Weissmies
per la
via normale

Nelle giornate rese terse dal vento, un osservatore che si trovi in campo aperto nel milanese noterà, sulla destra del Monte Rosa, una lunga fila di montagne molto elevate, sotto alla cui maggior quota le montagne dello spartiacque soccombono. Portandosi verso il Lago Maggiore, il Monte Rosa sparisce alla vista, nascosto dal verdeggiante Mottarone, mentre nella direzione lasciata libera dal solco della Valle del Toce rimane visibile un'unica alta montagna, di roccia e ghiaccio. Questa è la Weissmies.

Da anni avevo notato sulla solita carta del Touring che quella cima, così facilmente visibile dalla pianura, è un 4mila, non molto famoso in verità, contornato com'è da un'incredibile serie di montagne ancor più elevate. Interamente in territorio svizzero, si trova sullo spartiacque principale alpino, fra Po e Rodano, ancora nelle Pennine. Con i suoi 4017 m è il punto più elevato di una piccola catena, comprendente il Lagginhorn (4010 m) e il Fletschhorn (3993 m), la cui altissima parete nord orientale è ben visibile salendo al Sempione.
La nostra montagna ha anch'essa un versante nord orientale di tutto rispetto ed anche il versante nord occidentale,dove sale la via normale con un ampio giro, ha un aspetto maestoso. Gli altri versanti devo ammettere di non averli mai visti da vicino. Lunghe creste dividono le pareti e su di esse si svolgono le vie di salita più agevoli.

Nel calendario 2004 della GM di Milano è stata organizzata l'ascensione a questa bella cima per la via normale, e ho colto l'opportunità per salire questa montagna e conoscerla meglio.
Il nostro gruppo ha trovato la salita in ottime condizioni, con pochi crepacci, ben visibili, nella parte bassa, ponti di neve robusti e poco ghiaccio sui tratti ripidi, tempo buono. In queste condizioni la valutazione PD è esagerata. Diversamente, gli svizzeri talvolta agevolano il superamento di crepacci e seracchi con tavole di legno e scalette metalliche. Lo scenario di cui si gode risalendo la via normale è maestoso, con le prime luci dell'alba che graduamente accarezzano le cime circostanti, e la grandiosa e vicinissima parete nord-ovest, che in discesa con la luce della tarda mattinata si apprezza ancor più. Dalla cima inoltre fra Mischabel, Monte Rosa e Oberland si vedranno una trentina di 4mila!
La salita è molto frequentata e, con gli impianti di risalita, chi soggiorna nella valle di Saas può permettersi di arrivare in cima in giornata, prendendo la prima corsa (e assicurandosi un gran mal di testa!).
Si tratta di un percorso alpinistico, che va percorso solo se la propria preparazione è adeguata alle condizioni della montagna e del tempo, e con le necessarie attrezzature e conoscenze per la progressione su ghiacciaio.


Descrizione dell'itinerario

La via normale da noi percorsa sale dalla cresta ovest, ed è la più frequentata non tanto per motivi tecnici, ma soprattutto per la comodità di accesso, grazie agli impianti di risalita, che superano gran parte del dislivello, ma rovinano la parte bassa della valle.

Si parte da Saas Grund, che si raggiunge in circa 3 ore di auto da Milano con percorso scorrevole e vario. Si può pernottare alla storica Weissmies Hutte (2726 m) come abbiamo fatto noi, oppure al ristorante/rifugio all'arrivo della funivia a Hohsaas, a circa 3100 m. La Weissmies Hutte si trova a circa metà strada del secondo tronco dell'impianto di risalita, si può raggiungerla in salita dalla stazione intermedia o in discesa da Hohsaas, dove comunque si ripasserà la mattina.
Dalla Weissmies Hutte si risale al buio su terreno morenico e neve per bel sentiero fino a Hohsaas in circa 1 ora, dove appaiono la parete nord ovest della Weissmies e il sottostante Triftgletscher. Per breve stradina in leggera discesa si mette piede sul ghiacciaio, che si percorre, normalmente su pista battuta dietro a numerose cordate, dapprima sulla sinistra, poi quasi in piano tagliando verso il centro dell'anfiteatro nella parte bassa della parete. Lo si risale e poi, dove si chiude, si prende a destra e si supera la seraccata. Montiamo sulla dorsale soprastante, a tratti ripida (40°), che si percorre fino alla spalla a quota 3820 m. Per l'elegante cresta ovest dapprima larga e pianeggiante, poi più ripida (40°) ed eventualmente ghiacciata si arriva al pendio sommitale (attenzione alle cornici sul versante sud).
Da Hohsaas con passo tranquillo sono circa 3.30 ore e 900 m di dislivello, interamente su ghiacciaio, difficoltà globale PD. La discesa si effettua per la stessa via di salita, in un paio d'ore.

Un'altra via di salita frequentata è la cresta sud, che però non ho percorso. Si raggiunge risalendo da Saas Almagell fino alla Almageller Hutte, dove si pernotta, e quindi fino allo Zwischbergenpass, che si può raggiungere anche dalla Zwischbergental (più comoda dall'Italia), dove però manca un punto d'appoggio. Dal passo per la cresta su neve e rocce, senza particolari difficoltà, si arriva in cima. La combinazione dei due itinerari (cresta sud in salita e cresta ovest in discesa) va a formare una traversata alpinistica che dev'essere molto remunerativa.



Immagini della salita
17 e 18 luglio 2004


1) La Weissmies di sabato pomeriggio da Hohsaas

2) La Weissmies occhieggia dietro alla morena del ghiacciaio, scendendo da Hohsaas alla Weissmies Hutte il sabato pomeriggio

3) Le fiamme dell'alba su Dom e Taschhorn, oltre la valle di Saas

4) Il Lagginhorn nella fredda luce del mattino, risalendo verso la seraccata del Triftgletscher

5) Risalendo il ghiacciaio verso la seraccata

6) Dalla seraccata le prime luci del mattino sul Vallese

7) Appena dopo aver superato la seraccata, uno sguardo verso la cima

8) Vista sul Monte Rosa e altri 4mila vallesani dalla dorsale che unisce la seraccata e la spalla 3820 m

9) Dom e Taschhorn incombono su Saas Fee

10) La cresta ovest e la cima dalla spalla 3820 m

11) Il Pizzo Andolla e le nuvole basse sulla Pianura Padana dalla vetta

12) Lagginhorn e Fletschhorn davanti alle vette dell'Oberland Bernese dalla cima

13) Composizione panoramica di Monte Rosa e Mischabel dalla vetta

14) Dalla cima, vista sulla dorsale percorsa dalla via di salita e sulla valle sottostante

15) Già iniziata la discesa, vista su Monte Rosa e Mattmark See

16) In discesa verso la spalla, vista sul bacino del ghiacciaio del Dom, al di là della valle di Saas

17) Uno sguardo indietro verso la cima, dalla dorsale

18) Il superamento della seraccata durante la discesa

19) L'imponente seraccata della parete nord ovest della Weissmies




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