IV Ciclo lezione 12

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TEMPO E'

La parola chiave per dimostrare che il tempo non è la quarta ma la prima dimensione è OGGETTIVITA' “.

Il mondo industriale riguado all'oggettività raffigurava la realtà attraverso un sistema dato di spazio e tempo.

Il passaggio da oggettività e soggettività relazionato all'era dell'informazione rende questa ultima visione come una maniera di interpretare la realtà.

Il TEMPO nella società industriale era presente come oggetto fisicamente dato, mentre oggi si passa da un tempo oggettivo,meccanico,calcolabile a uno più personalizzato.

Per sostenere la tesi "Il tempo, prima dimensione dello spazio, è necessario effettuare un ragionamento di tipo teorico attraverso una serie di postulati.

Nel 1916 Einstain descrive lo spazio come moto di un corpo rigido.

1° postulato: Tempo prima dimensione dello spazio.

2° postulato: Lo spazio è un intervallo percorribile. In uno spazio a zero dimensioni lo spazio coincide con con un punto. Nel punto c'è tutto e non c'è niente.

Il punto viene quindi considerato concentrazione di energia senza spazio.

Immaginando che il punto abbia un movimento lineare esso genera una linea. Se noi vivessimo in questo mondo a due dimensioni tutto quello che riusciremmo a vedere sarebbe niente altro che una linea. L'unico modo quindi per avere la percezione dello spazio è il tempo che impiego per percorrerlo. da cui il punto ( 3°postulato) non ha ne spazio ne tempo.

Facendo muovere una linea, essa genererà una superficie, lo spazio in questo mondo a 2 dimensioni si comprende attraverso un percorso,come un intervallo percorribile.

Infine prendendo un piano e tralaslandolo ottengo un solido a 3 dimensioni, questo nuovo mondo non è quindi oggettivo perchè solo gli uomini vivendo in 3 dimensioni lo percepiscono come tale ma rimane una percezione relativa in quanto un " verme piatto avrebbe un modo differente di verderlo.

4° postulato: Ogni sistema di riferimento inferiore è contenuto da un sistema superiore.

5° postulato: Da un sistema inferiore si ha la proiezione di uno di livello superiore.

6° postulato: Ogni sistema di riferimento è valido al suo interno e ha uno spazio e un tempo autonomo, quindi soggettivo.

Figura significativa è quella del salto,solo attraverso un salto "mentale" un mondo di dimensione inferiore può percepire quello di livello superiore. cosi come un delfino saltando fuori dal suo mondo "il mare" può percepire la terra.

Concetto di proiezione e di protesi: Noi abbiamo la possibilità di creare uno spazio mentale...E' l'immaginazione che lo differenzi l'uomo dalle altre specie, e anche la capacità di creare spazi mentali , logici scientifici.

Il problema non è raggiungere la verità ma piuttosto il concetto di utile; il tutto ci porta nel campo informatico.

L'informatica cambia in continuazione ( specialmente quello che riguarda i suoi strumenti), nelle telecomunicazioni ad esempio si sono compiuti "salti giganti", cambiando di conseguenza l'idea di spazio e di tempo.Il problema non è capire perchè è cambiato il costume, ma come usare queste protesi per aprire nuove percezioni, proiezioni, salti in mondi che non sono più a 3 dimensioni.