nato a Bergamo (Parrocchia di Sant'Alessandro in Colonna) il 10 novembre 1841 da Giacomo e da Rosa Gritti, morì a Stezzano il 29 gennaio 1867. Arruolatosi con tanti volontari nostri per la spedizione in Sicilia, seguì le sorti gloriose dell'8ª " Compagnia di ferro " fino a che, presa Palermo, passò alla 3ª Compagnia, 7° Battaglione del 2° Reggimento (Brigata Eber della 15ª Divisione) come caporale furiere (2 settembre 1860) e qui fu nominato sergente il 1° ottobre (giornata del Volturno). Come soldato di leva dall'anno successivo prestò servizio nel 6° Reggimento Granatieri di Napoli. A Calatafimi, come risulta dall'elenco dei feriti del maggiore
cav.
Nazzaro Salterio
, rimase
ferito alla mano sinistra, ma non gravemente; ricoverato all'ospedale, raggiunse il battaglione
Bassini
a Messina, sì che continuò ininterrottamente la campagna. Ebbe le medaglie commemorative e la pensione dei Mille (legge 22 gennaio 1865). Tornato umile e soddisfatto nella sua città, si ritirò più tardi a Stezzano a curare i suoi modesti interessi di possidente, ma ancor giovane di soli ventisei anni mori, non senza che ne fossero causa le non poche fatiche sostenute per la causa generosa d'una più grande Italia.
BIBLIOGRAFIA. - Elenco Uff., N. 990. - "Illustr. Ital.", p. 443, con fotografia. - PECORINI-MANZONI, 15ª Divisione, p. 507. - Notizie dalle Anagrafi Comunali di Bergamo e di Stezzano, la quale ultima favorì copia del suo stato di servizio. - Archivio di Stato di Torino.
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- Ultima modifica: 27/Apr/2004 alle 00:17