Peter Eisenman, architetto Newyorkese nato nel 1932, è una figura guida del panorama internazionale per l’eccezionale contributo teorico che ha fornito alla progettazione architettonica attraverso i suoi scritti (Blurred Zone Investigation of the Interstitial, Transformations Decompositions Critiques on Giuseppe Terragni).

La ricerca di Eisenman è una ricerca artistico concettuale.
L’idea fondamentale di Eisenman è quella di vedere l’architettura come un testo, ogni progetto possiede in se una struttura formale di narrazione.
Concetto fondamentale dell’architettura di Eisenman, analizzato nel testo di A. Saggio, P.E. trivellazioni nel futuro, è “la lotta al cubo”.


“un’architettura che tenti di distaccarsi dalla tradizione greco-cristiana”
“il razionale non è possibile senza il proprio altro: il non-razionale”


Mi ricordo di un disegno fatto da Le Corbusier, rappresentava il Partenone, un parallelepipedo “puro” sopra la montagna sacra.
A questo mi è venuto di pensare leggendo le frasi di Eisenman, la sua lotta al cubo probabilmente comincia già qui, il suo tentativo di non trascurare mai la cultura ebraica, quindi di distaccarsi, dalla visione dell’elemento puro lecorbusiano.


Cercheremo di individuare ed analizzare questo suo processo architettonico.
Per fare questo non dobbiamo dimenticare il grande aiuto che le nuove tecnologie, a partire dagli anni 80, hanno dato alla ricerca architettonica dell’architetto di New York.

La ricerca di Eisenman verte verso lo studio delle geometrie non euclidea la teoria del caos, i frattali il dna, la geometria delle differenze booleane che occupano un spazio fondamentale nella ricerca architettonica contemporanea.

Incastro sottrazione intersezione rappresentano i tre concetti booleani principali e di cui Eisenman fa uso per arrivare a strutture complesse), che porta l’architetto a definire “il suo approccio formalista e che tende ad evidenziare la logica del linguaggio nei meccanismi interni di evoluzione trasformazione combinazione”.

Replica trascrizione, traslazione le regole che individuano la logica strutturale del DNA: (CARNEGIE MELON RESERCH CENTER) permettono ad Eisenman di toccare un argomento di architettura, il movimento, che sarà poi continuo studio dello stesso architetto e della cultura più contemporanea.
Il movimento che negli ultimissimi progetti di Eisenam verte verso l’idea di fluidità, fluidità cara al mondo della rivoluzione informatica.

Ho voluto qui introdurre solo poche operazioni concettuali e pratiche che sono parte fonadmentale nella ricerca di quella decostruzione, formale-concettuale, di eisenman.
La parola decostruzione lega in parte sotto l’aspetto politico-ideologico l’architettura di eisenman al costruttivismo russo.
Cioè è molto forte il legame tra la rivoluzione apportate dal movimento russo e la rivoluzione che eisenman fa in architettura.
Dobbiamo leggere il legame con il movimento dell’est non sotto l’aspetto figurativo ma sotto un vero e proprio cambiamento di valori e di strutture che regolano un processo progettuale.

“Il ruolo di Eisenman come teorico-architetto di questa ricerca è egemone e assolutamente indiscusso”.

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