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PARPANI Giuseppe Giacobbe


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Parpani Giuseppe

 

Giuseppe Giacobbe Parpani, nato a Bergamo il 3 marzo 1836 da
Giuseppe ed Enrichetta Bavara, mori a Villa d'Alme il 2 febbraio 1898.
A dieci anni nel 1846-'47 il piccolo figlio d'uno speziale cittadino era studente di prima grammatica nel  nostro Ginnasio-Liceo, ove continuò con lode i suoi studi, che prosegui poi all'Università.
Ma non li potè compire per il precipitare degli avvenimenti.
Stava per compiere i ventitré anni quando, il 1° marzo 1859, con due suoi amici bergamaschi, Lorenzo Caffi e Luigi Cagnana ,
attraversò i monti ancora ammantati di neve compiendo un pericoloso viaggio di parecchie notti per raggiungere il paese svizzero di Giubiasco. Si reca a Bellinzona, a Magadino, e quindi per Novara aggiunge a Torino le parecchie centinaia di emigrati lombardo-veneti, tra i quali ritrova molti amici suoi. L'11 marzo in Cittadella viene assentato (così si diceva per arruolato) nel 1° Reggimento dei, granatieri,  al quale conveniva  la sua alta  e vigorosa statura.
Qui ebbe grado di sergente e fu « proposto ufficiale alla Scuola di Novara ».
Vestito e armato ad Alessandria giunse al campo sulla Sesia, donde, seguendo gli Austriaci in fuga, arrivò a Confienza ov'ebbe il battesimo del fuoco. Di riserva alla battaglia di Magenta, entrò in combattimento solo verso sera. Con l'Esercito vittoriosamente avanzante è l'8 giugno a Milano, il 10 a Melzo, il 12 a Vaprio, il  13 a Bariano, il 14 a Chiari, il 16 a Roncadelle, il 17 a Brescia, il 21 a Lonato, raggiungendo nuovamente il nemico a San Martino il 24 giugno. Il Parpani, che si battè eroicamente, ide e godette la gloria della gran giornata, in cui i granatieri ebbero compiti sanguinosamente onorevoli. Il 30 giugno era all'assedio di Peschiera, presto frustrato dall'armistizio di Villafranca.
Coi due amici che aveva sempre avuto insieme tornò allora, tappa per tappa e alquanto deluso, a Monza e poi a Milano, donde ennero insieme congedati il 21 novembre. Di questa prima campagna ebbe le medaglie commemorative italiana e francese.
Nel 1860 fu dei primi ad arruolarsi per la leggendaria spedizione. A Talamone gli fu assegnato il comando della 4ª squadra della « Compagnia di ferro » dei Bergamaschi. Distintosi a Calafatimi e a Palermo, l'il giugno fu nominato sottotenente nel 7°
Battaglione dei Cacciatori delle Alpi , 2ª Brigata, 1ª Divisione. Fino dal 24 luglio fu comandato a fungere da luogotenente e con quel grado, decretategli definitivamente sul campo il 1° ottobre, appartenne al 2° Reggimento (Cossovich) della Brigata e Divisione già ricordate. La giornata del primo ottobre al Volturno fu particolarmente gloriosa per l'eroico Bergamasco il quale, oltre al grado ottenutovi per merito di guerra, si meritò la medaglia d'argento al valor militare, motivata dal coraggio che egli dimostrò sotto Capua.
Anima semplicemente garibaldina presentò come tanti altri, al termine della campagna di Garibaldi , le sue dimissioni, che furono accolte con decreto 11 dicembre 1860. Si trattenne qualche tempo a Napoli, dove tosto si addottorò in chimica, forse nello slesso o in un giorno vicino a quello (21  dicembre) in cui fu diplomato il suo compagno d'armi Faustino Bettoni, farmacista.
Ritornò quindi a Bergamo, sposò Carolina Bugnoli,  dalla quale ebbe quattro figli. Continuò la professione del padre, ma non abbandonò la cara milizia in difesa della Patria. Col grado di luogotenente partecipò alla guerra del 1866, nell'8° Reggimento Volontari Italiani (27 maggio); fu dimesso dal servizio il 21 luglio, per non aver raggiunto la sua destinazione in tempo utile. Lo troviamo poi capituno nella milizia territoriale dal 25 novembre 1883.
Nel 1885 partecipò alla solenne celebrazione palermitana del venticinquennio di liberazione. Ritiratesi a Villa d'Alme, dove aveva qualche possesso, per ragioni di età il 27 settembre 1896 passò nella Riserva della milizia territoriale e dopo aver atteso con amore all'educazione dei figli, loro instillando i ricordi che si spense serenamente all'età di sessantadue anni.

GIANNI GERVASONI

BIBLIOGRAFIA. - Elenco Uff., N. 732. - « Illustr. Ital. », p. 436, con fotografia. 27 Maggio 1860, Appendice, p. 6. - « Archivio Liceo " P. Sarpi " », anno 1847. - POMPILIO SCHIARINI, I Mille nell'Esercito, in « Memorie storiche militari », V, dicembre 1911. -
G. SYLVA , L'VIII Compagnia dei Mille, S.E.S.A., Bergamo, 1959, pagg. 115, 127, 128. - Notizie dalle Anagrafi Comunali di Bergamo e di Almè con Villa. - Archivio di Stato di Torino.

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Creato da: Astalalista - Ultima modifica: 26/Apr/2004 alle 23:35 Etichettato con ICRA
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