discendenti degli Spadafora

Cavalieri di Gran Croce del Sovrano Ordine Militare di Malta

DUCHI  DI  SANTA  ROSALIA

Don Pietro Ascenso Tedeschi, Duca di S. Rosalia, sposò la Principessa Alessandra Spadafora Colonna, figlia di Federico Spadafora Moncada ed Eleonora Colonna Ventimiglia. Fu unica ereditiera dei Feudi di Venetico S. Martino Spadafora e Maletto, a seguito della morte del fratello Domenico avvenuta nel 1851. Alessandra, rimasta vedova con cinque figli, sposò in seconde nozze Sir Benjamin Ingham dei Leeds della Contea di York, fondatore geniale delle fortune dei Whitaker e dei Florio. Le famiglie Ingham-Spadafora Ascenso-Whitaker e Florio godevano di parentele e amicizie influenti (il Principe di Butera, il Duca dell'Arenella, il Conte Gravina, il Principe Lanza di Scalea, il Conte Tasca d'Almerita, il Principe Lanza di Trabia, il Principe Scipione Borghese, il Principe Pignatelli, il Principe Fulco Ruffo di Calabria, i Marchesi De Seta, il Principe di Villafranca, il Principe di Castelcicala, il Principe di Belmonte, il Duca Alliata di Pietratagliata, il Duca Mazzarino, il Principe di Lampedusa e tanti altri), oltre che di rapporti amichevoli con personaggi come Re Ferdinando II (Re Bomba), Francesco Crispi, Garibaldi, l'Imperatrice Eugenia, la Regina Mary, Richard Wagner, o più tardi Mussolini, per citarne solo alcuni.

Stemma Ascenso (Parte centrale)

Il testamento del Duca Pietro Ascenso Tedeschi, datato 2 Aprile 1859, è stato riscontrato chiuso con sette sigilli di cera lacca rossa rilevanti lo stemma gentilizio della famiglia Ascenso Santa Rosalia, rappresentante un'aquila a due teste sormontate da corona, poggiata sopra uno scudo, nella parte inferiore del quale erano impresse cinque palme con delle sbarre orizzontali, e poggiata sopra lo scudo una Croce dei Cavalieri del Sovrano Ordine di Malta.

Gli Ascenso Spadafora, perpetuarono la discendenza con altri cognomi : Ascenso-Lucchesi Palli, Ascenso-Monroy, Monroy Realmena-Cammarata, Ascenso-Russitano, Catalfamo-Passalacqua, Giunta-Romano Leto, Smith -Samonà Monroy.

La famiglia Monroy, originaria dell'Estremadura, discende da Ferdinando de Monroy e Zunica, cameriere maggiore di Don Giovanni d'Austria, maestro razionale del Tribunale del Real Patrimonio, Cavaliere dell' Ordine di San Giacomo, Conservatore del Real Patrimonio, Ambasciatore in Polonia, Marchese di Garsigliano (1653), sposò Francesca Maria Perollo e Cappasanta acquisendo la Baronia di Pandolfina sulla quale con privilegio 14 Febbraio 1733 ottenne il titolo di Principe. 

Il primogenito di Alessandra Spadafora Colonna, Federico Ascenso Spadafora, fu marito della Marchesa Marianna Lucchesi Palli, ereditò anche i titoli di Principe di Venetico e di Maletto, Marchese di S. Martino e Roccella, insieme a molti altri Feudi tra cui l'intero Principato di Maletto.

Alonso Alberto Monroy Ascenso, marito di Laura Notarbartolo e Fardella dei Duchi di Villarosa, autore di alcuni pregevoli lavori di araldica, con Regie Patenti del 17 Novembre 1901, ottenne riconoscimento dei titoli di Principe di Venetico e Maletto, Duca di Santa Rosalia, Marchese di San Martino e di Roccella, Barone di Mazzarrà e di Santa Rosalia.

Gli attuali eredi di Federico ascendono a Francesca Monroy, figlia di Alberto Alonso Monroy Ascenso, sposata nel 1898 con il Barone Giuseppe Cammarata (Abatellis) Monroy. Ebbero diversi figli, ad uno dei quali fu dato il nome "Venetico", morto in tenera età. 

Carmelo e Carlo Ascenso Spadafora, figli di Alessandra, già nel 1851 avevano  ereditato la metà del Principato di Venetico San Martino Spadafora dallo zio Domenico Spadafora Colonna, Principe di Venetico e di Maletto. Per beneficiare di questa eredità ottennero un ingente prestito dal patrigno Sir Benjamin Ingham. Ereditarono poi dalla madre nel 1863 l'altra metà, perpetuando la comunione ereditaria del Feudo, compresi i Castelli siti a Venetico e Spadafora. Ammiratissimi dalle famiglie inglesi gli arredi e i dipinti della Principessa Alessandra, e tra le opere più interessanti è il caso di ricordare "L'Annunciazione" di Pietro Novelli.

Raligh Trevelyan, in "Principi sotto il vulcano" edizioni BUR, offre uno spaccato di vita che si svolse in Sicilia tra il 1820 circa e il 1960 circa. Ripercorre tante tappe, da avvenimenti politici a rivoluzioni, da Garibaldi all'ultima guerra, dai ricevimenti della Belle Epoque che si svolgevano a Palermo e Roma al tragico terremoto di Messina, dall'impero economico di Sir Benjamin Ingham alla fortuna dei Florio e dei Whitaker a Palermo, di William Sanderson (suocero di B. Ingham) a Messina. Ma, nei diari e nei documenti di Donna Tina Whitaker si parla anche di Donna Alessandra Spadafora Colonna, del Principe di Venetico e Maletto Don Domenico Spadafora Colonna, del Colonnello Carmelo Ascenso, nominato Governatore di Trapani il 22 Giugno 1860. Egli potè vantare di avere ottenuto pubblicamente le scuse da parte di S.A.S. Re Ferdinando II°. Vi è inoltre traccia del Marchese di San Martino (così si firmava) Carlo Ascenso che nella battaglia di Milazzo, una delle più feroci mai affrontate da Garibaldi, partì dal Castello di Spadafora con un gruppo di volontari raggiungendo l'amico Corrado Valguarnera che capeggiava già numerosi amici. Finita la battaglia Corrado Valguarnera e Carlo Ascenso furono ritratti a matita, in attegiamento marziale, dal corrispondente dell'Illustrated London News. Si raccontano anche molti pettegolezzi su alcune persone citate nell'opera, alcune esageratamente enfatizzate chissà per quale motivo. Il Saggio è comunque un'opera piacevole da leggere, in quanto è storia che appartiene alla Sicilia.

Sir Benjamin Ingham, nel proprio testamento del 2 Aprile 1859, dedicò particolare attenzione alla moglie Alessandra Spadafora Colonna, vedova Ascenso, Principessa di Venetico e di Maletto, nonchè ai figliastri Carmelo e Carlo Ascenso Spadafora, ed ai propri nipoti Whitaker, figli della propria sorella Maria Ingham. "Duchess" era il nome di una delle 99 navi della Flotta (Ingham-Whitaker-Florio), in omaggio alla moglie Alessandra che era anche Duchessa di Santa Rosalia, e fu madrina di Joseph Isaac Whitaker, nipote prediletto di Ingham. Al punto, che era conosciuto come Joseph Spadafora Isaac Whitaker.

Carmelo Ascenso Spadafora, a volte indicato Marchese di Roccella, intraprese la carriera militare, fu Capitano, Colonnello e Generale del Regio Esercito. Nel 1849 vi fu l'offensiva di Ferdinando II°, "Re Bomba", contro Catania e Messina. Il Castello di Taormina fu il primo avamposto siciliano a capitolare, a comandare la posizione da Colonnello era stato Carmelo Ascenso Spadafora.

Sposò nel 1882 la cinquantottenne Lady Luisa Fitz Gibbons figlia di Riccardo, terzo Conte di Clare, Pari d' Inghilterra e d'Irlanda, e nipote del Conte di Byron. Sempre in viaggio a causa della carriera militare, dopo il matrimonio dimorò prevalentemente in Inghilterra, a Mount Shannon nei pressi di Limerick, e ritornò in Sicilia nel 1887. Ebbe due figlie Carmela (riconosciuta) ed Alessandra.

Alessandra Smith (Ascenso), nata dall'amore che legava il Generale alla Principessa Caterina Moncada, non poteva essere riconosciuta. La posizione di prestigio e le relazioni diplomatiche con Francia ed Inghilterra non consentirono al Generale Ascenso Spadafora di pubblicizzarne la nascita. Giorgio Smith ufficiale inglese, e la moglie Giovanna Cooper, fraterni amici del Generale Ascenso, accettarono di riconoscerla.

Alessandra, infatti, è poi cresciuta in Casa Moncada.

Il Gen. Carmelo Ascenso, teneva molto a questa figlia e pur lasciando eredi in parti eguali entrambe le figlie, già prima di morire (1892) aveva donato ad Alessandra parte consistente del patrimonio, provocando reazioni in molti parenti, tra cui quelle della moglie Lady Louisa Fitz Gibbons, la quale aveva richiesto la separazione coniugale, trasferendosi a Roma.

Alessandra Smith (Ascenso) sposò il Prof. Giuseppe Samonà Caracappa, ed acquistò l'intera quota ereditaria della sorella Carmela Ascenso vedova Russitano con transazione legale del 23 Dicembre 1895 che, tra gli altri, definì ogni rapporto ereditario anche con Alberto Alonso Monroy Ascenso, Duca di Realmena, Principe di Venetico, Maletto, Marchese di S. Martino e di Roccella, Barone di Mazzarrà.

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