II Ciclo lezione 8

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BIT IN AZIONE

Codice da vinci: maniera di gestire informazioni immaginando che l'elettronica non ci sia. Ci sono sei o sette codici differenti per riuscire a comunicare dati significativi e strutturali.

Problema: ai tempi di Leonardo, pre elettricità, devo comunicare dei dati a distanza in tempo reale. Come faccio tecnicamente? La base è avere un codice (prima lezione informazione materia prima dell'architettura): un dato diventa informazione applicando una convenzione. Nel codice la convenzione è il livello fondamentale, è il primo livello.


C (Convenzione): bitmap. Sovrappongo una griglia all'oggetto da trasmettere e trasmetto le coordinate dei punti che mi compongono l'oggetto da un'altra parte, dove c'è una griglia uguale a quella sovrapposta e dove si ricostruirà l'oggetto in questione tramite le coordinate.


Schermo è fatto a 72 dpi, cioè adopera una griglia di 72 dpi, cioè 72 punti in un centimetro quadrato. Se lavoro all'interno dello schermo, per creare per esempio pagine web, aumentare la densità della griglia non serve perchè lavora sempre a 72 dpi. Ingrandendo l'immagine il computer ci mette molto di più a caricarla.
150 dpi permette di gestire file importanti dal punto di vista grafico.
300 dpi immagini che devono andare in stampa tipografica.
Macchina fotografica digitale, varia la dimensione del file, posso fare una foto a risoluzione bassa (griglia ampia) o alta (griglia fitta, file grosso perchè raccolgo sempre più punti).
Se devo stampare una immagine che ho a 72 dpi, opero una interpolazione e la passo a 300 dpi: il computer ha sovrapposto una griglia molto più densa interpolando i punti mettendo accanto altri punti che secondo lui sono quelli mancanti, il file aumenta notevolmente.

BIT E ARCHITETTURA


New flatness, nuove piattità, nuove bidimensionalità. Il mondo proiettivo dei computer che riduce tutto a superficie crea una bidimensionalità o piattità nuova, concettualmente diversa dalle diverse idee di superficie e dalle vecchie idee di decorazione, c'è un territorio di ricerca che studia come questa bidimensionalità influenza la ricerca architettonica contemporanea. Come il paesaggio mentale dell'informatica potesse tramutarsi in ricerche architettoniche che hanno a che vedere con la superficie.


Anni sessanta. Alcuni elementi del paradigma industriale stavano dando segni evidenti di crisi. All'interno del movimento moderno, dal punto di vista linguistico, il problema della superficie viene completamente eluso, perchè tutti i parametri si concentrano sul funzionamento della macchina architettura. Quando questo sistema va in crisi ci sono letture diverse anche su temi che non furono affrontati prima.

Robert Venturi: architettura duck (Bauhaus architettura che rivela se stessa) e architettura decorated shed (architettura maschera, faccio delle scatole per poi applicarci una facciata o un segno). Entra in gioco la piattità. Robert Venturi è l'elemento di coagulo nello scalzare la vecchia logica del rapporto forma funzione nella nuova società di massa. Si rivede la figura dell'architetto come un decoratore di superfici e come un comunicatore. Queste nuove teorie contrastano nettamente con la tradizione del Bauhaus e con quelle che hanno a che vedere con la spazialità e con le connessioni di tipo dinamico (decostruttivismo). A un certo punto c'è l'avvento dell'elettronica e degli schermi proiettivi e venturi li inserisce nei suoi discorsi: anche l'elettronica a che vedere con l'iconografia e con la superficialità.

Jean Nouvel, Toyo Ito e Herzog & De Meuron
Partecipano al formarsi di meccanismi che hanno a che vedere con l'influenza che il mondo degli schermi e del bitmap ha sull'architettura.
(Nouvel) La Fayette. Fondazione cartier : successione di schermi, effetto pubblicitario e illusionistico usando il vetro come catalizzatore della nuova architettura. Il mondo della superficie e dello schermo è diventato parte integrante del fare architettura considerandola in maniera diversa da come la pensava Venturi, come mero elemento da trattare o come semplice elemento comunicativo. Evoca un nuovo mondo, un mondo bitmappato e programmabile.


(Herzog & De Meuron) si formano con Aldo Rossi e con la sua impostazione rigorista. Questa impostazione accoppiata a una grande conoscenza tecnologica fa nascere la loro architettura. Fanno la decorated shed di Venturi ma con una coscienza di ricerca di una nuova espressività del materiale e non attraverso una semplice applicazione decorativa. Il materiale è usato al massimo delle sue capacità superficiali, in maniera assolutamente innovativa, su involucri sostanzialmente scatolari: questa scatolarità deriva un pò dalla impostazione rossiana e un pò dal fatto che la superficialità si esalta su forme semplici. Le prime occasioni progettuali che hanno sono molto minimali. Sono i campioni di questa nuova idea di superficie realizzata con tecniche innovative. A Parigi nelle case per abitazione introducono una superficie metallica continuamente cangiante composta da una serie di griglie che si aprono e si chiudono come una superficie programmabile, che entra in stretto rapporto con la strada. Edificio in Germania (dal libro "new flatness"): uso di un procedimento serilitografico, immagini con forte carica simbolica sono trasferite sulla superficie in cemento dell'edificio o serigrafate direttamente sul vetro. La pelle è concepita come un tessuto che racconta una storia.
Ci interessa capire come all'interno del gioco delle superfici, in un'idea di pixelamento, si faccia architettura che non solo evochi l'elettronica, ma sia fatta con l'elettronica stessa, che non usa tecniche tipo la serilitografia ma sia data dall'elettronica stessa: si apre una idea di progettazione molto più estesa, più totalizzante, perchè il mondo digitale entra in contatto con la vita reale.