nato a Bergamo il 7 ottobre 1838 da Andrea e Caterina Panseri, morì ivi il 2 dicembre 1874. Figlio d'un procuratore, a 13 anni frequentava quel primo corso di grammatica del Ginnasio, da cui dovevano uscire tante belle figure di patrioti e di eroi.
Infatti l'entusiasmo suscitato tra i giovani dalla notizia che si cercavano cuori saldi ed uomini forti per liberare la Sicilia dai Borboni, lo riunì agli antichi compagni di scuola.
Partì con loro e con loro combattè a Calatafimi: e appena vide uno d'essi, il
Sylva
, ferito, fu pronto a soccorrerlo amorevolmente. Più tardi per le fatiche della campagna fu colpito da orchite traumatica. Secondo un ruolino dell'8ª Compagnia figurava " in Bergamo senza licenza ". Nel 1864 risultava domiciliato a Sora, come addetto alla Sottoprefettura (Pubblica Sicurezza) e prima come " volontario " alla Prefettura.
Ritornato dall'impresa gloriosa, della quale ebbe le medaglie commemorative e la pensione dei Mille (legge 22 gennaio 1865), riprese l'ufficio di scrivano, che tenne fino alla morte. Lasciava la moglie Adelaide Maggioni e quattro figli ancora ^fanciulli.
BIBLIOGRAFIA. - Elenco Uff., N. 837. - "Illustr. Ital.", p. 437, con fotografia. - " Archivio Liceo ". anno 1850-51. -
G. SYLVA
, L'VIII Compagnia dei Mille, S.E.S.A. Bergamo, 1959, pp. 192-193. - MENGHINI, Spedizione, p. 167. - Notizie orali dal vivente Garibaldino Zanotti e dall'Anagrafe Comunale di Bergamo. - Archivio di Stato di Torino.
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- Ultima modifica: 26/Apr/2004 alle 23:52