VI Ciclo lezione 18

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IL CATALIZZATORE

Ricerca dell’ importanza del Bauhaus non per un suo rifacimento ma per la ricerca del suo profondo significato.

Movimenti del passato e nel futuro la parola trivellazione lo ricorda, Trivellazioni Nel Passato.
L’ informazione è il propellente di questa fase storica “La terza ondata”.

Entriamo nel termine informazione nel carattere convenzionale “Informazione materia prima dell’ architettura” il termine informazione si lega in maniera strutturale terminologica al epoca informatica; nel mondo dell’ architettura l’ approccio al ruolo dell’ informazione è suddiviso in tre livelli:

Il primo :Informazione / Comunicazione.

Rapporto tra architettura e messaggi pubblicitari, le figure retoriche, abbiamo individuato in questa nuova centralità una nuova chiave di lettura della scena architettonica degli ultimi 20 anni.

Il Secondo:Informazione / Produzione.

E’ la struttura attraverso la quale si organizzano le lezioni del corso, informazione trattata elettronicamente è oggi un fattore imprescindibile per la “Produzione”, questo concetto è trattato anche in maniera ampio, da una produzione semplicemente grafica e bidimensionale (bitmap e vettoriale), alla produzione di materie edilizie direttamente e indirettamente:
1) Indirettamente attraverso il progetto CAD informatizzato;
2) Direttamente il concetto di legame tra informazione e cognizione concreta, l’ informazione descrive il progetto ma no soltanto investe le problematiche del progettazione ma si trasferisce alla costruzione a i pezzi e alla vita dopo dell’ edificio aspetto produttivo avanzate come la costruzione.

Il terzo: Informazione /Crisi Estetica.


Il tema dell'estetica è centrale, esiste un rapporto di tipo creativo tra il mondo, la nostra capacità di operare su di esso e una serie di strumenti mentali, conoscitivi che noi mettiamo in moto per trasformarlo. Questo è un gioco in continua evoluzione perché oltre a noi, anche i nostri modelli mentali cambiano e fanno cambiare il mondo. Noi modifichiamo il mondo a immagine e somiglianza di questo ciclo di cambiamenti, perché l'informazione entra nella formazione di questo nuovo paesaggio mentale in modo imprescindibile.
Parliamo di crisi estetica perché l'estetica è sintetica e attraverso un'immagine possiamo capire tutto.

La ricerca della nuova fase in architettura e del paradigma informatico, è eseguita da un numero ristretto di architetti: Taut e Gropius
Taut e Gropius usano tutti e due il vetro, ma il primo lo usa all'interno delle vecchie categorie romantiche (padiglione al werkbund), il secondo usa la trasparenza come CATALIZZATORE della nuova epoca industriale.

URBAN SCAPE

Il concetto di urban scape riguarda la riutilizzazione delle aree industriali dimesse che sta diventando il fulcro di riflessioni della nuova architettura e dei nuovi rapporti tra:
città / natura / insediamenti / funzioni (Bilbao).

Primo punto
Il rapporto tra architettura e natura riguarda il concetto storico; il ritorno ad un legame con la natura è legato a dei processi di monetarizzazione, di ricollocazione e aumento di grandi risorse. La natura rientra in campo storicamente sotto forma di grande opportunità; riusciamo a fare tutte queste cose perchè abbiamo l'information technology.

Secondo punto
Il secondo punto è di carattere ideologico, è l’idea che la logica dell’ epoca industriale poteva imporsi sulla natura dominarla regolarizzarla ed espandersi all’ infinito, la logica dell’ epoca informatica è inversa, vuole inglobare rendere attivi i fattori naturali per studiarli e attraverso la loro complessità ricercare la creatività.

LA CONCEZIONE DI SPAZIO

Spazio sistema / organo spazio

1) Organo / Spazio

Guggenheim di New York

Rapporto Funzione / uso

Il termine “Funzione” è usato in modo gergale perché accostato all’uso, nella seconda metà dell’ ottocento in america si costruisce un idea positivista in relazione biunivoca tra un determinato organo la sua funzione e la forma legata alla sua mansione,questo modo di ragionare si trasferisce anche in campo della progettazione.Il pensiero fondamentale che riguarda la concezione di spazio è che in un determinato spazio si svolge una funzione è c’è una forma spaziale congrua ad un determinato uso, lo spazio si configura attraverso la sua funzione e quindi dall’interno verso l’ esterno.
Nel Guggenheim di New York la funzione espositiva si basa sul percorso quindi questo è l’ elemento generatore concettuale del museo, quindi organizzo lo spazio come una rampa elicoidale, l’edificio così concepito all’ esterno non rivela la sua generatrice perché legato ad una concettualizzazione interna.

2) Spazio / Sistema

Il concetto di spazio sistema è legato all’ interrelazione degli elementi e della relazione a rete; nel Bilbao di Ghery c’è un continuo rimescolamento di varie ipotesi e dei vari elementi formanti, sistema che si muove all’ interno di ipotesi e componenti malleabili in processi attuativi legati al modello informatico che è intimamente un modello dinamico e in-formazione.

Quindi la parola per il ragionamento informatico è “modello” come relazione tra variabili questa idea adattabile, mutabile, dinamica, che serve ad rappresentare fenomeni ma anche a progettarli, il modello informatico è intimamente dinamico, informativo, in-formazione e di interazione tra le componenti. (le normative in campo delle costruzioni saranno a breve legati ad un modello dinamico contestuale soggettivo)

Spazio Sistema diverso da Organo Spazio e anche se le forme sono evocatrici sono assolutamente diverse perché la concezione e diversa.

Eisenman fa il processo inverso lavora per diagrammi con un processo di creazione di condizioni che hanno una capacità evolutiva di adattarsi ai progressi sia propri che di forma esterna.
La forza diagrammatica di Einseman sta nella precostituzione di un atteggiamento intimamente dinamico e sposato alle regole costitutive il modello informatico.

Schizzo / Diagramma

Per Eisenman il diagramma è elemento fondante costituente il modello informatico.

Il modello dei dati interconnessi, questa rete di dati si sposta dal campo del computer all’ architettura vera e propria, da modalità di lavoro diventa caratteristica propria dell’architettura. L’ idea è quella che le peculiarità dei modelli diventino loro stessi caratteristica dell’ architettura.

1) Dati Interconessi

2) La Modalità Ipertestuale è centrale prima le modalità di comunicare erano lineari ma adesso la linearità è presente perché basilare ma le modalità di comunicazioni diventano ipertestuali.
(l’idea di ipertestualità avvolge la nostra generazione e meglio quella successiva)

Informazione - Comunicazione - Produzione - Ricerca Estetica - Interattività

Interattività è catalizzatore del paradigma informatico, quindi attorno a questo termine si crea un ponte tra il mondo informatico e il mondo dell’architettura.

Interattività si può dividere in tre livelli:

1) L’ interattività fisica: l’ architettura non è un diaframma separatore ma modificabile al variare di alcune variabili o situazioni ambientali, mediante sensori che sono l’ estensione dei software gestionali dell’ interattività, input digitali che entrano dentro il software e poi riescono secondo cambiamenti interattivi. Questo è il cambiamento interattivo più alto perché l’ edificio varia le caratteristiche fisiche proprie.

(Toyo Ito la torre dei venti diaframma interattivo che varia al variare dei agenti atmosferici; Jean Nouvell Parete a diaframma per la modulazione della luce; Marcos novak suono la spazio e immagini che si creano al nostro passaggio, gli oggetti appesi sono congelazione di configurazioni di sistemi di variabili.)

2) Interattività Proiettiva: è un idea di interattività più semplice l’ edificio non varia le proprie caratteristiche ma varia alcune informazione attraverso caratteristiche proiettive,

(biennale 2000 proiezione del muro di 300-400m in ambito urbano a Berlino edificio razionalista che diventa uno schermo basato sulle luci accese spente della facciata attraverso sensori che accendono spengono le luci; in Italia abbiamo dei oggetti interattivi;)

3) L’interattività Processuale: è legata allo studio degli aspetti del progetto come un modello interconesso dei dati, questi dati si trasferiscono sempre di più dai progettisti alle ditte che devono produrre gli elementi, mentre la vecchia logica era una sorta di catena di montaggio, in questi campi si lavora sempre più a rete in un modello non sempre più ampio ma ad imbuto.

(Fino a pochi anni fa il concetto di interatività erano solo teorico con l'Expo Svizzero del 2002 abbiamo avuto la fortuna di avere dei progetti che si occupano proprio del nostro tema: la nuvola di Scofidio e ADA
La prima è immersa in un lago ad ha tantissimi augelli che spruzzano vapore, i sensori rilevano una serie di dati atmosferici ed in realzione a questo gli spruzzatori mandano degli spruzzi di vapore; in questo modo in alcune ore noi non vediamo assolutamente l'edificio ma vediamo solo una nuvola di vapore: idea di architettura che non è concepibile senza l'informatica.
Il secondo edificio impara a conoscere noi stessi e a riconoscerci, rapporto osmotico tra spettatore/visitatore e la casa. attraverso dei sensori che registrano dei stati emozionali.)