Castello Ducale





L'antica fortezza prospetta imponente sulla tradizionale piazza del mercato. Esso ha un'origine antica risalente almeno al 963 se si tiene conto del fatto che, in quella data, alla presenza del giudice Maraldo, fu sede della redazione del placito di Sessa, uno dei più antichi documenti in volgare. Artefici della sua fondazione furono i gastaldi longobardi che scelsero come localizzazione quella dell'antica acropoli . Di quella fase costruttiva, purtroppo, non sono riscontrabili le tracce. L'impianto attuale del castello é quello della riedificazione normanna. Sotto tale dominazione esso assunse il ruolo di castrum ma anche di palatium cioè residenza di corte oltre che quello di sede dei magistrati cittadini e luogo dove essi tenevano la curia. In quell'occasione la costruzione fu dotata di torri angolari della stessa altezza delle cortine senza risalto nel paramento murario. Con Federico II, il castello assunse un importante ruolo difensivo e come tale fu inserito nel programma di controllo dell' Impero; pertanto, fu sottoposto ad interventi di consolidamento e di integrazione con la costruzione di nuove torri di rinforzo al centro delle cortine del quadrilatero. Durante il dominio della famiglia Marzano cominciato sul finire del XIV secolo, fu invece arricchito con elementi di gusto durazzesco-catalano e trasformato in palazzo ducale. Furono pertanto aggiunti portali, costoloni a sezione rettangolare su colonne, un porticato ad archi depressi del cortiletto interno realizzato anche con l'utilizzo di elementi di spoglio, eleganti bifore all'interno e all'esterno al posto delle saettiere, affreschi negli ambienti. Prodotto di tali vicissitudini, il Castello presenta un impianto piuttosto composito e riconducibile ad una pianta quadrangolare irregolare con corte interna, torri quadrate e robusto mastio. Nel 1688 con il terremoto, il palazzo subì notevoli danni ma fu riparato ad opera di don Andrea Guerriero D. Torres, ricordato da un affresco posto sulla lunetta sullo scalone principale. Agli inizi dell'Ottocento esso diventò di proprietà pubblica e come tale utilizzato come sede del Carcere mandamentale. Caduto in rovina fu restaurato e destinato ad accogliere alcune scuole dopodiché gli furono attribuite altre funzioni pubbliche tra cui quella di biblioteca e di sede del Comune di Sessa Aurunca. Inoltre, in alcuni ambienti, esso è adibito a Museo Civico ospitando una mostra permanente di materiali archeologici provenienti dal territorio sessano.

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