusier. Il c.a. viene inventato nel 1847, ma
usato in una fase successiva, e compreso nella sua logica formale in un periodo
ancora più lontano, quando si comprese che questo metodo costruttivo
implicava nuove composizioni formali.
Lo stesso era accaduto con le esperienze
della scuola di Chicago, dove in principio la struttura in acciaio puntiforme
era completamente nascosta solo in una fase successiva si concepì la
composizione adatta al nuovo tipo di struttura ed al nuovo materiale.
3. La città, è aperta.
L’idea di città segue la stessa logica del bauhaus. Il modello
rinascimentale aveva un’idea di città chiusa dove l’esterno
era un mondo sconosciuto, nel modello industriale invece la città tende
all’ampliamento verso un mondo conosciuto.
La città è pensata come una grande macchina che lavora per cicli,
si può seguire lo stesso iter progettuale di un edificio, considerando
cioè le funzioni, le dimensioni, le interrelazioni.
Nasce l’idea di zooning.
Se nelle città rinascimentali l’edificio a blocco rappresentava
proprio l’idea di chiusura, nel modello industriale l’edificio
a ponte del bauhaus rappresenta proprio la perdita del lotto confinato.
4. La visione e la forma,
5. La comunicazione, è astratta in quanto supporto valido per descrivere
la realtà frammentaria della nuova società, basata sull’analiticità.
6. Il concetto chiave, è la funzione.
L’iter progettuale considera la serie di funzioni che un edificio deve
ricevere, le dimensioni da rispettare e le interrelazioni tra le varie funzioni
definite, per capire quali devono essere vicine tra loro e quali no.
DIFFERENZA tra i MODELLI
Potremmo definire uno schema attraverso il quale capire la distinzione tra
i due modelli nelle 6 categorie:
Categorie Modello rinascimentale Modello
industriale
Programma Aulico Rivoluzionario
Costruzione Continua Puntiforme
Città Chiusa Aperta
Visione e forma
Comunicazione Figurativa Astratta
Concetto chiave Prospettiva Funzione
IL BAUHAUS
Osservando la planimetria
di questo edificio si riesce a capirlo totalmente, si ha infatti subito una
visione frammentaria, si percepisce l’idea di movimento rotatorio, circolare,
spirale, Hargan dice “il bauhaus ha corpi che si muovono come una biella”.
In questo edificio la trasparenza diventa un elemento nodale per capire il
nuovo modello, infatti ha diversi valori:
- funzionale, per una questione relativa alla luce e all’igiene;
- immagine, dissoluzione di limite tra interno ed esterno. Si ha una compresenza
tra i due spazi che erano sempre stati distinti;
- oggettiva, è un opera che esiste in quanto funziona. La trasparenza
dichiara l’oggettività dell’essere.
La forma nasce non perché pensata poeticamente ma perché è
l’oggetto del mio essere macchina;
- discontinuità, riesce ad esprime questa importante categoria.