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Il calcio a Chioggia è stato in passato veicolo
molto importante per assimilare le varie persone in un contesto agonistico
aggregante e spesso di grande comunicazione, io ho avuto la fortuna di
assistere negli anni d’oro 70/80 una miriade di tornei parrocchiali in
campi inadeguati ma arricchiti da tanto fervore e animosità. Unico neo di
tutto ciò è stata la mancanza della memoria storica.I tornei pur “ufficiali” alla fine di essi
rimaneva solo la “coppetta” o la medaglietta”
ma nulla più. Un vuoto che nel 1974 quando è nata l’ N.C.I.M. fu
colmato in modo ( a quei tempi) rivoluzionario, ad ogni partita la
cronaca, la pagella, i disegni dei goals poi le statistiche e le curiosità,
finito tutto ciò il nulla a far intuire( errore!!) l’eccezionalità del
fatto più unico che raro.Come ben si sa così non fu , a distanza di anni ( ben 13) uno dei fondatori dell’N.C.I.M. creò
una Supersfida di calcio che dura a tutt’oggi , ben 15 edizioni al
momento che si tenterà di far rivivere in maniera virtuale , non sarà
facile per lo scrivente inserire tanti dati, ma con pazienza che
contraddistingue il certosino lavoro si spera che la creatura riviva a
stimolare il ricordo di chi è stato protagonista di queste splendide
avventure. Ai nostri naviganti una buona escursione in un mondo che fu, ma che
riaffiora tra nostalgie e qualche piccolo ...... rimpianto.
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Omaggio a Lanza Marco |
Ricordo le innumerevoli partite di calcio
disputate ai Salesiani dove il nostro unico e vero motivo era la
vittoria per sentirci campioni per qualche ora. Ricordo Marco, giovane
più di noi di qualche anno, cominciare a muovere i primi passi sul
nostro glorioso campetto e cercare di farmi goal (purtroppo ci riusciva
anche) . Tutti questi ricordi restano vivi e impressi grazie a lui.Il
destino è stato ingiusto, lo ha fatto nascere Juventino, ma lo ha
ripagato offrendogli una scintilla di freschezza e sincerità quando
racconta del calcio amatoriale clodiense nei suoi bellissimi articoli
pubblicati nei giornali e nei quali ci fa rivivere la nostra piccola
storia e le nostre piccole soddisfazioni per i trascorsi di allora. In
una città come la nostra che pare avere dimenticato il proprio passato
e le proprie origini, egli almeno ci fa rivivere emozioni colme di
sacrifici e sgridate genitoriali che oggi non esistono più, purtroppo.
Grazie Marco, ora che sei uno speaker e un giornalista dalla cultura
calcistica e dalla dialettica invidiabile non hai dimenticato la nostra
storia giovanile e ti invito a non farlo mai, anzi a rafforzare i tuoi
racconti epici di una generazione che non può far altro che ammirarti.
Tuo amico Denis Vianelli |
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