III Ciclo lezione 10

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PETER EISENMAN

IL mondo vettoriale è basato su un CODICE di livello d' intelligenza superiore a quello del mondo raster. Questo codice del mondo vettoriale ha influenze notevoli nel modo di vedere e fare la progettazione, in altre parole ha a che vedere con un paesaggio mentale che inconsciamente o consciamente si sviluppa perchè opera dal punto di vista progettuale all' interno di questo momento storico.
In particolare il mondo dei " LEYERS " è un costrutto che con la implementazione informatica ha avuto un grande impulso e sviluppo, che non è tanto tecnico, ma il layer finge ad una riflessione critica sul progetto che incorpori alcune caratteristiche di questo strumento.

PETER EISENMAN: La ricerca sul progetto è una operazione critica, che associa i meccanismi della storia dell' architettura non ai meccanismi diretti ma a una pratica critica fortemente basata su una consapevolezza dei meccanismi che originano la forma architettonica. Meccanismi che sono relazionati con molti altri strumenti del pensiero contemporaneo.

L' INIZIO: C'è un rapporto molto stretto tra il lavoro di Giuseppe Terragni ( 1904-1943 ), e il lavoro di Eisenman, che comincia il suo percorso progettuale e di ricerca a partire proprio da Terragni. Eisenman agli inizi degli anni '60 guarda Terragni attraverso il suo maestro inglese Colin Roe. Questo comincia a lavorare all' interno dell' architettura con dei parametri critici che non sono i parametri tradizionalmente dati dalla critica,e cioè invece di guardare l' architettura nella sua complessità di motivazioni retoriche, sociologiche, costruttive, ecc. definendo l' opera all' interno di contesto ampio di riferimenti e di connessioni, fa un operazione di totale unilateralità e cioe si comincia ad interessare di temi criticamente formali vede l' architettura non in questa rete di connessioni ma astraendone alcuni principi sinttattici, grammaticali, formali e analizzandoli di per se quasi in vitro. Questa operazione di astrazzione di alcuni aspetti formali,e sinttattici permette di analizzari alcuni tipi che promettono archittetture molto lontane l' una con l' atra. Perchè riportandole ad un discorso puramente linguistico, formale, sinttattico si possono trovare analogie tra Le Corbusier e Palladio.
Eisenman si forma all' interno di questa maniera di vedere, fa un viaggio in Italia facendo una tappa anche a Como. Da qui comincia a studiare Terragni guardandolo da un punto di vista puramente sinttattico, grammaticale, cercando di capire alcune regole di formazione del progetto tralasciando il rapporto con la politica, con il contesto storico, le ragioni costruttive, ecc., ma si concentra su due opere LA CASA DEL FASCIO e LA CASA GIULIANI FRIGERIO.Su queste due opere sono analizzati moltissimi diagrammi formativi, sistemi generativi, e la particolarità è che le due opere di Terragni, si muovono su due meccanismi formativi opposti tra loro, la Casa del Fascio è un cubo fatto con un processo di erosione, dal perimetro esterno verso l' interno, l' altra inveco a un processo di esplosione cioè partendo da un cubo centrale le parti tendono a staccarsi da questo nucleo, dall' interno verso l' esterno.

 

 

 

 

 

 

 


A questo punto l' opera più interessante di Eisenman collegata a questa riflessione critica sul lavoro di Terragni è una casa che si chiama l' HOUSE 2. In quest' opera mette insieme in maniera originale la Casa del Fascio e la Giuliani Frigerio ma lo fa appunto su un raggionamento sulle due forze, esplosione implosione, creando un area virtuale esterna come nella Casa del Fascio ma spingendo dinamicamente all' interno le parti. La casa si organizza su una forma ad L, forma ricorrente nelle architetture di Eisenman.

Alla fine degli anni sessanta i maestri dell' architettura moderna, che hanno rivoluzzionato i paradgmi dell' architettura precedente per creare un' architettura associabile al mondo industriale, esauriscono il proprio compito sia storico che umano inquanto muoiono tutti.
Quindi succede che negli anni settanta l' architettura perde questo statuto unitario, e diventa studiabile da punti vista eccentrici, quanto più sono eccentrici questi sguardi tanto più acquistano uno status, in una nuova società della comunicazione della divulgazione delle idee.
Eisenman all' interno di questo contesto diventa il campione della posizione attraverso la quale l' architettura è un TESTO. Forma un gruppo con altri 5 giovani architetti, che fanno una serie di mostre insieme condividendo alcuni caratteri.
L' architettura è denudata di tutti i caratteri di complessità, e quello che vale è essere analoga ad un TESTO, parola che è fortemente radicata nel dibattito linguistico che era ritornata di gran moda in quegli anni, e vuol dire che gli interressava creare delle relazioni sintattiche raggelando la situazione semantica, cioè se si portano in evidenza le ragioni del testo si mettono sullo sfondo le motivazioni di tipo semantico, cioè i veri significati pratici tettonici dell' opera,quindi come grammaticalmente l' opera si crea.

A metà degli anni '70 c'è un opera di svolta, l' HOUSE 10, che rappresenta l'apertura di un discorso diverso. In questa casa c'è la presenza di un luogo o meglio di un sito che è inclinato, mentre nelle altre opere erano pure esercitazioni sintattiche tentate su un piano astratto, invece la presenza di quel pendio vuol dire che la casa è pensata in rapporto a quel sito specifico. La casa è organizzata lungo un percorso, in parte scoperto e in parte coperto che scende lungo la collina. Questo percorso organizza quattro quadranti, ciascuno utilizzato per contenere funzioni diverse. Questi quattro elementi, possono assumere forme e geometrie molto diverse tra loro. Questo tipo di ragionamento, relazione con il sito, rapporto con la committenza, ecc., fa si che questa sia un opera di apertura a una ricerca matura di architettura.

 

 

 

 

 

 

 

Alla fine degli anni '70 ( 77-78-79 ), succedono altre cose, il primo è l' affermazione crescente di un modo di fare e vedere l' architettura praticamente in assunta opposizione con quanto Eisenman aveva propugnato, sia dal punto di vista del merito che dal punto di vista del metodo. E' in quegli anni che nasce il Postmoderno, questo in filosofia tende a riflettere su come le civiltà industriali si stanno modificado all' interno di una società di una cultura molto più pratico.
In architettura il Postmoderno assume altri aspetti, perchè finita l' epoca delle proibizioni del movimento moderno, si poteva avere un' apertura di punti di riferimento che andavano dal vernacolare, alle culture minori,alla storia del passato,ecc. e liberare l' architettura da questo senzo di costrizione dogmatica. Due architetti di questo pensierio sono Paolo Portoghesi e Philip Jonson, che semplificano questa impostazione critica ad una formula più facile e commerciale.
Questo movimento " stilistico" basato sui rapporti tra la storia e il contesto circostante, fanno si che Eisenman entrasse in una profonda crisi, inquanto elementi estranei al suo pensiero. Quindi Eisenman cerca una risposta a questa crisi attraverso un ribaltamento di alcuni presupposti proprio dell' architettura del postmodernismo, e del ragionamento che questo movimento aveva posto all'attenzione.( ES. Edificio Residenziale a berlino )
Eisenman ragiona sul contesto attraverso un ribaltamento, vedendo il contesto non soltanto come un qualcosa che noi vediamo ma compredere, studiare, analizzare attraverso una riflessione critica. Nasce lo strumento delle mappe critiche, che chiamera PALINSESTO.
I palinsesti erano delle carte medievali dove si scriveva, che poi venivano cancellate per poter essere riutilizzate lasciando impresse alcune tracce degli scrtti precedenti.
Attraverso questa idea della stratificazione delle città, c'è una riflessione critica che viene fatta proprio a partire da queste mappe di sovrapposizione e di rinterpretazioni critiche delle situazioni urbane esistenti, che servono a tracciare una serie di griglie che diventano operazioni fondamentali per fare questo ribaltamento, cioè legarsi al contesto ma non attraverso delle operazioni mimetiche ma con un' operazione di tipo concettuale.
Questo tipo di atteggiamento permette di operare in maniera efficace in situazioni già preformate e soprattutto permette di far entrare in rapporto gli elementi costruiti, gli elementi preesistenti, la natura e la progettazione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

IN-BEETWEEN: si lavora negli spazi tra gli edifici preesistenti,( Es. Concorso del Campus Universitario ), dandogli nuove situazioni architettoniche.

 

 

 

 

 

 

 

Negli anni '80, Eisenman adotta un processo, chiamato della DISLOCAZIONE PERTINENTE. Analizza questi mondi,che sono gli strumenti non architettonici ma che possono arrivare da altre cose, quindi cerca di capirne le regole formative, dopo diche attua un processo di dislocazione,cioè alcuni aspetti di queste teorie che ha studiato vengono traslate concettualmente in una specie di verbo che poi a loro volta vengono trasformate in architettura. Pertinente ad alcuni aspetti del programma dell' edificio stesso.


Verso la fine degli anni '80, in America c'è la mostra del Decostruttivismo, e queste avanguardie minorietarie assumono centralità. Cadono una serie di tabù, e una serie di edifici rilevanti cominciano a realizzarsi attraverso una maniera di impostare il progetto molto diversa da quella precedente, aperta da questo modo di operare di Eisenman.

Eisenman crea alcune opere, a ridosso e dopo questa mostra, tra queste la Casa Guadiola. Questa è una piccola casa su un pendio in riva al mare, e per la progettazione di questa si basa su una serie di DONDOLII, OSCILLAZIONI, legati al movimento delle onde del mare e della spiaggia. Questa tecnica dell' oscillazione della forma è una tecnica nuova che per l' appunto genera una serie di palinsesti, di mappe critiche. La forma ad L viene ribaltata sia in verticale che in pianta, e dondolata una sull' altra, e poi come in un palinsesto sceglie quella che è la comformazione che lui vuole che abbia la pianta o il prospetto. ( analogia col cagnolino che corre di Balla ).

 

 

 

 

 

 

 


Un' atra opera basata su questo concetto è l'Aronoff Center, dove c'era un edificio preesistente che aveva una forma più o meno a zig zag e dove si richiedeva un ampliamento.Eisenman fa dondolare concettualmente non solo l'edificio di base, duplicandone il profilo, ma a questo sovrappone un corpo curvilineo che contiene una serie di funzioni necessarie,anche quest' altro corpo viene dondolato, e questo doppio dondolio determina un insieme di linee forza che di volta in volta verranno utilizzate a seconda di quello che il progetto a bisogno.