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  Harmoniosi Concenti English Consort

 La Musica al tempo di Shakespeare

“L’uomo che non ha alcuna Musica dentro di sé [...]

è nato per il tradimento, per gli inganni, per le rapine.

W. Shakespeare, Il Mercante di Venezia (V, 1).

 

William Shakespeare 1564 - 1616

 

  Il programma di questo concerto comprende prevalentemente musiche di John Dowland, compositore e liutista inglese tra i più importanti. Nato probabilmente a Dublino, in Irlanda, nel dicembre del 1562, morì a Londra nel febbraio del 1626. Contemporaneo di Shakespeare, poco conosciamo della sua vita e ancor meno della formazione musicale.

Il suo primo incarico lo vede al servizio di Sir Henry Cobham ambasciatore inglese a Parigi intorno al 1579; a quel periodo risale la conversione al cattolicesimo, in seguito alla frequentazione d’alcuni emigranti inglesi di fede cattolica.

Tornato in patria, si sposerà e dalle nozze nascerà il figlio Robert che diverrà liutista a sua volta.

D’indole inquieta ed errabonda, aspira per tutta la vita all’incarico di liutista alla corte inglese della regina Elisabetta, ma certamente gli è da ostacolo, a questa sua aspirazione, la conversione al cattolicesimo.

Ciononostante, ottiene nel 1588 il bacellierato (dottorato) dal Christ Church College di Oxford e successivamente nel 1597 anche quello di Cambridge.

Entrato al servizio del Duca Brunswich in Germania, per incarico dello stesso si reca in Italia dove conosce alcuni famosi compositori quali Giovanni Croce, Antonio Orologio e ancora Luca Marenzio, il quale gli impartirà delle lezioni.

Dopo aver abiurato il cattolicesimo, nel 1598 è al servizio di Cristiano IV di Danimarca,  ma viene licenziato dopo circa otto anni in seguito alla cattiva fama di cui godeva o, forse, per il mancato rientro da un viaggio in Inghilterra per l’acquisto di alcuni strumenti.

Rientrato in patria nel 1606 al servizio di lord Walden, ottiene il tanto anelato incarico nella corte inglese e alla sua morte gli succederà il figlio Robert.

 

I brani vocali sono tratti, quasi esclusivamente, dal “The First Booke of Songs or Ayres of fower partes with Tableture for the lute, edito nel 1597 e ristampato ancora nel 1600, 1603, 1606, 1613 a dimostrazione del gran successo e della fama di cui godeva già in vita.

 

Cantore e liutista egli stesso, raggiunge i massimi livelli della sua arte proprio nei “Songs”, canti amorosi altamente ispirati, pervasi da struggente malinconia e sensualità, mossi tra l’eterno connubio d’amore e morte.

 

I Songs polifonici, originariamente destinati all’esecuzione di quattro voci (cantus, alto, tenor e bassus), furono trascritti dallo stesso Dowland in una versione più intimistica per solo canto e liuto, destinando a quest’ultimo le voci inferiori intavolate secondo il sistema di notazione liutistica in uso già dalla fine del XV secolo (vedi: Tenori e conrtabassi intabulati col sopran[o] in canto figurato per cantar e sonar col lauto Libro primo Francisci Bossinensis Opus, Venezia 1509 - Tenori e co[n]trabassi intabulati col sopran[o] in canto figurato per cantar e sonar col lauto Libro Secundo Francisci Bossinensis Opus, Venezia 1511).

 

Verosimilmente questa prassi, definita “monodia accompagnata” , risulta essere più consona alle immagini poetiche evocate dal musicista irlandese, anche se, a dire il vero, era superata ed anacronistica. In Italia, infatti, in quegli stessi anni si sperimentava già il basso continuo che inaugurava la grande stagione del Barocco (1600ca. 1750) le cui innovazioni porteranno alla nascita del melodramma.

 

A cagione del suo temperamento intimo e malinconico a tratti addirittura lugubre, Dowland amava definirsi infelice inglese, e nel titolo di una sua famosa pavana per liuto, Semper Dowland Semper Dolens, giocando sull’assonanza del proprio nome con la parola dolens, dichiarava, di fatto, il suo costante status d’intimo dolore.

 

 

 

 

Raffaele Schiavo      

Piero Cartosio             

Marco Alderuccio     

Alison Fowle           

Giuseppe Romeo      

Silvio Natoli           

Andrea Schiavo         

tenore

flauto dolce

violino

viola da gamba

viola da gamba, violino

viola da gamba, liuto

liuto

 

     

    

 

 

Programma

 

 John Dowland 1562-1626  

The First Book Of Ayres, 1600

If my pomplaint

That if my day (liuto)

Can she excuse

 

 

Come again

 

A lesson for two liutes (duo liuti)

His golden locks

Now, now I needs my par 

Lord Willoughby’s welcame home (duo liuti)

Rest awhile you crel cares

My thoughts are wing’d hopes

 

 

 *

 A. Ferrabosco 1543-1588 

Ayres book VI, 1609

Come my Celia

*

Anonimo

La rossignol (duo liuti)

Mr. Drewry’s accord (duo liuti)

Geordie (tradizionale)

Greesleeves (duo liuti)

*

Thomas Campion  1567-1620

When to her lute Corinna sings

  

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