"COFFEE
BREAK"

Il modello, nel quattrocento come oggi, costituisce l'insieme di tutta una serie di informazioni che poste in altri termini difficilmente che difficilmente si potrebbero afferrare con un unico sguardo.

Si tratta di una sintesi tra l'informazione tecnico-scientifica e l'opera d'arte che permette molti livelli di lettura.

I modelli prodotti dai grandi maestri del passato, Brunelleschi, Michelangelo e altri ancora, oltre ad essere in se elaborazioni estremamente suggestive di un'idea, possedevano a mio parere una qualità particlare : coinvolgevano nella loro fisicità molti sensi. Erano smontabili, attraversabili, avevano una dimensione fisica che di per se trasmetteva delle suggestioni e immagino che avessero anche un odore particolare, legame indiscutibile con la loro matericità .Ho parlato al passato mettendomi nei panni delle maestranze o della committenza che certo più di noi avevano la possibilità di vivere i cambiamenti di questi organismi.

Il fatto che "grazie al calcolatore oggi si possono ottenere in un unico modello elettronico tutte le carattetistiche inseguite dagli architetti rinascimentali" (Saggio 2000) ci proietta con un salto di soli 650 anni all'interno di una rivoluzionie che pone le radici in una nuova maniera di concepire lo spazio e di dominarlo.

Grazie al continuo e veloce progresso tecnologico siamo passati, in un lasso di tempo relativamente breve, dalla visione del verme piatto (e ovviamente non mi riferisco a Brunelleschi) all'uso quotidiano di protesi tecnologiche che amplificano i nostri sensi dandoci a tratti una sensazione di onnipotenza (la stessa che ho provato la prrima volta che mi sono collegata a internet!!!)

In questa nuova "dimensione"ci troviamo di fronte alla necessità di adeguarci all'uso di linguaggi e codici espressivi "altri" che ci permettono di leggere e comprendere i modelli elettronici o addirittura di crearne di nostri.

Come studentessa, o forse come "abitante di questa nuova dimensione" la sfida che oggi avverto più forte sta nella conquista degli strumenti che mi permettano di dominare le protesi elettroniche di cui quotidianamente ci serviamo per piegarle ad un uso davvero intelligente, cosciente.

Allora avrò fatto un salto di qualità,quando riuscirò davvero a comunicare ogni mia idea attraverso questi nuovi strumenti tecnologici senza che , al contrario , mi siano di ostacolo.

DALLA TERRA AL CAD
...una finestra nello schermo.
riflessioni sull'articolo di Antonino Saggio del 16 Dicembre 2000

riflessioni sull'articolo di Antonino Saggio 19 MARZO 2004
INFORMAZIONE materia prima dell'architettura

A. Saggio

Ho voluto riportare questi punti per ricordare più facilmente tutti i passaggi mentali da compiere in questo ragionamento che va dal DATO al MODELLO.

Mi piaceva aggiungere ancora degli elementi al discorso intrapreso con l'articolo precedente come se fosse un cerchio da chiudere (e continuamente riaprire per aggiungere altro)

Catturare l'informazione in continuo movimento codificandola attraverso la creazione di un modello significa operare una trasformazione concettuale che promuove le informazioni ad un livello superiore ossia le interconnette tra loro generando un organismo vivente.


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