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CAVOUR, Camillo Benso Conte di - Lettera contro i Repubblicaniindietro vai a Cavour A Madame de Sellon, 1833 Spero anch'io di potervi fare quest'anno una breve visita. La sfortunata agitazione che purtroppo travaglia l'Europa da tre anni, m’impedì finora di venirvi a trovare, ma spero che sia giunto il momento di poter approfittare della calma apparente per venire da voi. Se penso a quando vi lasciai [Cavour dal '29 non era uscito dal Piemonte] non avrei mai immaginato che avvenimenti cosi gravi mi avrebbero trattenuto tanto tempo lontano da voi. Sento che il soggiorno di Ginevra mi farà moralmente molto bene, perché, dopo esser vissuto per tre anni tra i fanatismi più violenti e contrastanti, l'atmosfera di ragionevolezza che si respira da voi deve veramente ritemprare. Se vi parlo degli eccessi stravaganti dei partiti estremisti, ve ne parlo con cognizione di causa, perché pochi giorni fa qui è stato scoperto un complotto di ultrarepubblicani che, armati soltanto del loro furore, avrebbero dovuto rovesciare il governo ed instaurare non so ben che cosa. Sono state sequestrate alcune carte ed arrìe;estati &egròave;&eàààààgrave;un buonààààà numeroò"" di sottufficiali, materia altamente "rivoluzionabile". Questo complotto di cervelli bruciati, senza nessuna possibilità di successo, avrà come unico risultato di buttare ancor dì più in braccio all'Austria e ai congregazionisti il nostro governo, che, per conto suo, ne è già fin troppo propenso. Il risultato più triste della rivoluzione di luglio, che quasi ne compensa i benefici grandissimi, è di aver dato origine a un partito frenetico, feroce e assurdo, il quale, inseguendo una chimera, vuol imporre ad ogni costo, invadendo l'avvenire, un sistema per ora inattuabile, e perciò spinge la società verso un caos pauroso, dal quale potrebbe poi uscire solo con un governo dittatoriale e brutale, dispotico o aristocratico. Nonostante questa sfogo contro il partito repubblicano, che in Italia fa tanto male, debbo dirvi che conservo piena fede nell'avvenire dell'umanità e nella legge del progresso sociale, ed ogni giorno di più approvo chi cerca, come mio zio de Sellon, di favorirne l'avvento con scritti moderati, imparziali e ragionevoli. Camillo Benso conte di Cavour |
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Creato da: Astalalista - Ultima modifica: 25/Apr/2004 alle 12:38 | Etichettato con ICRA | |
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