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arte sui francobolli

  Corrado Giaquinto  

CORRADO DOMENICO NICOLO' ANTONIO  -    1703 - 1765

varietà occasionale  -  colore giallo fuori registro

Nel terzo centenario della nascita di Corrado Giaquinto, il 2 luglio 2003, viene emesso un francobollo commemorativo.    La vignetta riproduce il dipinto "L'Assunta" custodito nella Cattedrale di Molfetta   --   0,77 € L'assunta, dipinto di Corrado Giaquinto policromo Dent.14 p • Stampa: rotocalco • Stampato da: I.P.Z.S. Roma • Fogli da: 25 • Dim.: 40 × 48 (mm) • Tir.3.500.000


personalissimo interprete ed esponente di primo piano delle varie correnti di gusto che nella prima metà del secolo XVIII si intrecciano tra Napoli, Roma, Torino, Corrado Giaquinto  è una delle personalità di maggior spicco nell’ambito del rococò europeo.  Nell'arte di questo artista possiamo ritrovare l'essenza del barocco italiano, addolcita da manifestazioni di gusto neoclassico.

Giunto a Napoli nel 1719 al seguito di Monsignor De Luca, suo mecenate, dopo l’apprendistato alla scuola di Francesco Solimena, Giaquinto si trasferisce a Roma nel 1723, dove compie il giro delle sue esperienze giovanili Nell’ambiente artistico romano.  caratterizzato da una pittura relativamente impegnata.

Giaquinto  fu il rappresentante più autorevole di una pittura in cui la naturale grandiosità barocca, la preziosità luministica, la scioltezza cromatica conducono ad un impatto diretto con la verità delle cose e dei sentimenti. A Roma Giaquinto realizza lavori decisivi nella sua evoluzione pittorica, tra cui una committenza della Congregazione di San Nicola dei Lorenesi, la volta della Cappella Ruffo nella Basilica di S. Lorenzo in Damaso, la volta e il coro di S. Giovanni Calibita sull'isola Tiberina ed il grande programma decorativo di S. Croce in Gerusalemme.

A suggello di una carriera ormai all’apice, segnata da commissioni prestigiose, viene chiamato nel 1753 a Madrid dal re di Spagna, Ferdinando VI, per ricoprire la carica di primo pittore di corte.

Il soggiorno madrileno impresse nuovi stimoli alla sua creatività che conobbe un’ulteriore magnifica stagione, durante la quale ebbe modo di affermare con l’esempio delle opere, numerosissime, e l’insegnamento all’Accademia di San Fernando, il suo predominio sulla scena pittorica madrilena: quella stessa in mezzo alla quale muoverà i primi passi il giovane Goya.

Nelle grandi imprese destinate alla committenza della chiesa, e soprattutto nella spigliata eleganza dei bozzetti, dalla tavolozza iridescente e screziata, rifulgono appieno e liberamente le sue splendide doti pittoriche.


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