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arte sui francobolli

Jacopo della Quercia

  jacopo di pietro d'agnolo di guarnieri detto     ---    ca. 1371 - 1438


  Il 21 dicembre 1974,  in occasione della prima emissione della Serie "Arte",  Poste Italiane emette un francobollo dedicato a Jacopo della Quercia.   La vignetta raffigura la "Creazione di Adamo".

90 L. Creazione di Adamo, opera di J.della Quercia policromo Dent.14×14¼ p • Stampa: calcografia e offset • Stampato da: I.P.S. Roma • Fogli da: 25 • Dim.: 40 × 48 (mm) • Dis. di T.Mele • Tir.8.000.000
 

    

 

S M O M


Artista che forza il linguaggio gotico a esprimere una visione altrimenti severa e pregna di sottintesi morali.  Il suo maggiore interesse si rivolse alle figure, rese monumentali e percorse da una vitalità prorompente.

Il successo registrato dalle sue opere nel corso del Quattrocento fu notevole e la sua influenza si riscontra con chiarezza. La critica riconosce a Jacopo della Quercia un ruolo di primo piano nell'elaborazione di un linguaggio figurativo da cui trarrà indicazioni essenziali il giovane Michelangelo.

Jacopo di Pietro D'Agnolo di Guarnieri, detto Jacopo della Quercia, nacque a Querciegrossa nei pressi di Siena tra il 1371 e il 1375 circa. Non conosciamo molto della sua formazione, che risentì degli influssi tardo gotici della grande tradizione dei Pisano.

La prima opera documentata dell'artista è la Madonna in trono con il bambino per il duomo di Ferrara.
L'opera più celebre dell'artista è sicuramente la Tomba di Ilaria del Carretto che si trova nella sagrestia del duomo di Lucca, commissionatagli da Paolo Giunigi, signore di Lucca forse nel 1423.

L'opera rappresenta la figura della defunta distesa su di un'arca a forma di parallelepipedo decorata da festoni e puttini; la testa poggia morbidamente su di un cuscino e ai piedi è rappresentato il suo cagnolino che simboleggia anche l'amore fedele del marito. Il monumento rappresenta chiaramente una fase di transizione tra il gusto tardogotico e quello rinascimentale, infatti mentre la veste della donna, con il suo accurato panneggio a pieghe sottili e parallele, risponde a canoni medievali, il volto fortemente naturalistico denuncia un'avvicinamento ad un gusto prettamente rinascimentale.

Capolavoro dell'artista è la decorazione per il portale maggiore di San Petronio a Bologna che gli venne commissionato nel 1425. Nelle formelle dei pilastri rappresenta le Storie della Genesi, nella lunetta superiore la Madonna con il Bambino, nell'architrave le Storie del Vangelo. L'opera ha un gusto fortemente rinascimentale, sia nella forma che nella composizione, inoltre fa uso della tecnica dello stiacciato per rappresentare con maggiore profondità gli spazi.

Sempre a Bologna eseguì il Monumento Bentivoglio che si trova nella chiesa di San Giacomo e il Trittico con la Madonna e Santi che si trova al museo civico.
Jacopo della Quercia morì nel 1438.


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