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Ferdinando I Re di Napoli
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Ferdinando I (1759-1825)
Già IV come Re di Napoli e III come Re di Sicilia. Figlio del Re Carlo e di Maria Amalia di Sassonia , salì al trono quando il padre divenne Re di Spagna (1759) e rimase sotto la tutela di un Consiglio di reggenza in cui Bernardo Tanucci ebbe un ruolo di primaria importanza. Raggiunta la maggiore età e sposata (1768) Maria Carolina d'Austria, figlia di Maria Teresa, licenziò ben presto il Tanucci. Sotto l'influenza della moglie diede un nuovo indirizzo alla politica estera passando dall'orbita spagnola a quella austro-inglese e accentuò, all'interno, le riforme scolastiche, ecclesiastiche e feudali già precedentemente avviate.
Cacciato da Napoli dalle truppe francesi (1799) e costretto a fuggire in Sicilia, vi ritornò poco dopo con l'aiuto dei sanfedisti e degli inglesi. Alcuni anni dopo, avendo ripreso le armi contro i francesi, fu dichiarato deposto da Napoleone e nuovamente costretto a fuggire in Sicilia. Qui, per volere di lord Bentick e della nobiltà, dovette concedere una Costituzione (1812) che tuttavia abrogò pochi anni dopo (1816).
Ritornato a Napoli, in seguito al Congresso di Vienna (1815), e fatto fucilare Murat , riunì i due stati e creò il Regno delle Due Sicilie instaurando di nuovo l'assolutismo. Scoppiati poi i moti rivoluzionari del '20 e promulgata una seconda Costituzione, non esitò a tradirla di nuovo. Uomo di carattere debole ed ambiguo, non fu però estraneo, nella prima parte del suo lungo regno, ad una illuminata politica di governo.
