nato a Tagliano (ora Castelli Caleppio) il 14 settembre 1829 da Angelo e Angela Mangadi, morì all'Ospedale di Rovigo il 24 gennaio 1879.
Abbandonò il suo mestiere di mugnaio per partecipare generosamente alla Spedizione dei Mille, durante la quale come semplice milite seguì le sorti dell'8° " Compagnia di ferro " dei Bergamaschi, comandata dal pavese
Angelo Bassini
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Con foglio di via del 9 agosto 1860 fu " congedato per ragione di malattia ".
Dopo aver servito la Patria percorrendo volontario le lunghe strade della leggendaria spedizione, volontariamente percorse altre lunghe strade d'Italia cercando di dilettare il popolo, anche da lui liberato, con la sua arte modesta ma serena di suonatore e di burattinaio.
Analfabeta, egli era un'anima semplice, nata a giovare altrui, obliando se stesso nel sacrificio e nel lavoro.
Domiciliato a Bergamo in via Fara (1862), lo troviamo dimorante a Chiari nel 1865. Si stabilì a Broscia nel 1874, donde più tardi si trasferì a Rovigo.
Ebbe e conservò le medaglie commemorative; e la pensione dei Mille (legge 22 gennaio 1865) lo aiutò a sostenere la sua povera esistenza.
BIBLIOGRAFIA. - Elenco Uff., N. 321. - "Illustr. Ital.", p. 427, con fotografia. - Notizie dalle Anagr. Com. di Castelli Caleppio, Bergamo, Brescia e Rovigo. - Archivio di Stato di Torino.
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- Ultima modifica: 26/Apr/2004 alle 17:26