_Riflessioni sul telaio: misura,
strumento, n dimensioni
_Tempo prima dimensione dello spazio (articolo Prof. Saggio) +riflessioni _Mondi antichi,nuovi generatori: protesi tecnologiche e possibili decostruzioni
_informazione/architettura: crisi e possibili risposte.
INFORMAZIONE / ARCHITETTURA
Il Guggenheim di Bilbao è una macchina comunicativa : decine di pubblicità sono state girate in questo museo perchè è dotato di una carica simbolica fondamentale alla comunicazione nel mondo dell'informazione.
Parto da questa frase estrapolata a conclusione della terza lezione (simbolo,informazione,comunicazione)per fare una riflessione sui pericoli del legame architettura/informazione.
Poi vorrei citare P. Eisenman da "saper credere in architettura.settantacinque domande a Petere Eisenman.A cura di Massimo Sodini.Clean edizioni"
"Qual'è il posto dell'architettura in una società
di massa come quella di oggi?
risponde Eisenman:spesso faccio questa domanda:"sapete qual'è
la differenza fra la coca cola e un ottimo bicchiere di vino?"La differenza
è che la coca cola è sempre la stessa mentre il vino è
sempre diverso.La coca cola è sempre la stessa ecco perchè è
popolare.Un bicchiere di vino è sempre diverso,dipende dal vitigno
dal bichiere,da quanto è stato lasciato invecchiare.Molte persone vogliono
la coca cola,non vogliono nulla di difficile,vogliono quello che si aspettano.Vogliono
l'architettura coca cola,l'architettura dei parchi a tema come Disney World.L'architttura
è stato sempre il regno dell'inaspettato,come un ottimo bicchiere di
vino.E' difficile ottenerlo e non è per turisti o per la grande massa
della nuova classe media.Cio che è importante è che ci siano
sempre persone che si preoccupano di correre rischi e quindi l'architettura
sarà sempre difficile,non sarà mai ciò che i media vorrebbero
che fosse"..."Il problema della cultura di oggi,specialmente della
cultura occidentale,è la sopravvivenza del difficle nell'ambito dei
mass media."
Quello che mi preme sottolineare è la pericolosità che l'informazione nel mondo di oggi porti alla banalizzazione e alla perdita di contenuti,inquanto per creare la "cattedrale" o per muovere grandi meccanismi economici e pubblicitari spesso ci si affida più al colpo ad effetto che non al reale tentativo di fare architettura.Come dice Zevi a proposito del concetto di moderno è sicuramente fondamentale arrivare ad un'estetica di rottura per trasformare la crisi in valore,ma proprio perchè di rottura questa estetica non può e non deve diventare ripetitiva e autocelebrativa altrimenti al giorno d'oggi si rischia di venire ingabbiati all'interno del grande mercato dell'"informazione" e si rischia lo svilimento di tutto ciò che c'è dietro e dentro l'architettura a favore dalla "facciata".
Quindi il tema dell'informazione va trattato e gestito con profondità inquanto si puo correre il rischio di trovarsi a confondere L'informazione intesa come bagaglio e generatore infinito di nuovi spazi e nuove crisi con il mondo dei medya e della "Coca Cola".All'interno delle dinamiche contemporanee purtroppo spesso il bicchiere di vino richiede troppo impegno e troppo tempo rispetto alla banalizzante alimentazione da fastfood.
Viene da chiedersi se una volta resisi conto della grande
crisi che la società contemporanea vive in seguito alle traformazioni
socio-culturali pertate dai nuovi valori e dai nuovi temi dell'informazione
la risposta non sia ancora una volta l'emancipazione.
Emancipazione come isolamento.Astrazione dalla
crisi per poterla osservare e vivere attraverso "lenti" deformanti
ed eccentriche.
Researches:ricerche,approfondimenti ,riflessioni e...