nato a Trescore Balneario l'11 marzo 1884 dal dott. Giovanni e Teresa Mangili, morì ivi il 24 aprile 1900. Degnissimo figlio di colui che nel 1859 curò amorosamente a Bergamo i feriti di guerra, nel 1862 a Trescore il generale
Garibaldi
, che gli donò un revolver e la sua fotografia, e che nel 1866 seguì l'esercito garibaldino come medico di campo (aveva già 63 anni) e diede opera intelligente e benefica all'amministrazione e alla beneficenza di Trescore, Cesare Comi fu una bella figura di combattente e di generoso garibaldino.
Arruolatesi per la spedizione in Sicilia e sbarcatevi con l'8° " Compagnia di ferro " dopo essersi distinto da Calatafimi a Palermo, il 24 luglio fu assegnato caporale al 1° Reggimento (2° Brigata della 15° Divisione) nel quale ebbe tosto il grado di sergente.
Distintosi nuovamente e in vari scontri della restante campagna fu promosso sottotenente il 29 ottobre e gli fu decretata la menzione onorevole al valor militare (R. D. 30 settembre 1862). .
Passò nel Corpo dei Volontari e il 18 maggio 1861 fu comandato al deposito dei sottotenenti in Ivrea, dal quale, l'il marzo 1862, passò al 30° Reggimento Fanteria, col quale partecipò alla guerra del 1866.
Appena compiutasi con Roma capitale l'unità d'Italia, ebbe la promozione a tenente (25 settembre 1870) e quella a capitano il 30 ottobre 1880.
Dopo aver servito onorevolmente e per ben trentaquattro anni nel Regio Esercito passò alla Riserva col grado di Maggiore il 21 novembre 1894.
Ebbe le decorazioni commemorative (Liberazione della Sicilia, Campagna Meridionale, Guerra 1866), una medaglia di bronzo al valor militare, la pensione dei Mille e il Cavalierato dei SS. Maurizio e Lazzaro e della Corona d'Italia. Rientrato in famiglia, sposò Lucia Fertili, ma ebbe presto la disgrazia di perdere l'ottimo suo padre ottantaduenne (22 ottobre 1895), divenuto cieco fin dal 1890, che imitò anche nel servire volonterosamente la pubblica amministrazione.
Fu infatti Presidente dell'Asilo infantile, delle Scuole comunali, delle Carceri, del Tiro a Segno, Assessore anziano, Membro del Consiglio Ospitaliere, acquistandosi sempre l'affetto degli inferiori e la stima dei superiori. Fedelissimo a
Garibaldi
, che lo onorava di speciale amicizia e insieme al quale figura in un insigne quadro conservato nel Municipio di Trescore, si meritò encomi speciali dal Ministro
Depretis
per la sua opera di alto civismo.
Era di portamento maestoso e di figura austera, ma affabile e indulgente, specialmente con gli umili. Si conserva di lui una rara e tipica fotografia, che lo rappresenta giovinetto.
BIBLIOGRAFIA. - Elenco Uff., N. 313. - "Illustr. Ital.", p. 427, con fotografia. - " Diario-Guida di Bergamo ", anno 1896 (Necrologio del padre dott. Giovanni). - POMPILIO SCHIARINI, I Mille nell'Esercito, in "Memorie storiche militari", V, dicembre 1911, p. 569. - Notizie dalla vedova sua, signora Lucia Comi Fertili, di Trescore, e dall'Anagrafe Comunale di Trescore. - Archivio di Stato di Torino.
Creato da: Astalalista
- Ultima modifica: 26/Apr/2004 alle 22:11