Uno scontro durissimo ieri mattina tra la direttrice dei lavori per gli scavi del teatro
romano, Gasparetti e l’amministrazione comunale di Sessa Aurunca. Oggetto del contendere
il trasferimento al museo di Napoli dell’ennesimo reperto archeologico di grandissimo
valore artistico: un mezzo busto raffigurante il dio Traiano.
Sembra che in Italia esista soltanto un altro esemplare del genere. Il contenzioso è
scaturito dal fatto che mentre i responsabili dei lavori di scavo, dopo aver tirato fuori
la statua volevano trasportarla al museo napoletano, gli amministratori locali, con in
testa il vice sindaco Gennaro Oliviero si opponevano a questo ennesimo ”furto” perpretato
nei confronti della cittadina aurunca. Sono accorsi sul luogo degli scavi il sindaco di
Sessa Aurunca Giuseppe Fusco, il neo-consiglieri comunali. Il vice sindaco Oliviero ha
cercato in tutti i modi di evitare che un altro importante dei lavori affermavano che la
statua aveva bisogno di essere trasportata a Napoli, dove già è depositato un altro pezzo
della stessa, per essere custodia e restaurata. L’amministrazione comunale ha dato
disposizion di usare come deposito il piano terraneo dell’edificio appena acquistato
acquistato dal comune che ospitava l’ex banca popolare massicana. Edificio custodio ed
idoneo. L’uso di questi locali sarà momentaneo in attesa della ristrutturazione del ex
carcere e caserma che sarà adibito a sede di museo archeologico. Sembra che per questo
lavoro già siano pronti 2,6 miliardi. Per ora si attendono le disposizioni del
sovrintendente De Caro che dovrà decidere, se il locali messi a disposizione del comune
sono idonei o meno.
Da ricordare che durante gli scavi del teatro romano iniziati da appena un anno sono stati
ritrovati reperti di grandissimo valore. Sono visibili alcuni capitelli in stile ionico e
corinzio ben conservati. Nel mese di febbraio fu ritrovata una statua raffigurante il dio
Nilo in perfette condizioni. Esiste il problema dei depositi del materiale ritrovato.
Problema che deve essere risolto al più presto perchè se i reperti escono dalle mure
della
Sessa non può permetterlo