Cap.VII b) Le strutture cristalline

Riferimenti:
Cap.IV a) La "composizione ondulatoria", parte seconda, §§ 13-14:
(da Fisica del Campo Unigravitazionale, Napoli 1969)
Fig.16
"Nel cap.VI (La strutturazione gravitazionale) vedremo come tali linee di forza, pur trascinate in modo vertiginoso dalle orbitazioni reciproche dei fotoni (come di qualsiasi corpuscolo o corpo), disegnino anche, per i fenomeni di "pulsazione" e "interincidenza" (cap.IV b) ), luoghi geometrici, relativamente fissi nello spazio, di addensamento gravitazionale della materia esterna, che dànno origine a forme rigide naturali, ossia a "strutture" o "corpi".
L'assoluta ignoranza della fisica ufficiale sui fenomeni di strutturazione gravitazionale le impedisce di capire le cause che - per esempio - accomunano, non in ragione di mere "somiglianze" e "analogie", ma in modo eziogenetico, ossia per leggi di fondo, il disegno di fig.16 con un fiore esapetalo (fig.17) o col diffrattogramma di un cristallo di berillio (fig.18).
 
Fig.17

Fig.18
Basterà sostituire le posizioni reciproche dei fotoni con quelle di corpuscoli assai più grandi come gli atomi: sono gli allineamenti di questi all'incrocio di linee di forza che formano spigoli e vertici di un cristallo, così come sono quelle linee di forza e quei contorni ondulatori a determinare petali e calice di un fiore."

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