|
Il ponte, con conformazione a "schiena d'asino",
é sostenuto da pilastri di 15 metri, nella parte centrale del pendio, e si articola in ventuno arcate a tutto sesto. Di esse solo due sono interamente aperte: per una vi scorre la corrente
del rio mentre per l'altra passa il canaletto di scarico di un mulino a monte, nel letto del rio. Le altre arcate, parzialmente chiuse, sono state utilizzate come abitazioni campestri, stalle
e ripostigli di attrezzi. La struttura dei pilastri é realizzata in muratura a sacco con rivestimento in opera incerta intersecata da laterizi. Le arcate sono a due anelli concentrici in mattoni bipedali.
Inoltre sono presenti tracce di un parapetto in tufo in gran parte crollato. Maggiormente riconoscibile è,
a tratti, l'antica pavimentazione in basoli vulcanici. A completare l'effetto suggestivo del Ponte concorre il contesto paesaggistico in cui è inserito oltre alla presenza, a breve distanza, di altre
testimonianze dell' antichità quali quelli di alcuni edifici sepolcrali posti sulla strada che porta al Ponte Ronaco dal quartiere Borgo Nuovo . Si ricorda, inoltre, che proprio in località Ponte Ronaco,
presso la necropoli, durante i lavori di scavo di un pozzo, fu rinvenuta una tomba "a ciottoli" di pietra trachitica ad inumazione e recuperato il relativo materiale.
|