LA PAGINA DEI LETTORI

SECONDA PARTE

Le lettere precedenti rappresentano la fase "storica" del nostro rapporto col pubblico di Internet dal 1997 ad oggi (inizio 2001). Apriamo a questo punto,  con un collegamento ipertestuale, una pagina che metta in chiaro - in un istruttivo confronto col comportamento delle persone normali rivelato dalla corrispondenza precedente - quale sia stato l'atteggiamento del mondo scientifico ufficiale verso la nuova fisica. Così facendo, daremo ai lettori "l'altra campana", un Carnet accademico esemplificativo, perché il dibattito sia a trecentosessanta gradi e riguardi le due facce della medaglia. Cliccare sul titolo ora dato, per prenderne visione. 

Continuiamo intanto a pubblicare, salvo esplicito diniego degli autori, le lettere che ci pervengono.

 

(43) 11 febbraio 2001

Oggetto: Conosce Cassani?

Egr. Sig. Palmieri,

sono uno studente di ingegneria meccanica presso il Politecnico di Torino e mi chiamo Stefano Paladini.
Ho letto con interesse le pagine web dedicate alle nuove teorie.
Ricordo di aver letto argomentazioni analoghe su un libro di un tal Walter Cassani.
Sarei curioso di sapere, qualora Lei fosse già a conoscenza delle teorie del Cassani, la Sua opinione in proposito.
Nel caso in cui non avesse già avuto modo di imbattersi in questo libro mi permetto di segnalarglielo (Walter Cassani - Albert aveva ragione: Dio non gioca a dadi) visto che forse le farà piacere confrontare le sue idee con quelle di un altro studioso che segue più o meno la stessa filosofia.
Sarei lieto di un cortese riscontro alla presente e anticipatamente La ringrazio e La saluto.
Stefano Paladini
 
Caro Stefano,
possiedo il libro di Walter Cassani. Un "eretico", per sua natura, non è giudice affidabile di un altro "eretico", col quale di solito va assai meno d'accordo che con la scienza ufficiale. Pertanto mi astengo dal darti un mio diffuso parere sul libro di Cassani, esprimendo solo il mio consenso al fatto che "Dio non gioca a dadi". Quanto alle "argomentazioni analoghe" e alla "stessa filosofia", come tu dici, osservo che la fisica unigravitazionale si caratterizza per alcuni inconfondibili distintivi: 1) che si dichiara e si dimostra "unigravitazionale"; 2) che descrive in modo matematico e funzionale il fotone, la particella elementare intesa come unica componente della materia universale; 3) che illustra la geometria di campo e le leggi di una particolarissima propagazione ondulatoria, quella fotonica appunto, in cui si unificano tutti i fenomeni dell'universo; 4) che offre per tutto questo ai lettori il libero e personale riscontro di una "equazione cosmologica" con un programma grafico chiamato Olopoiema, facilmente scaricabile dal sito.
Ti ringrazio della segnalazione e ti saluto cordialmente, augurandomi di risentirti.
Renato Palmieri

 

(44) 20 febbraio 2001

Oggetto: Richieste da un ignorante
 
Buongiorno,
sono Alberto Porro
Da alcuni mesi mi arrovello sui suoi appunti di fisica unigravitazionale e li trovo sempre più splendidi. Tuttavia sono convinto che qualcosa mi sfugga. Non sono un fisico e mi piacerebbe capire meglio alcuni concetti. Nel testo lei descrive gli argomenti a volte per gli "addetti ai lavori", dando per scontate cose che - almeno per me - non lo sono affatto. Soprattutto la parte iniziale, che riguarda la base della sua tesi, è per me  un po' oscura.
Avrebbe un po' di tempo per chiarirmi alcuni argomenti? Se potesse farlo le sarei molto grato.
 
I punti riguardano soprattutto il capitolo su "l'insetto e la luce" (ad esempio il campo elettromagnetico possiede una longitudinalità ed una trasversalità. Come posso capire meglio?), "i dieci aspetti più misteriosi dell'universo astronomico" e la "spiegazione del campo unigravitazionale", l'"equazione cosmologica ed il numero aureo".
In realtà il mio grosso problema è trasformare una serie di dati descritti numericamente da un fisico ad un altro fisico, in dati estrapolabili da un ricercatore che è sì uno scienziato (nel senso di studioso di scienza), ma non un fisico. Dai tempi dell'università avevo grossi problemi a comprendere e tradurre in un linguaggio a me comprensibile le complicate equazioni di fisica.
 
Grazie e con ammirazione
Alberto Porro
 
 
Caro Dott. Porro,
lei è un "ignorante" proteso alla conoscenza, come siamo tutti quelli che intendiamo la scienza non come tecnica ma come ansia di sapere. Al suo confronto, molti "sapienti" sono degli ignoranti assoluti, perché non sanno e non vogliono sapere nulla di ciò che è oltre i confini del proprio naso. Le sue domande pongono molti problemi di difficile illustrazione nello spazio di una mail. Desidero prima tranquillizzarla su un punto. In prima lettura, non sono i particolari molto tecnici la cosa più importante del discorso di Fisica Nuova, perché essi diventano progressivamente chiari a misura che si colgono e si correlano tra loro le idee di fondo di quel discorso. Dai suoi giudizi lusinghieri sugli scritti del sito, dei quali la ringrazio, io arguisco con sicurezza che lei ha ben compreso l'essenza generale della fisica unigravitazionale e la rivoluzione ideale che essa comporta.
Cerco ora di darle qualche informazione orientativa. La "longitudinalità" del campo elettromagnetico è la direzione di provenienza di un raggio luminoso; la "trasversalità" sta nel fatto che, da fenomeni di interferenza, risulta che le onde colpiscono l'osservatore "di lato" e non frontalmente. La fisica ufficiale, ignorando totalmente la vera geometria di campo, rappresenta di solito questo doppio carattere con un "serpentello", che percuote appunto di lato con le sue oscillazioni la retta di provenienza del raggio. Di fronte a tale ridicola approssimazione, la particolare geometria della propagazione unigravitazionale (eccentrica e spirale) disegna le onde sferiche nello spazio tridimensionale e ne mostra il reale andamento trasversale rispetto ai raggi, così come è il cammino dell'insetto rispetto ai raggi luminosi. Ed è proprio quella precisa geometria di campo che spiega perfettamente in un tutto unico "i dieci aspetti più misteriosi dell'universo astronomico", su ciascuno dei quali mi è qui impossibile intrattenermi.
Quanto all' "equazione cosmologica", essa dà il valore del raggio di spirale logaritmica, lungo la quale si propaga l'onda del campo, per un certo angolo di rotazione dell'onda e per un certo rapporto tra le intensità gravitazionali di due sorgenti, e permette di matematizzare forme e strutture dell'intero universo. Il numero che corrisponde al valore della "sezione aurea" è costitutivo di quella equazione, i cui risultati morfologici vanno dalle strutture circolari a quelle spirali a rapporto aureo palese.
In forma tanto sintetica il discorso rischia di essere anche meno chiaro di quanto non appaia nel testo completo del sito, ma ho tentato di offrire comunque alle sue richieste un qualche possibile sussidio di lettura.
Mi auguro sempre di risentire un interlocutore cortese ed attento come lei e la saluto con grande cordialità.
Renato Palmieri

 

La lettera precedente dimostra, come altre, l'utilità anche tecnica della nostra PAGINA DEI LETTORI, che contribuisce a fermare l'attenzione di tutti i lettori su qualche punto del discorso unigravitazionale e, attraverso il chiarimento richiesto, ci dà modo di fare delle osservazioni di carattere più generale.

Per esempio, la faccenda del "serpentello", che ricorre nei libri e negli articoli di fisica come surrogato grafico di un'onda elettromagnetica, è rivelatrice di un fatto che pochi conoscono: e cioè che nessun fisico sa come mettere insieme in modo reale e non simbolico i caratteri richiamati dal nostro lettore della "longitudinalità" e della "trasversalità" del campo elettromagnetico. Per non lasciarsi ingannare dai tentativi di spiegazione da parte di qualche patentato di turno, si legga quanto dice sull'argomento in modo indubitabile Erwin Schroedinger in Che cos'è la materia (LA FISICA E L'ATOMO, Zanichelli editore):

Un'interpretazione dei fenomeni ondulatori ampiamente convalidata dagli esperimenti è questa: in ogni punto di un treno d'onde che si propaga uniformemente c'è una duplice connessione delle strutture di interazione, che si possono distinguere in "longitudinali" e "trasversali". La struttura trasversale è quella dei fronti d'onda e si manifesta in esperimenti di interferenza e diffrazione; la struttura longitudinale è quella delle normali d'onda [semplificando: la struttura radiale] e si manifesta nell'osservazione delle singole particelle. Però questi concetti di struttura longitudinale e trasversale non sono esattamente definiti e assoluti, poiché non lo sono nemmeno quelli di fronte d'onda e di normale.

Dice anche delle due strutture, per maggior chiarezza:

... per quanto riguarda la loro unificazione in un singolo quadro concreto e tangibile, le opinioni sono così discordi che molti la ritengono addirittura impossibile. Io abbozzerò brevemente una connessione: ma non aspettatevi che un quadro uniforme e concreto si delinei davanti a voi e non date la colpa dell'insuccesso alla mia incapacità di esporre o a una vostra mancanza di intelligenza - nessuno c'è ancora riuscito.

Ebbene, se riguardate il logo del sito di Fisica Nuova, vedrete i fronti d'onda avanzare ruotando trasversalmente rispetto a raggi ideali partenti dal centro di propagazione. E' la prova inequivocabile che la geometria del campo unigravitazionale, disegnata dalla "equazione cosmologica", è esattamente quella inscritta nei fenomeni e nelle forme della natura. Tornando a uno dei capitoli della sezione I, quello sull'insetto e la luce, si vedranno tracciati anche quei raggi e si capirà leggendo perché l'insetto va spiraleggiando verso la luce: è che i suoi organi di senso conoscono la struttura reale del campo elettromagnetico, a differenza dei fisici ufficiali, che la ignorano del tutto.

 

(45) 22 febbraio 2001

 Gent.mo Prof. Palmieri,

 Sto leggendo ed approfondendo con molta attenzione il suo trattato sulla
 Fisica Unigravitazionale ma ho necessità di un chiarimento :

 - secondo l' Enciclopedia Italiana - Treccani :

 Eotvos Roland ( 1848-1919 Budapest) "....si occupò di questioni
 riguardanti il campo gravitazionale e campo magnetico terrestre .. ideò
 una bilancia di torsione e riuscì a dimostrare che l'accelerazione di
 gravità è costante per ogni corpo e che massa inerziale e massa
 gravitazionale coincidono .."

 Come vede quanto rilevato ha un contenuto diverso anzi esattamente
 all'opposto di quanto lei afferma.
 Il mio pensiero libero da qualsiasi pregiudizio non mi permette di
 accettare quanto detto da Treccani come Vangelo ma, al contempo, desidero
 da lei delucidazioni e riferimenti probanti che Eotvos ha rilevato una
 maggiore accelerazione relativamente a corpi di massa inferiore .

 La ringrazio in anticipo per la sua cortese risposta.
 Troiano Emanuele

Egr. Sig. Troiano,
la ringrazio dell'attenzione e della sua importante domanda. Il capitolo VI
("Gravità - Massa") della sezione II del mio sito e l'introduzione al mio
articolo "La gravità e le altre forze" del 1973, riprodotto nella sezione V,
le chiariranno il problema  La sua citazione dalla Treccani riguardante
Eotvos è rimasta vera fino al gennaio 1986, allorchè i risultati di
quell'esperimento di Eotvos con la bilancia a torsione sono stati rivisitati
e ricontrollati da un gruppo di ricercatori americani, i quali hanno trovato
che il "principio di equivalenza" tra massa inerziale e massa gravitazionale
non era vero, come invece pensava di avere dimostrato Eotvos: la massa
minore è accelerata più di quella maggiore e quindi cade prima (ovviamente
in assenza di aria). La smentita venuta quell'anno a Eotvos suscitò un
grande clamore, come ho documentato nel sito, anche perché ne risultava
distrutto un principio cardine della relatività. In seguito gli ambienti
accademici, secondo il loro costume, hanno cercato di negare o far
dimenticare l'infortunio. Ma il significato più straordinario
dell'avvenimento sta nel fatto che il crollo del principio di equivalenza,
verificatosi nel 1986, era stato da me previsto nell'articolo citato sopra,
quindi con tredici anni di anticipo, negli stessi precisi termini della
successiva verifica, e veniva pienamente confermato dalla caduta su Giove
della cometa Shoemaker-Levy, avvenuta nel luglio del 1994: i frammenti
minori della cometa precedettero in netta prevalenza quelli maggiori nella
caduta su Giove. E' questo l'argomento dell'intera sezione XI del sito. Il
fenomeno della diversa accelerazione per masse diverse è di fondamentale
interesse teoretico, perché conferma ulteriormente l'identità tra campo
gravitazionale e campo magnetico, nel quale ultimo le particelle di massa
minore subiscono, per l'appunto, un'accelerazione maggiore di quelle più
grandi. Come vede, non c'è contraddizione tra la sua citazione dalla
Treccani e le mie argomentazioni, perché la dimostrazione di falsità del
principio di equivalenza non risale a Eotvos, ma è di molti anni posteriore
alla pubblicazione originaria di quei risultati.
Sono lieto di averle potuto chiarire la questione e spero di continuare a
fruire della sua cortese attenzione. Cordiali saluti.
Renato Palmieri

 

(46) 11 marzo 2001

Oggetto: Precisazioni.

MI scusi se la disturbo ancora.
 
Per il libro che sto scrivendo ho "messo giù" gli argomenti estratti dal suo trattato, e mi sembra di avere compreso il "senso" di ciò che ha scritto. Gradirei tuttavia lo leggesse ed eventualmente ne correggesse gli errori e apportasse delle precisazioni al discorso. 
Se volesse farlo gliene sarei molto grato.
Grazie comunque  
 
Alberto Porro
 
Caro Dott. Porro, la ringrazio molto per la sintesi da lei elaborata dei principi base della fisica unigravitazionale e per il suo proposito di inserirla nel suo prossimo libro, per il quale le faccio i miei auguri più cordiali. Mi sono limitato a correggere alcuni errori di digitazione nella copia che le rinvio in allegato. Sono stupefatto per la sua vasta e attenta lettura del contenuto del sito, specie per quanto attiene alle implicazioni biologiche della nuova fisica. Sul piano strettamente tecnico dell'argomento sarebbero da farsi varie precisazioni e messe a punto, ma penso che dal suo scritto emerga comunque un quadro suggestivo dei principali concetti del mondo unigravitazionale. Basterà un invito ai lettori affinché ricorrano ai testi originali per un allargamento e un approfondimento delle nuove idee fisiche e cosmologiche.
La saluto con la più viva cordialità, augurandomi che la nostra corrispondenza continui fruttuosamente.
Renato Palmieri

 

La lettera seguente è di grande significato. Definire con una espressione ognuna delle mail che hanno trovato posto nella nostra Pagina dei Lettori è sempre difficile, perché può apparire riduttivo nei confronti di tutte le altre. Come in questo caso, dal momento che in realtà per noi sono tutte indistintamente "di grande significato". Qui vogliamo dire che la lettera ha una sua particolarità, perché richiama una citazione da un messaggio del medesimo lettore, che facemmo nella rubrica "Lettere a LE SCIENZE" (sezione VIII, n.6 del 9 maggio 1998). Il lettore era allora uno studente di fisica, oggi laureando, del quale apprezzammo subito l'acutezza e lo stile limpido e "classico" del suo scrivere. Ci è sembrato particolarmente interessante - anche in accoglimento della sua attuale richiesta - far seguire alla lettera la corrispondenza pregressa da noi avuta con quel lettore (nn.48-49), ringraziandolo del suo prezioso contributo a un avanzamento reale e non parolaio della conoscenza.

(47) 16 marzo 2001

Oggetto: ci si risente!

 

Egregio professore,

ho appena finito di scaricare da Internet tutte le pagine WEB del suo sito dedicato alla Fisica Unigravitazionale da lei formulata.
Devo mettermi ora a leggerle col metodo e l'attenzione dovuti.
 
Ho comunque già avuto il piacere di notare che nella sezione "Lettere a LE SCIENZE" ha riportato parte di un messaggio che le spedii un paio di anni fa e che riporto qui di seguito.

"… Intanto, dal momento che condivido appieno i Suoi giusti attacchi a quel tipo di mentalità, tipica dell`ambiente accademico, che fa del non-senso una sorta di emancipazione intellettuale dal "basso volgo" dei non addetti ai lavori, La metto al corrente (nel caso non ne sia gia` a conoscenza) che e` uscita da poco una nuova rivista scientifica dal titolo "Scienza Nuova" (edizione italiana di "New Scientist"). Nel secondo numero di tale rivista (che ho acquistato circa un'ora fa) viene riportata una serie di articoli sul "problema del tempo" nella fisica teorica. C'e` da mettersi le mani ai capelli! E` veramente incredibile come ci si possa perdere negli artifici matematici a scapito di quel vero "senso fisico" che dovrebbe caratterizzare l'osservazione della natura dei fenomeni.
So che Lei ha gia` spedito numerose lettere al mensile "Le Scienze" per illustrare il penoso brancolare nel vuoto della cosiddetta "fisica moderna". Ho dunque pensato che avrebbe potuto interessarLe sapere della nascita di questo nuovo giornale che, sotto il fuorviante titolo "Scienza Nuova", si dimostra essere nient'altro che l'ennesimo bollettino di quell'establishment "scientifico" che in realtà sappiamo non portare nulla di veramente innovativo (e nemmeno di scientifico) alla conoscenza umana."

Intendo ringraziarla per il riserbo dimostrato nel non aver citato il mio nome, tuttavia preferirei che invece lo facesse. Non è un delitto esprimere le proprie opinioni (anche se purtroppo talvolta si paga per questo). Oltretutto sono prossimo alla laurea ;-)  e per giunta in un campo che (per la fisica ufficiale) non si può certo dire sia strettamente connesso con le grandi teorie da lei attaccate :-)

La ringrazio per l'attenzione e spero di aver modo, quanto prima, di documentarmi come si deve su tutto il materiale da lei messo a disposizione sul WEB.

Cordiali saluti,

Ettore

P.S. Spero non ne avrà a male se spedisco questo messaggio per conoscenza anche ad un mio carissimo amico, anch'egli fisico.

(48) 27 aprile 1998

Egregio signor Palmieri,
mi chiamo Ettore Murabito e sono uno studente di Fisica presso l'Università di Padova.
Ho avuto occasione di visitare il Suo sito "La Fisica Unigravitazionale e l`equazione cosmologica".
Sono rimasto molto colpito dal coraggio da Lei dimostrato nell'attaccare quel becero accademismo e quello sciocco conformismo che ha sempre caratterizzato i cosiddetti detentori del sapere "scientifico".
Confesso di non avere avuto il tempo di leggere tutto il materiale disponibile nel sito sopracitato. Ho cercato di stampare e di salvare su un floppy qualche pagina ma mi è stata negata la possibilità di eseguire sia l`una che l`altra operazione (probabilmente anche a causa della mia inesperienza nell'usare la rete).
Mi piacerebbe dunque sapere se viene pubblicato un bollettino che riporti le questioni affrontate nel vostro sito (dalla battaglia di Arp contro la teoria del Big Bang alla fusione fredda), e, in caso affermativo, se e come è possibile riceverlo.Mi farebbe enormemente piacere ricevere una Sua risposta, e a questo scopo riporto qui di seguito il mio indirizzo Internet cui potrà fare riferimento:

  ettorem@freemail.it

Distinti saluti

Ettore Murabito

Caro Ettore, 
ho molto gradito la tua lettera, che è una delle migliori da me ricevute. Complimenti, in primo luogo, perché scrivi bene. Credo che tu provenga dal liceo classico, del quale porti la benefica impronta: se non è così, il tuo merito è ancora maggiore. 
Hai colto due delle questioni fondamentali che oppongono la nuova alla vecchia fisica: il presunto "big bang", in campo cosmologico, e la fusione fredda, per i fenomeni del microcosmo. Il sito del mio gruppo contiene sufficienti informazioni su di esse e sul complesso dei problemi che rappresentano il banco di prova di due opposte concezioni dell'universo. Cerca di superare le difficoltà tecniche di cui mi parli, perché è assolutamente necessario che tu salvi su disco e stampi tutto il contenuto del sito, per avere chiara la prova della perfetta organicità del sistema unigravitazionale a confronto con l'incoerenza insostenibile della fisica tradizionale.
E' come se questa pretendesse di riconoscere il cosmo attraverso minutissimi frammenti di uno specchio rotto. I suoi sostenitori, di norma, si infuriano, se uno tenta di ricomporre sotto i loro occhi la primitiva unità dello specchio. Ed è un miracolo, o - per meglio dire - merito della tua intelligenza, se tu, pur essendo uno studente di fisica, non ti sia lasciato "corrompere" dalle distorsioni dell'insegnamento ufficiale.
L'idea che ci possa essere un bollettino, come tu dici, che raccolga tutte le informazioni relative al quadro nel suo insieme nasce da un'impressione che se ne ha. In realtà, io ho tratto, nel corso di alcuni decenni, dopo una iniziale intuizione di carattere generale, un numero enorme di dati dalla natura e dagli esperimenti di cui si ha conoscenza, mettendoli in reciproca, continua correlazione. Ciò che è mancato al metodo "scientifico" (tra virgolette, come giustamente tu fai) dei tempi moderni è stata proprio la capacità di gettare ponti di logica comparativa tra i fenomeni dei diversi ambiti naturali, per coglierne le intime connessioni fisiche. L'empirismo spinto ad oltranza, senza una lettura organica dei suoi risultati, ha accecato la cognizione razionale delle cose.
Col prossimo aggiornamento del sito sarà attivato il programma matematico e geometrico OLOPOIEMA, che tutti i visitatori potranno usare sul loro schermo, grazie alle istruzioni che verranno fornite, indagando anche per proprio conto strutture e fenomeni dell'universo fisico.
Mi auguro sinceramente di avere la tua attenzione anche in futuro e ti saluto cordialmente. 
              Renato Palmieri 

(49) 4 maggio 1998

Oggetto: Informazione.

Egregio professor Palmieri,
mi ha fatto enormemente piacere ricevere la Sua lettera, spedita in risposta alla mia prima e-mail, sia per l'attenzione gentilmente accordatami (na fa prova anche la tempestività del suo graditissimo riscontro), sia per l'onore che mi ha fatto nell'avere intitolato il suo scritto "Complimenti".
Ammetto che nel momento in cui le scrivo non ho ancora avuto modo di documentarmi adeguatamente sulla Fisica Unigravitazionale, ed è quindi probabile che le domande che mi piacerebbe rivolgerLe possano per Lei rivelarsi motivo di tedio nel darvi risposta, dovendo magari ripetersi nello scrivere ciò che è già  riportato
esaurientemente nei testi disponibili presso il sito del vostro gruppo. Preferisco quindi portare pazienza ed attendere di venire in possesso di tutto il materiale da voi messo a disposizione.
Intanto, dal momento che condivido appieno i Suoi  giusti attacchi a quel tipo di mentalità, tipica dell`ambiente accademico, che fa del non-senso una sorta di emancipazione intellettuale dal "basso volgo" dei non addetti ai lavori, La metto al corrente (nel caso non ne sia già a conoscenza) che è uscita da poco una nuova rivista scientifica dal titolo "Scienza Nuova" (edizione italiana di "New Scientist"). Nel secondo numero di tale rivista (che ho acquistato circa un'ora fa) viene riportata una serie di articoli sul "problema del tempo" nella fisica teorica. C'è da mettersi le mani ai capelli! E` veramente incredibile come ci si possa perdere negli artifici matematici a scapito di quel vero "senso fisico" che dovrebbe caratterizzare l'osservazione della natura dei fenomeni.
So che Lei ha già spedito numerose lettere al mensile "Le Scienze" per illustrare il penoso brancolare nel vuoto della cosiddetta "fisica moderna". Ho dunque pensato che avrebbe potuto interessarLe sapere della nascita di questo nuovo giornale che, sotto il fuorviante titolo "Scienza Nuova", si dimostra essere nient'altro che l'ennesimo bollettino di quell`establishment "scientifico" che in realtà sappiamo non  portare nulla di veramente innovativo (e nemmeno di scientifico) alla conoscenza umana.
Con sincera stima

Ettore Murabito

P.S. Ho frequentato il liceo scientifico

 

Sulla fenomenologia "repulsiva":

(50) 1 aprile 2001

Oggetto: Proprietà Diamagnetica.

Salve Renato,
mi scusi il disturbo, sono incappato su Internet nella sua Teoria Unigravitazionale e oltre ad
essere interessato in generale alle teorie alternative, soprattutto se
eretiche ho trovato molto gradevole il suo approccio semplificativo della
realtà energetica del cosmo, ma dopo una euforia iniziale devo notare che
questa semplificazione rischia di essere troppo semplicistica, anzi quasi
infantile, nonostante l'evidente livello di competenza che lei dimostra, ma
non ho letto tutto e sono qui direttamente a chiederle, se ha un momento di
tempo, come viene giustificata in chiave Unigravitazionale la proprietà
di forza evidentemente repulsiva di materiali che manifestano proprietà
Diamagnetica in determinate condizioni di bassa temperatura, sottolineando
anche il fatto che l'evidenza della forza repulsiva sta nel fatto che essa
avviene e si rende comodamente rivelata in un ambiente macroscopico e non
subatomico.
Lo stesso discorso ovviamente vale per delle semplici calamite che poste
con lo stesso segno si respingono, ma trovo ancor più enigmatica la
proprietà Diamagnetica, ora io non so indicarle i materiali specifici, ma
ho visto che taluni materiali raffreddati con azoto diventano fortemente
Diamagnetici tanto da levitare su barre di metallo.
Non mi dilungo oltre visto che il suo tempo sarà limitato, ma certamente
il problema se lo sarà posto anche lei...
Saluti da Massimiliano

Caro Massimiliano,
la Fisica Unigravitazionale è terribilmente difficile, perché è terribilmente "infantile". Lei ricorderà la fiaba di Andersen "I vestiti nuovi dell'imperatore": mentre tutti i cortigiani "devono" vedere l'imperatore pomposamente vestito, solo un bambino con la sua pura ingenuità lo riconosce com'è in effetti, e cioè completamente nudo.
Comincio con due informazioni generali. I problemi da lei sollevati sono trattati approfonditamente nella sez.V del sito (articolo "Magnetismo e terremoti. La previsione dei sismi) e, per quanto riguarda in particolare la "levitazione" dei superconduttori (effetto Meissner), nella mia prima opera (anno 1969, "Fisica del campo unigravitazionale", § 84), non riversata nel sito.
Non sarei "infantile" ma solo stupido, se non conoscessi le manifestazioni "repulsive" anche macroscopiche dei fenomeni da lei citati. Se però lei si mette nelle condizioni mentali di un bambino che ascolta per la prima volta e senza condizionamenti una spiegazione di ciò che "vede", si renderà conto che, per esempio, le due calamite a poli omologhi ravvicinati fuggono l'una dall'altra, perché quella condizione fa prevalere - secondo la spiegazione data dalla mia fisica - sulla reciproca attrazione gravitazionale quella di tutto l'universo esterno ("fuga gravitazionale" tra i due corpi; avviene il contrario quando i poli sono opposti).  E' cioè , come ho detto, "terribilmente difficile" che lei voglia ammettere come vera una cosa in apparenza contraria alla sua "evidenza": le due calamite non si "respingono", ma sono in realtà "attratte" in prevalenza dalle stelle! Lo stesso sarebbe accaduto, se Newton, invece di raccogliere la famosa mela, l'avesse rilanciata verso il cielo e ci avesse debitamente riflettuto. Nell'altro esempio, la barra "galleggia" sul superconduttore diamagnetico, perché le due attrazioni - quella della gravità terrestre e quella dell'universo sovrastante - si bilanciano. 
Per concludere, l' "adulto" è condannato a credere nell'esistenza in natura di "forze repulsive"  e a lasciare insolute le infinite contraddizioni della sua credenza; il "bambino" comprenderà che nell'universo esiste una sola forza e solo attrattiva, costruendo da quel punto in poi nella sua mente ancora candida un universo vero: quello "unigravitazionale". 
La ringrazio dell'attenzione e la saluto cordialmente.
Renato Palmieri 

 

IL TRAGUARDO

L'ormai mitico "bambino" di Andersen della lettera precedente, il quale, grazie alla tabula rasa della sua candida mente, riconosce la "nudità" della fisica attuale e si avvia alla scoperta dell'universo unigravitazionale, ci sembra la giusta metafora con cui affidare al già vasto pubblico di Fisica Nuova anche la parte progettuale e dialogata del sito, che abbiamo denominata CONVENTIO 2001. E' qui, appunto, "il traguardo" della seconda tappa del nostro cammino (che dura da oltre quattro anni), dopo quello raggiunto il 22 ottobre del 2000 con la conclusione del discorso più strettamente tecnico, che si può leggere in "Programma operativo" della sezione IX. 

Rimane sempre aperto, come già dicemmo in quella data, il colloquio col pubblico dei lettori attraverso i vari canali della comunicazione, telematica o usuale. Continueranno, ovviamente, ad essere attivi e visitabili il sito principale e quelli ad esso collegati su Internet. Aggiungiamo che è oggi disponibile il CD col testo integrale uscito sul Web: si può fare richiesta delle modalità di ricezione scrivendo a repalmi@tin.it o a catluc@tin.it  E' anche in preparazione un prototipo di libro da dare alle stampe.

Il messaggio che il Gruppo Fisica Nuova lanciò il 29 luglio 1997 - "Una fisica per il Terzo Millennio" - (sez.X) ha oggi alimentato un così esteso fermento di commenti e di adesioni da far considerare ormai inevitabile il suo non lontano inveramento. Con tale fiducia salutiamo chiunque abbia a noi dedicato la propria cortese attenzione.

Napoli, 27 Aprile 2001