Riliievo scultoreo:Ubicazione: Sala capitolare.
Il bene è in marmo scolpito (90 x 215 cm) ad opera di Pellegrino.
Esso è caratterizzato da una cornice lineare con rilievo raffigurante Giona avvolto
in un mantello mentre esce dalla bocca di una grossa balena. La lastra fa parte di una
serie di tre attualmente conservate nella sala capitolare della Cattedrale. Le tre
lastre probabilmente appartenevano all'originaria scala del pergamo. A tal proposito
il Salazaro sostiene che " al medesimo pulpito, accosto alla scala , appartenevano
le due tavole di marmo con importanti bassorilievi ed iscrizioni che ora si vedono
incastrate in un muro esterno del coro" (cfr.Salazaro,1871, pagg.61,63). Lo stesso
Diamare confema l'ipotesi che le lastre di cui parla il Salazaro siano quelle con le
storie di Giona e parla di altri marmi incastrati nel muro del coro menzionando "musaici
bizantini assai vari d'epoca anteriore che dovevano ornare la medesima scala "
(Diamare, 1906,pag.70). All' interno della lastra è incisa l'iscrizione:
IONAS.PPHA-CETUS, mentre sul listello inferiore: MUNERE DIVINO DECUS ET LAUS SIT
PEREGRINO. TALIA QUI SCULPSIT. OPUS EIUS UBIQUE REFULXIT.
Giona :Il rilievo in marmo scolpito (63x99 cm) è stato realizzato dal maestro Pellegrino
nella prima metà del XIII secolo. L'opera faceva parte della scala del pergamo realizzato
dallo stesso autore. A sinistra della lastra è raffigurato una porta merlata di una città
da cui si affaccia un busto di donna, a destra, Giona a figura intera nell'atto di
predicare ad alcune persone sedute, tra cui si distingue un re; alle spalle di Giona è
posto un albero dietro il quale compare la testa di un serpente. Sulla cornice superiore
è inciso. ADHUS QUADRAGINTA DIES ET NINIVE SUBVERTETUR. Sulla cornice inferiore:
URBS MALA TE PLANGE COMMISSA. DOLORIBUS ANGE. REX CUM. Sulla porta merlata: NINIVE.
Vicino al re: REX. Al lato sinistro dim Giona: IONAS/ PPHA.