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arte sui francobolli

Lucio Fontana

1899 - 1968

 

450 L. - 0,23 € Dipinto "Concetto spaziale-attesa" di Lucio Fontana policromo Dent.14 p • Stampa: rotocalco • Stampato da: I.P.Z.S. Roma • Fogli da: 25 • Dim.: 40 × 48 (mm) • Dis. di Centro filatelico I.P.Z.S. • Tir.3.000.000

Il 19 febbraio 1999 viene emesso un francobollo dedicato a Lucio Fontana, per il centenario della sua nascita. La vignetta riproduce il dipinto "Concetto spaziale - attesa"

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lucio Fontana nasce in Argentina il 19 febbraio 1899 . Il padre Luigi, italiano, in Argentina da una decina d'anni, è scultore e la madre, Lucia Bottino, di origine italiana, è attrice di teatro.
A sei anni si stabilisce con la famiglia a Milano, dove, nel 1914, incomincia gli studi alla Scuola dei maestri edili.  Interrompe gli studi e parte per il fronte come volontario, ma la sua guerra dura poco: viene ferito e presto giungono il congedo ed una medaglia al valor militare.
Nel 1927 si iscrive all'Accademia di Belle Arti di Brera e segue i corsi di Adolfo Wildt.
È di questi anni il suo esordio come scultore.
Nonostante la lontananza, continua a mantenere intensi contatti con il Sudamerica, dove effettua frequenti viaggi e dove apre uno studio di scultura.
Si diploma all'Accademia di Brera nel 1930, e comincia a partecipare regolarmente alle esposizioni.
Nel 1934 Fontana entra in contatto con l'ambiente dell'astrattismo lombardo legati alla galleria milanese "Il Milione". L'anno dopo, si lega al gruppo parigino "Abstraction-Création". Alterna opere astratte, come le tavolette graffite o le sculture in ferro filiformi, con le ceramiche "barocche".
Lucio Fontana torna a Buenos Aires nel 1940, dove frequenta i gruppi d'avanguardia e partecipa alla stesura del "Manifesto Blanco" (1946), che segna la nascita dello "Spazialismo".
Nel 1946 è di nuovo in Italia. Qui riunisce subito attorno a sé numerosi artisti e pubblica il "Primo Manifesto dello Spazialismo".
Nel 1949 espone alla Galleria del Naviglio "L'ambiente spaziale a luce nera" suscitando al tempo stesso grande entusiasmo e scalpore.   Nello stesso anno nasce la sua invenzione più originale quando, forse spinto dalla sua origine di scultore, alla ricerca di una terza dimensione realizza i primi quadri forando le tele.
Firma con altri artisti il "Manifesto del Movimento Spaziale per la Televisione", ed espone in modo compiuto le sue opere spaziali alla Galleria del Naviglio di Milano. Scatenando di nuovo entusiasmo e sgomento, oltre a forarle, Fontana dipinge ora le tele, vi applica colore, inchiostri, pastelli, collages, gesso, sabbia, frammenti di vetro. E' ormai noto e apprezzato anche all'estero. 
Sul finire del 1958 realizza le prime opere con i "tagli", che riproporrà nel 1959 su tela, con il titolo "Concetto spaziale". Del 1959 sono anche le sculture in bronzo "Natura". Nel 1960, parallelamente alle tele con i tagli, avvia il ciclo di tele con i cosiddetti "Crateri", squarci prodotti nella tela, spalmata di colore ad olio. Nel 1962 è la volta dei "Metalli", lastre di ottone o acciaio squarciate.
Rientrano nell'intensa attività espositiva, la retrospettiva del Walker Art Center di Minneapolis e il Gran Premio per la pittura della Biennale di Venezia, entrambi del 1966. Dell'anno seguente sono le "Ellissi", le sculture in metallo verniciato e le scenografie del Ritratto di Don Chisciotte per la Scala di Milano.
La presenza di opere di Lucio Fontana nelle collezioni permanenti di più di cento musei di tutto il mondo sono un'ulteriore conferma dell'importanza della sua arte.

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