La "bule' " di Fisica Nuova

E' doveroso da parte nostra, a conclusione dell'anno 2001, offrire ai lettori un quadro dei risultati del Progetto "Conventio 2001", che venne proposto il 1° gennaio 2001. Se, da un punto di vista organizzativo, esso si mostra in netto arretrato rispetto alle attese, dobbiamo tuttavia rilevare che l'esigenza di un radicale rinnovamento della fisica si è oggi largamente diffusa, grazie alla martellante denuncia del Gruppo Fisica Nuova nei confronti di continue e intollerabili offese alla ragione, come quella ormai storica della regione di spazio che può "contenere meno di nulla" (LE SCIENZE, marzo 2000).
Le lettere che abbiamo pubblicate nella doppia "Pagina dei lettori" sono solo una parte piccola dei consensi che abbiamo ricevuti e che ci vengono da più di  cento corrispondenti documentati, oltre alle migliaia di visite nei nostri siti in provenienza dall'Italia e da ogni parte del mondo. Diversi di loro sono venuti a trovarci di persona nella nostra città, stabilendo con noi rapporti di sincera amicizia e di grande interesse reciproco. 
Dei lettori che ci hanno manifestato il loro favore, abbiamo voluto fare i primi "buleuti", ovvero rappresentanti di una assemblea o bulè (il termine greco corrispondente a quello latino di conventio), che si prenda a cuore l'interesse della maltrattata ragione ai fini di un progresso reale, e non "fantascientifico", della scienza. Tenuto conto della naturale lentezza degli inizi di ogni processo rivoluzionario nel campo della conoscenza, abbiamo ritenuto di estendere la validità del primitivo Progetto all'anno 2002, chiamando a una più forte partecipazione e presenza vecchi e nuovi aderenti al programma che propugniamo.
A tale riguardo, possiamo affermare con certezza che la fisica unigravitazionale ha già raggiunto in rapporto alla sua novità un elevatissimo livello di diffusione, fondata com'è su principi di una semplicità ed evidenza assolute, tranne che per dei ciechi di mente: una sola forza, una sola particella, una sola propagazione, così come anche logicamente non può non essere. Del  grandissimo cammino fatto vogliamo dare una prova divertente, pubblicando la prima e l'ultima lettera di quelle che ci sono pervenute nei trascorsi quasi cinque anni del nostro rapporto coi lettori.
Ecco la prima, mandata il 20 ottobre 1997 da un operatore dell'I.N.F.N. di Pavia in riscontro a una nostra comunicazione sulla Fisica Unigravitazionale:
"Che cavolo è?"
Rispondemmo così, a quel primo "buleuta" onorario di Fisica Nuova:
"E' un cavolo. Bisogna guardarci sotto."
L'ultima ci è stata inviata solo sabato scorso, 29 dicembre 2001, da un giovane studioso di S. Angelo Lodigiano, Luca Sottilotta:
Caro prof. Palmieri grazie mille per il CD! Lo aspetto con ansia.
Sto parlando con un bel po' di persone della fisica unigravitazionale ed
il CD mi permetterà di farlo sicuramente in maniera ancora più accurata
ed esauriente. Mi fa veramente tanto piacere vedere con quanta sincera premura
si interessa di chi come me desidera avvicinarsi  alla "fisica concreta". GRAZIE
ancora e a presto!
E' da ricordare, in sede di bilancio, che si è aperto il 12 novembre di questo 2001 al tramonto - con la sezione del sito intitolata Principi di Geometria Fondamentale - il nostro "secondo fronte" della lotta per i diritti della ragione: quello della matematica pura. Noi riteniamo che i matematici contemporanei impersonino nel loro insieme un altro aspetto dello scandalo della conoscenza, per aver fornito ai fisici degli alibi assolutamente grotteschi alle farneticazioni che nascevano dall'incapacità di leggere in modo corretto i fenomeni naturali. Ciò è avvenuto nei confronti di entrambe le principali teorie concorrenti e nemiche (nonostante gli inutili tentativi di conciliazione) della fisica contemporanea: la relatività e la meccanica quantistica. A questo bel fine i matematici moderni, invece di imparare a leggere fino in fondo i loro grandi predecessori dell'antichità, si sono dati a strampalate invenzioni della fantasia - si veda, per averne un'idea, "Parallele" nell'Enciclopedia Italiana - pur di sostentare pseudoconcetti (come profeticamente ebbe a dire Benedetto Croce) assurdi sia sul piano fisico sia su quello matematico, del tipo della "curvatura dello spazio-tempo", degli "universi pluridimensionali", del "principio di indeterminazione", della "massa nulla" di certe particelle, dell' "onda-corpuscolo", dell'ultima nata "energia negativa" (quella che vale letteralmente "meno di nulla"), e così via, all'infinito.
Verrebbe fatto, a questo punto, di aprire un "terzo fronte", ma ci limitiamo a una scaramuccia: quello contro i cosiddetti "filosofi della scienza". A nostra memoria, ci sono due eccezioni da fare di epistemologi non definibili "reggicoda" della scienza accademica: Kuhn e Feyerabend.  Quanto a Popper, la cui esclusione dalle citate eccezioni susciterà lo scandalo dei farisei, precisiamo subito che il suo "falsificazionismo" stranamente non si è mai accorto che la scienza ufficiale, che rientrerebbe in quel canone,  non si lascia assolutamente mai "falsificare", perché, nel momento stesso in cui crolla un proprio fondamento, invece di ripudiare la teoria investita dal crollo, le trova una particolare "legge ad hoc", che continua a puntellarla. Di queste ormai innumerevoli stampelle il severissimo Popper è rigorosamente all'oscuro nelle sue analisi. Detto questo dei tre grandi, non mette conto parlare dei minori ma stracitati "filosofi", che traggono elevatissime conclusioni dal niente delle loro nozioni propriamente scientifiche.
Un problema importante che sottoponiamo alla Conventio ( o Bulè) di Fisica Nuova è quello della necessità di una sempre maggiore diffusione di queste nuove idee. Parte non indifferente di esso è rappresentato dalla lingua usata, che è rimasta finora l'italiano. Un professore portoghese, Orlando C. Rodriguez, ci scrisse in proposito il 19 novembre 1997 la seguente lettera:
Mr. Palmieri:

   It is possible that you are right. Nevertheless not everybody in this
planet understands italian, so there if you really want to explain people
what your theory is all about then you could start by writing a few comments
at least in english.
Gli rispondemmo così, con un argomento leggermente nazionalistico e oggettivamente interlocutorio:
 
Data: venerdì 21 novembre 1997 19.45

 Sig. Rodriguez,
La ringrazio, in primo luogo, dell'attenzione da Lei data al messaggio del Gruppo Fisica Nuova di Napoli. Lei ha perfettamente ragione osservando che pochi nel mondo conoscono l'italiano e che, quindi, ciò limita la possibilità di comprensione, da parte del pubblico, di quello che la fisica unigravitazionale vuole significare.
E' anche vero, però, che l'inglese è la lingua in cui il pianeta è sommerso da un'infinità di informazioni di ogni livello e qualità, rispetto alle quali la nuova fisica si pone in un'antitesi radicale e rivoluzionaria.
E' perciò un bene, a mio avviso, che essa si esprima inizialmente nella sua lingua d'origine, invitando chi ne riceve notizia a fare uno sforzo per individuare almeno i punti nodali dell'intero discorso: quelli, cioè, che lo caratterizzano in modo inconfondibile con un segno distintivo di validità.
Quando si siano riconosciuti gli elementi fondamentali del sistema unigravitazionale - come l'equazione cosmologica, ma non solo questa -, le persone che, come Lei, non sono distratte dalla mondanità delle teorie, ma guardano alla sostanza conoscitiva delle idee, non troveranno difficile interpretare l'italiano anche nel suo esprimersi scientifico. La lingua di una delle più grandi letterature dell'umanità è degna, oggi, di farsi portavoce di una rivoluzione della conoscenza.
Le rinnovo i miei ringraziamenti e quelli del GFN e La saluto molto cordialmente.
                                                                
Renato Palmieri
Il secondo problema è quello di una edizione a stampa delle acquisizioni recenti della nuova fisica, comprendenti la fondamentale "Equazione Cosmologica" e il suo attuale strumento grafico costituito dal programma "Olopoiema".  Domandiamoci cosa fa un editore italiano quando gli si voglia proporre la pubblicazione di un'opera del genere. Se si trattasse di un lavoro di tipo magico-esoterico con velleità scientifiche, come ce ne sono tanti e tutti sicuramente innocui per il potere consociato, tutto si ridurrebbe a simpatie personali dell'editore o a efficaci raccomandazioni godute dall'autore. Ma nel nostro caso la questione riguarda un eventuale libro con caratteristiche rigorosamente scientifiche e al tempo stesso clamorosamente rivoluzionarie. L'editore si rivolge allora a qualche personaggio del mondo accademico per assicurarsi un giudizio "qualificatamente" positivo che gli valga di appoggio alla sua intrapresa economica. Quale potrà essere il giudizio dell'accademico interpellato, è del tutto ovvio pronosticare.
La soluzione dei due problemi ora esposti, insieme con la personale attività di diffusione di questo movimento di idee, viene affidata dal Gruppo Fisica Nuova (GFN) di Napoli all'auspicata più vasta e organizzata Conventio che potrà realizzarsi nell'imminente 2002. Tuttavia è bene che i "buleuti" non attendano inoperosi gli eventi che altri debbano determinare dopo di loro. Tengano bensì conto che ogni fattivo contributo individuale, con proposte nel senso indicato, si applicherà a una iniziativa che, al contrario di quanto possa prevedere la miopia corrente nell'editoria e nella pubblica stampa, è destinata a un successo sicuro e di portata mondiale. Per parte nostra mettiamo subito a loro disposizione gratuitamente (salvo le spese di spedizione), in un idoneo numero di copie, un CD con l'intero contenuto del sito, che consideriamo un mezzo molto efficace per la sempre più vasta conoscenza della nuova fisica.
Ai nostri amici e a tutta la comunità umana l'augurio di un anno di segno opposto a quello orrendo che volge al termine.

Napoli, 31 Dicembre 2001