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I GIOVANI E IL VANGELO

Quello che spiace è osservare la perdita di potenzialità dei giovani al servizio del Vangelo. Purtroppo, infatti, molti giovani si staccano progressivamente dall’insegnamento di Cristo in quanto hanno ricevuto un'educazione scolastica della Sua Parola, come se si trattasse di una materia fra le tante. Un insegnamento cioè teorico, avulso dal comportamento pratico. Cercherò di spiegare meglio il concetto. Il Vangelo prima d’essere scritto è stato vissuto tant’è vero che i quattro Vangeli riportano il racconto della vita pubblica di Gesù ed in particolare la Sua predicazione, i Suoi insegnamenti ed i Suoi miracoli. E Gesù, modello perfetto di santità, prima predicava e poi effettuava guarigioni e prodigi, imitato dagli apostoli e, nel corso degli anni, dai santi (es. S. Antonio da Padova, S. Antonio Abate, S. Gaspare, Padre Pio ecc.). La Madonna stessa, Regina dei santi e Madre della Parola incarnata, quando appare compie, per accompagnare i suoi inviti alla preghiera ed alla conversione, prodigi e guarigioni.

Il Vangelo di Marco (ca. 16,16 seg.) invita i credenti (coloro cioè che si sforzano di vivere il Vangelo), dopo aver predicato la sua Parola e non certa sociologia ecclesiastica, a compiere segni e prodigi nel nome di Gesù.

Ma i giovani come vengono educati al riguardo? In linea di massima nella più assoluta ignoranza! Anche perché la maggior parte degli stessi catechisti volenterosi, che impegnano il loro tempo al servizio dei ragazzi, non hanno mai incontrato la "concretezza" del Gesù del Vangelo. Il Signore è un Dio vivo e vero che desidera ardentemente donarci le Sue grazie; ma ad un patto: che noi viviamo la sua eterna Parola, senza sconti o riduzioni o "ammodernamenti". "Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e sempre!" (Eb. 13,8). L’insegnamento che i giovani ricevono a catechismo e durante le ore di religione a scuola, fatte salve le pochissime eccezioni, è un miscuglio di buonismo, solidarismo e sociologia. Non si usa più neppure la preghiera prima di iniziare la lezione, quasi ci si vergognasse di compiere il 1° dovere del cristiano: l’azione che permette a Dio di agire.

I giovani devono invece essere abituati a vivere la Parola eterna di Gesù che ha raccomandato, dandocene l’esempio e stimolandoci al riguardo, di pregare per essere in comunione con il Padre. La Madonna da Medjugorje, infatti, raccomanda di pregare sempre, in ogni occasione; anche per comprendere la Parola di Dio e la Sua venuta in mezzo a noi. E' comunque indispensabile (vera solidarietà cristiana) anche per la guarigione degli ammalati e per la loro liberazione dai demoni (Mc. 16,16 seg.). Nelle parrocchie, ad esempio, si potrebbero formare alcuni gruppi di giovani incaricati di pregare per gli ammalati che lo desiderano (i parroci, gravati da numerosi compiti, non possono di certo arrivare ovunque). I giovani, uniti agli eventuali familiari, dovrebbero imporre le mani sugli ammalati (come ci insegna il Rinnovamento carismatico basandosi sull'invito evangelico - Mc. 16,16 seg.) chiedendo al Signore la guarigione sia dell’anima (tutti ne abbiamo bisogno) che del corpo. Non dobbiamo infatti dimenticare che non esistono solo le opere di misericordia materiale (es. dar da mangiare agli affamati), ma anche quelle spirituali. E pregare per l’anima ed il corpo degli ammalati chiedendone la guarigione, oltre ad essere una risposta ad un preciso invito evangelico, costituisce un veicolo primario di testimonianza dell’esistenza di Dio e della sua misericordia! Il Dio del Vangelo, che è ben diverso dal personaggio in cui erroneamente credono anche i cosiddetti cristiani! Ciò permetterebbe la crescita della fede dei giovani nel Dio del Vangelo, vivo e vero! E aumenterebbe la consapevolezza dei medesimi d’essere utili all’umanità non solo quando organizzano le feste dell’oratorio o la raccolta di indumenti per i paesi poveri. Se un ammalato guarisce, loda Dio (come ci insegna la Scrittura, fatte salve le solite eccezioni), ne diventa un testimone e forma un tassello nel mosaico dei figli di Dio. Ed a lui si associano ovviamente anche i familiari.

Molti giovani hanno abbandonato la Chiesa e sono entrati a far parte delle compagini di sinistra nell’illusione d’essere utili al miglioramento della società. Grande illusione diabolica in quanto solo la conversione degli uomini può portare al miglioramento dei rapporti tra gli stessi. E per ottenere ciò è necessario, come ci ricorda la Madonna con i suoi messaggi da Medjugorje, porre Dio e la Sua parola al centro della nostra vita. E’ indispensabile quindi vivere la Parola di Dio e testimoniarla come ci ha dimostrato Gesù stesso, seguito dagli apostoli (in particolare da S. Paolo) e dai santi. Ma per far ciò è necessario pregare ed essere testimoni autentici che il Signore è vivo in mezzo a noi ed opera ancora con segni e prodigi se noi preghiamo come Lui ci ha insegnato.

Nessuna gioia è paragonabile alla certezza che il Signore che ci ha promesso il Paradiso è vivo, vero ed è presente in mezzo a noi: principalmente nell'Eucarestia e dove "…due o tre sono riuniti nel mio nome…" (Mt. 18,18). E la miglior opera di carità consiste nel predicare e testimoniare ciò!