Statua nella chiesa San Agostino: La statua lignea (h: 175 cm) raffigura l'Immacolata secondo l'iconografia tradizionale, con due cherubini posti vicino ai piedi della Vergine, vestita con un manto azzurro e una tunica bruna arabescata. L'opera era collocata in origine nella chiesa di San Francesco sempre a Sessa Aurunca. Per quanto riguarda l'autore si è fatto il nome del veneto Giacomo Colombo (A.M. VILLUCCI, pag. 167) il quale nel 1678 si trasferì a Napoli apportando, in ambito locale, quella espressività e levità cromatica propria della scultura lignea europea. Al momento del rilievo la statua risulta ubicata nella chiesa di S. Stefano, in attesa di ritornare nella sua ubicazione originaria nella chiesa di S. Agostino | ||
Sepolcro S Agostino: Il sepolcro in marmo è stato realizzato nel 1904 quando dalla chiesa di San Domenico ormai in rovina furono traslate le ceneri dell'umanista Agostino Nifo, vissuto tra la fine del XVI e la prima metà del XVII secolo. Il sarcofago, posto in alto, è incassato nel muro e poggia su un basamento con decorazione a volute e iscrizione latina: NYPHI AUGUSTINI CLARUM MIHI NOMEN IN ORBE/ ME PATRIAE ET VERI NUNC QUOQUE MULCET AMOR/ ET LAETOR MEA NAMQUE HOC DENIQUE TECTA SEPULCRO/ OSSA SUESSANI COMPOSUERE PATRES/ MCMIV. Il tutto è retto da due grandi mensole. Il sarcofago presenta una lesione nella parte alta a sinistra | ||
Soffitto: L'opera collocata al centro del pregevole soffitto ligneo della navata di Sant'Agostino, presenta una sagoma ottagonale, ed è stata realizzata da un artista rimasto anonimo, il quale sicuramente si era formato in ambito napoletano, in particolare a contatto con il Solimena più classicheggiante e a Paolo Matteis. Soggetto dell'opera è la contemplazione di Sant'Agostino: questi è collocato in basso a destra della tela con in mano un libro e una penna, mentre contempla Cristo portato in gloria dagli angeli che sostengono anche la croce, in alto a destra, è posto il Padre Eterno, altri angeli e un'aquila che tra i suoi artigli regge un cartilio su cui è riportato: PRAEDICA/ VERBUM. INSTA OPPORTUNE/ ...PORTUNE | ||
Lastra tombale La lastra tombale in marmo scolpito ( 80x181 cm) è stata realizzata da un anonimo scultore tardogotico meridionale nella prima metà del XV secolo. Essa è collocata sulla parete sinistra della terza cappella, a sinistra, della chiesa di Sant'Agostino. Il bassorilievo raffigura un cavaliere in armatura, giacente accanto ad una donna vestita con un abito pieghettato lungo fino ai piedi. Le due figure sono incorniciate da una bifora sormontata da uno stemma con un leone rampante e croce potenziata. Per quanto riguarda l'identità delle figure, l'iscrizione in latino, posta lungo i bordi del lato sinistro, contribuisce alla loro identificazione : HANC SEPULTURAM/ FIERI FECIT DNS. ANTONIUS... DE RACTA...ET SUIS HEREDIBUS IN QUA IACET CORPUS MAGNI FICEN/ TISSIM ME MARGARITE DE MARZANO UXORIS/... ANO DNI MCCCC....XXXVII DIE III MENSIS OCT. IND. PRIMA. AMEN. I due coniugi, Antonello della Ratta e Margherita Marzano, facevano parte di una delle tante famiglie nobiliari catalane che giunsero in Italia al seguito di re Roberto d'Angiò. Il loro sepolcro con tutta la cappella è ciò che resta dell'antica fondazione della chiesa e del convento di Sant' Agostino risalente al XV secolo e proprio per iniziativa dei duchi Marzano. | ||
Scultura:
Ubicazione: In deposito presso la chiesa di S. Stefano. L'opera in legno dipinto e dorato è stata realizzata da un artigiano locale come portantina per la statua dell'Immacolata. Il fondo è bianco con fregi dorati, agli angoli superiori sono posti due cherubini, mentre sulla parte anteriore sono riportate la corona, la mezzaluna e le stelle, simboli dell'Immacolata. Al momento del rilievo la portantina risulta ubicata nella chiesa di S. Stefano, in attesa di ritornare nella sua ubicazione originaria nella chiesa di S. Agostino. |