Le Chiese di Sessa



Chiesa di San Matteo o cappella di S. Maria del Rifugio : La chiesa di S. Matteo, detta anche di S. Maria del Rifugio, è un piccolo edificio, il cui attuale aspetto è il risultato di diversi interventi tra cui quello realizzato nel Settecento. La sua origine è da riferire al periodo medioevale da quanto risulta da un documento del 1258 e dalla presenza, sulla parete laterale esterna, di un affresco del XII secolo rappresentante una "Adorazione dei Magi". La sua doppia denominazione é dovuta al fatto che intorno al 1760 la vecchia chiesa di S. Matteo, appartenente alla Cattedrale, fu ceduta alla congrega del Rifugio che aveva il compito di assistere i detenuti. L'esterno della chiesa presenta un basamento in pietra calcarea e due lesene con capitelli dorici sormontati da un timpano triangolare spezzato. Più in alto é il fastigio campanario. Altri elementi della facciata sono il portale con timpano a semilellisse ed il finestrone sovrastante. Singolare é la presenza di elementi di spoglio romani tra cui, posto sulla destra, una lastra in calcare con iscrizione che attesta la realizzazione di una strada cittadina voluta, nel 112 d.C., dall' imperatore Adriano. L'interno é ad aula coperta da volta a botte lunettata profilata da fasce in stucco e scandito da paraste di ordine ionico. In fondo é il presbiterio con copertura costituita da una volta a botte depressa e lunettata. Tra le opere di pregio contenute nella chiesa va sicuramente citato l'altare maggiore realizzato in commesso marmoreo, il gruppo ligneo policromo del XVIII secolo raffigurante la "Pietà" e quattro tele di cui due, la "Madonna del Carmelo" e le "Anime purganti e S. Tommaso d'Aquino evangelizzatore" sono opere del pittore ottocentesco Giuseppe de Paschali.






Portale
















Chiesa Santa Maria del Rifugio o di San Matteo

 
Dipinto Madonna col bambino e predica di San Vincenzo FerrerI .
I due dipinti ad olio su tela (ciascuno 128x88 cm ) sono stati realizzati da un ignoto artista meridionale nel XVIII secolo. A destra è collocata la tela con la Madonna del Rosario con un angelo, in basso a destra, che trattiene per un braccio un uomo sotto di lui. In basso a sinistra c'è una scritta in corsivo: A DIVOZIONE/ DELLA SIGNORA/ D. BEATRICE ROSSOLILLO. L'altra opera è posta sulla parete sinistra e raffigura San Vincenzo Ferrer, in abito domenicano e ali, nell'atto di indicare il Crocifisso a tre uomini posti in basso a sinistra, tra i quali si distingue uno con turbante.In basso a destra, è collocata, inoltre, una figura femminile con le braccia incrociate sul petto. Note: si tratta di opere di carattere devozionale. La lettura iconografica della Madonna col Bambino (sembra che abbia qualche analogia con la Madonna del Suffragio) è ostacolata dalle precarie condizioni in cui versa il dipinto. Nel San Vincenzo Ferrer, invece, l'uomo col turbante fa pensare che il Santo sta predicando a degli ebrei.
 
La Pietà . Zona: Teca sul lato sinistro.
Il gruppo scultoreo in legno dipinto e stoffa (h.105 cm) è stato realizzato da un ignoto scultore meridionale. L'opera raffigura la Vergine in manto nero che regge una pezzuola con la mano sinistra e Cristo, disteso, con il braccio appoggiato su di un rialzo. Note: è un'immagine molto venerata dai fedeli e probabilmente risale alla fine del '700, anche se si rifà a modelli sei-settecenteschi della scultura lignea spagnola.

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