Programma operativo

 

(Nota del 18 Marzo 1998)

Dopo la creazione di queste pagine (13 febbraio 1997) si sono succeduti i seguenti aggiornamenti:

29 luglio 1997;

30 ottobre 1997;

27 dicembre 1997;

24 gennaio 1998;

15 febbraio 1998;

23 febbraio 1998;

18 marzo 1998.

Sono state completate le sezioni I, II, III a), V, X.

Resteranno per loro natura aperte ad aggiornamenti progressivi le sezioni III b), VI, VII, VIII, IX.

Raccomandiamo ai lettori di stampare tutte le pagine del sito e di diffonderle anche in fotocopia tra i non utenti di Internet.

Abbiamo segnalato nell'indice di testa il particolare rilievo del presente titolo, perché col completamento della sezione V siamo giunti a un punto di svolta del nostro percorso. Dal prossimo aggiornamento attiveremo il programma OLOPOIEMA della sez.III b): Applicazione Grafica dell'Equazione Cosmologica, dandone via via ai lettori le necessarie istruzioni, con le quali si potrà procedere insieme nella costruzione matematica e geometrica dell'universo - com' è nel significato greco del termine -, dal microcosmo al macrocosmo e dal mondo prebiologico a quello dei viventi.

Da quelle istruzioni i lettori saranno messi in grado di andare anche al di là della strada che noi tracceremo, indagando i segreti del cosmo di loro libera iniziativa e, all'occorrenza, scambiando con noi suggerimenti e informazioni, con risultati impensabili. Sarà allora evidente per tutti che non esistono più spazi per la vecchia fisica e per la sua ormai insopportabile cosmologia.

Il programma si articola in cinque parti:

Tetraspirale: con riferimento ai campi magneto-gravitazionali fatti a bracci di spirale (il numero quattro è puramente esemplificativo);

B/Symm: abbreviazione di "bilateral symmetry", per le strutture a simmetria bilaterale;

Strutture Raggiate: forme di tipo "floreale";

Propagazione: è il fondamento di tutte le altre parti del programma, disegnando la geometria funzionale della propagazione gravitazionale ondulatoria;

Composizione: le leggi della composizione ondulatoria, da cui hanno origine la vita e i suoi organismi.

Teniamo in serbo un'ultima parte dello stesso programma, con la quale mostreremo la struttura e le funzioni della particella fotonica, inserendone la descrizione nella sez.IV di queste pagine e coronando in modo assolutamente sorprendente il nostro discorso cosmologico.

18 Marzo 1998

 

L'operazione preannunciata sopra è partita con l'aggiornamento del 9 Maggio 1998: v. sez.III, Applicazione Grafica dell'Equazione Cosmologica.

Aggiornamenti successivi:

10 Giugno 1998.

16 Giugno 1998:

NOTA

Con questo aggiornamento presentiamo ai lettori, nell'indice generale delle nostre pagine, la ripartizione completa in 10 capitoli della sez.III b) Applicazione Grafica dell'Equazione Cosmologica. I capitoli dal IV al X sono "in preparazione", per quanto riguarda il loro inserimento graduale nel nostro sito WEB, ma la trattazione relativa è già pronta teoreticamente.

L'indicazione che ne diamo è rivolta a due categorie di destinatari. La prima è quella dei lettori immuni da preconcetti, ai quali serve di garanzia d'una puntuale e integrale realizzazione del nostro programma, inteso alla conoscenza dell'universo. Il discorso cosmologico si è finora sviluppato, come ognuno ha potuto constatare, in piena aderenza alle sue premesse e con la stessa coerenza sarà proseguito fino alla sua naturale conclusione.

La seconda categoria è quella dei costruttori teorici e pratici di acceleratori di particelle da miliardi di dollari (oltre che di universi paralleli, buchi neri, big bang, ecc.), i quali sono fortemente interessati a che la gente ci confonda con la folla dei loro abituali, sprovveduti contestatori. Quell'indice può servire loro per disilludersi: la loro "scienza" sembra ancora viva, ma è impagliata.

 

7 Luglio 1998:

NOTA

In sez.III b), Applicazione Grafica dell'Equazione Cosmologica, parte con questo aggiornamento il capitolo IV dedicato alla legge della "composizione ondulatoria". E' lo straordinario meccanismo grazie al quale la gravitazione estende e intensifica progressivamente i suoi effetti dall'ambito elementare della materia a quello macrocosmico degli astri e delle galassie.

La validità delle argomentazioni che sostengono il nostro discorso è potenziata - come si è già rilevato - dalla possibilità veramente unica offerta ai lettori di partecipare graficamente sul loro computer, in modo diretto e continuo, con l'uso del programma Olopoiema, alla nostra ricostruzione dell'universo, verificandola e anche allargandola di loro iniziativa. Nel caso della composizione ondulatoria, i lettori stessi disporranno a loro piacimento sullo schermo le sorgenti gravitazionali che vorranno far interagire, constatando immediatamente l'operare geometrico e fisico della facoltà compositiva insita nella propagazione "eccentrica" elementare, che è per questo capace di incrementarsi fino a farsi veicolo dei corpi più grandi dell'universo.

Non sfuggirà all'intelligenza dei lettori che l'equazione cosmologica è perfettamente definita nelle tre dimensioni spaziali, essendosi continuamente da noi precisato che la rappresentazione che se ne ha sullo schermo è la proiezione equatoriale di onde sferiche, delle quali, occorrendo, si darà anche quella polare. Le dimensioni in soprannumero rispetto alle tre classiche, le lasciamo alla frenesia immaginifica degli inventori di buchi neri.

 

13 Luglio 1998:

NOTA

E' in via di svolgimento il capitolo IV del titolo La gravitazione ondulatoria, nella sez.III b) Applicazione Grafica… , che tratta della legge di composizione tra le onde gravitazionali (v. Nota precedente).

 

20 luglio 1998:

NOTA

Nel corso del capitolo IV di cui alla Nota precedente si risolve il mistero del neutrino, mentre procede il percorso geometrico e matematico che porterà il lettore dalle onde gravitazionali fotoniche a quelle delle strutture macrocosmiche, fino alle galassie.

 

4 Agosto 1998:

NOTA

Ad ogni aggiornamento è buona regola fare attenzione ad eventuali modifiche, specie nei raccordi tra i testi precedenti e la loro continuazione, e a correzioni di sempre possibili errori di stampa.

In sez.III a), L'Equazione Cosmologica, ai §§ 3 e 5 abbiamo sostituito il termine "primigenia" con "primitiva", riferito all'onda di una propagazione al suo nascere, per evitare confusione con la propagazione fotonica, che è stata successivamente denominata "primigenia" (sez.III b), La gravitazione ondulatoria, cap.I).

 

20 Agosto 1998:

NOTA

E' stato completato il cap.IV a) La "composizione ondulatoria" del titolo La gravitazione ondulatoria (sez.III). Vi si contengono, insieme con la dimostrazione geometrico-matematica e funzionale della continuità della propagazione gravitazionale dal microcosmo estremo al macrocosmo, straordinarie anticipazioni sullo sviluppo delle strutture naturali, fino a quelle più evolute e complesse del mondo dei viventi.

 

7 Settembre 1998:

NOTA

Ribadiamo l'avvertimento già fatto di controllare eventuali rettifiche, intervenute con gli aggiornamenti, di sempre possibili errori, che, ove individuati, ci premuriamo di segnalare ai lettori, pregando anche questi di indicarceli a loro volta. L'errata corrige di oggi riguarda il secondo capoverso del § 10 di cap.IV a), dove al posto di "nel gamete" deve leggersi evidentemente "nello zigote".

Abbiamo anticipato la trattazione del cap.VIII a) (L'uomo di Leonardo...) nel contesto del titolo La gravitazione ondulatoria (sez.III), innestando un brano di una delle prime opere dell'autore, a motivo del suo fondamentale interesse, sia intrinseco sia raffrontato con l'assoluta oscurità che sull'argomento regna nella biologia contemporanea.

Si è dato inizio al cap.IV b) su due fenomeni del tutto sconosciuti alla fisica ufficiale e sulle relazioni strette che intercorrono tra essi e altri fenomeni dell'ordine subatomico, come "effetto Compton" e "corpo nero", la cui vera interpretazione resta quindi impossibile per quella stessa fisica. Nel mondo accademico è in atto una inutile controversia tra gli SSCD (definizione del prof. Tullio Regge su LE SCIENZE di agosto, n.360: ovvero gli "Scienziati Sacerdoti Custodi del Dogma" come lui) e i SEMS (definizione mia, per "Scienziati Eretici a Mezzo Servizio" come i sostenitori della fusione fredda, che però non sanno spiegarla). Noi che siamo dei "crackpot" (definizione generale sempre del prof. Regge: ovvero "pignatte rotte", e cioè eretici inconcludenti) ci permettiamo di pregare gli uni e gli altri di leggerci attentamente, per mettersi d'accordo e constatare che sanno ben poco su tutta la materia del loro contendere.

 

21 Settembre 1998:

NOTA

Errata corrige: Dovremmo piuttosto dire, nei nostri aggiornamenti, Errata correxi, cioè "Ho corretto gli errori", appunto perché, quando ne diamo avviso, la correzione è già stata apportata. La rettifica vale a richiamare l'attenzione dei lettori sui testi già in loro possesso, specie se stampati. In sez.I, "Ed ecco quindi...", cap.II, § 2 (la divisione in paragrafi è nuova), i valori di rotazione angolare delle pulsazioni sono stati trasferiti tutti di un posto rispetto al testo precedente: quello della prima pulsazione passa alla seconda, il dato della seconda alla terza, e così via,, poiché era saltato il valore esatto relativo alla prima pulsazione, che è di 281,67°. E' superfluo dire che tutto il discorso rimane perfettamente valido.

Avvertiamo che il programma Olopoiema è stato ampliato e indirizzato ai sempre nuovi compiti matematici e grafici che vengono richiesti dallo sviluppo del discorso. E' necessario, pertanto, sostituire la precedente versione con la nuova: il che è opportuno fare ad ogni successivo aggiornamento, anche in assenza di nostre indicazioni in proposito.

 

5 Ottobre 1998:

NOTA

Continua nel cap.IV b) la trattazione dei fenomeni di pulsazione e interincidenza, tanto fondamentali per la strutturazione dei corpi - dal microcosmo al macrocosmo - quanto assolutamente ignorati dalla fisica ufficiale. E' la prova che tra questa e la conoscenza della natura esiste un abisso incolmabile.

Stiamo procedendo senza ritardi nello svolgimento del titolo La gravitazione ondulatoria, completato il quale affronteremo l'ultima sezione - la quarta - ancora in attesa di trattazione. Con essa riveleremo per la prima volta nella storia del mondo le proprietà geometriche e cineto-dinamiche della particella elementare, fondamento unico dell'universo fisico: il fotone-corpuscolo. Quel momento segnerà la data di morte ufficiale della fisica del XX secolo.

Nel Gruppo Fisica Nuova abbiamo creato un settore di coordinamento delle Attività Esterne con due responsabili, ai quali i nostri corrispondenti possono far capo per segnalare la nascita e le attività di centri di Fisica Nuova (CFN) nelle loro località di residenza abituale.

 

5 Novembre 1998:

NOTA

E' stata completata la Parte prima ("La pulsazione") del cap.IV b). Scriviamo questa nota, avendo il pensiero rivolto al cataclisma che ha devastato con la furia delle inondazioni i paesi dell'America centrale. La natura, manomessa e corrotta da un'umanità immemore dei doveri che ha verso se stessa come verso il suo habitat, è - purtroppo - immensamente più crudele con i popoli più poveri e, perciò, meno difesi contro la sua vendetta. Nessuna analisi fatta finora dai sociologi e dagli economisti di qualsiasi tipo e ideologia ha individuato il colpevole unico e vero di queste catastrofi, rispetto a cui i recenti convegni di Kioto e di Buenos Aires sono un ronzio di mosche intorno al corpo di un moribondo. Una scienza degna di questo nome non farebbe, come fa lo scientismo contemporaneo, da manutengola all'opera predatoria e dissipatrice che i paesi ricchi praticano nei confronti di quelli poveri. Del resto l'attuale establishment sedicente "scientifico" non potrebbe rinnegare se stesso: è un cieco che guida verso il baratro una fila di ciechi, come nel quadro di Brueghel.

 

21 Novembre 1998:

NOTA

E' in via di completamento la Parte seconda ("L'interincidenza") del cap.IV b) ("Fenomeni universali di campo"). Si può affermare che col presente aggiornamento termina l'esposizione delle leggi fondamentali dell'universo fisico. Tutta la trattazione successiva consisterà in una sistemazione di quanto finora si è detto, riferita a fenomeni e strutture particolari, di pregnante interesse cosmologico e naturalistico. Ci avviciniamo al momento in cui sarà infine rivelato, nella sez.IV, il segreto basilare della natura, rappresentato dalle proprietà dell'unica particella elementare: il fotone-corpuscolo.

 

10 Dicembre 1998:

NOTA

Abbiamo avviato contemporaneamente la parte terza e la quarta del cap.IV b), Fenomeni universali di campo, per fornire una nuova indicazione delle correlazioni di fondo che vincolano tra loro tutte le parti della trattazione e per dare ai lettori una sempre più chiara percezione delle implicazioni universali della fisica unigravitazionale.

 

1° Gennaio 1999:

NOTA

"Salute, o genti umane affaticate!

Tutto trapassa e nulla può morir.

Noi troppo odiammo e sofferimmo. Amate.

Il mondo è bello e santo è l'avvenir."

(da "Il canto dell'amore" di Giosuè Carducci)

Dai nostri antichi banchi di scuola ci viene il ricordo di questi versi del Carducci come augurio per tutta l'umanità, al tramontare di uno dei secoli più infausti della sua storia, anche sul piano conoscitivo, devastato dall'infatuazione tecnologica e dall'imperversare di miti privi di fondamento.

Abbiamo completato il capitolo IV del titolo La gravitazione ondulatoria nella sez.III b) (Applicazione Grafica dell'Equazione Cosmologica), mettendo a fuoco tre argomenti di fondamentale importanza per la conoscenza del microcosmo estremo: lo spettro elettromagnetico, il "corpo nero" e l'effetto Compton.

Con essi la Fisica Unigravitazionale manifesta la sua perfetta definizione in ogni ambito della natura, dall'universo macrocosmico al mondo subatomico. Il cammino è ora tutto in discesa, verso la marina da dove vedremo l'aurora del Terzo Millennio:

"L'alba vinceva l'ora mattutina

che fuggia innanzi, sì che di lontano

conobbi il tremolar della marina."

(Dante, Purgatorio, Canto I)

 

14 Gennaio 1999:

NOTA

Il presente aggiornamento è stato fatto per aggiungere solo una nota al § 6 del titolo Lo "spettro" elettromagnetico nella sez.III. L'aggiunta ha però il carattere di una demolizione senza appello delle pretese dell'astrofisica contemporanea di dirci qualcosa di sensato sull'infinitamente grande in base a ciò che non sa sull'infinitamente piccolo. Ci lasci, dunque, contemplare in pace il firmamento risparmiandoci le sue chiacchiere.

Specie se tendono a sbalordirci. I giornali di ieri sono pieni della notizia che, mediante osservazioni spettroscopiche, sarebbe stato scoperto un pianeta simile alla Terra, in orbitazione intorno a una stella che dista da noi 30.000 anni luce. Dalla nota sopra citata si evince che la spettroscopia degli astrofisici non riesce a vedere ciò che tutti noi vediamo ad occhio nudo. Ognuno ne tragga le conseguenze.

 

25 Gennaio 1999:

NOTA

Nella NOTA del 5 ottobre 1998 avevamo promesso di dare inizio alla descrizione dell'estrema particella fisica - il corpuscolo fotonico - dopo il completamento del titolo La gravitazione ondulatoria (sez.III). Anticipiamo, invece, a questo 25 gennaio del nuovo anno 1999 la data rivoluzionaria, in cui per la prima volta si solleva il velo che, dal principio dell'umana esperienza sul pianeta, nascondeva il fondamento ontologico dell'essere fisico: la struttura dell'atomo assoluto, di quella particella ultima già proposta al pensiero umano dagli antichi atomisti e della quale lo scientismo contemporaneo si è precluso per determinato autolesionismo il riconoscimento. Abbiamo, così, scavalcato in parte il nostro programma teorico, perché i primi quattro capitoli completi del titolo suddetto contengono tutte quante le leggi fisiche basilari per gli altri sei, che sono, quindi, un semplice coronamento documentario dei precedenti.

Dicemmo già che questo giorno sarà considerato la data di morte "ufficiale" della fisica tradizionale: la data "vera" risale al 18 marzo del 1969, quando scrivemmo alcune note su un foglio, che conserviamo. Oggi dichiariamo raggiunto - in vista della ormai non lontana conclusione della sez.IV - il traguardo che avevamo programmato, allorché aprimmo queste pagine Web il 13 febbraio del 1997. Ad esso daremo, peraltro, un seguito di sempre nuovi approfondimenti e colloqui costruttivi coi nostri lettori. Si tratta, in realtà, più che di un traguardo, di una finestra della conoscenza, per molti aspetti inquietante, che dal mondo fisico cui appartiene si affaccia su una immensa e per gran parte inesplorata prospettiva, la cui natura non può definirsi altrimenti che "metafisica". Da quella finestra e su quell'orizzonte la mente dell'uomo guarda con nuove domande se stessa e i suoi fini.

 

1° Marzo 1999:

NOTA

Mentre continuiamo nella sez,IV la descrizione dell'inimmaginabile meccanismo della particella elementare, prima radice dell'unità e della molteplicità dell'Universo, apriamo un altro fronte di approfondimento teoretico sul massimo problema della millenaria speculazione scientifica e filosofica dell'uomo: quello del rapporto mente-corpo (sez.III, La gravitazione ondulatoria, cap.IX). Nella precedente NOTA si è rilevato che, dal cap.V in poi di quel titolo, è possibile procedere in modo non più necessariamente sistematico, poiché i primi quattro capitoli contengono tutte le leggi costitutive dei successivi.

I lettori sanno che è nostro fermo costume non lasciare nulla in sospeso, anche se la trattazione per la sua naturale complessità non può non essere graduale e protratta nel tempo. Il materiale che andremo pubblicando darà un quadro sempre più impressionante della universalità e organicità del sistema cosmologico unigravitazionale. "Sistema", appunto, e non "teoria": termine abusato, che lasciamo alle chiacchiere fantascientifiche degl'inventori di "buchi neri" e di "universi paralleli".

 

15 Marzo 1999:

NOTA

La "cosmologia" odierna richiede ormai l'uso non solo delle virgolette ma anche delle pinze per l'insopportabile odore di rancido delle tesi che va sostenendo, con un imbonimento a grancassa pari all'assurdità delle idee reclamizzate. Abbiamo perciò aggiornato la sez.VIII con una nuova lettere a LE SCIENZE, il cui numero in edicola contiene un esilarante gruppo di articoli pieni di farneticazioni cosmologiche.

Si avvia, di contro, a conclusione il nostro cammino speculativo verso la radice unica dell'Universo e delle sue leggi: la particella fotonica (sez.IV). E' prossima la rivelazione visiva, sullo schermo di ogni computer, della funzione ondulatoria in divenire del corpuscolo elementare. Rispetto alla sua inaccessibile "Substantia" ci sentiamo nella condizione psicologica che Dante descrive nel canto XXXIII del Paradiso.

 

4 Aprile 1999 (Pasqua di Resurrezione):

NOTA

Qual è 'l geomètra che tutto s'affige

per misurar lo cerchio, e non ritrova,

pensando, quel principio ond'elli indige,

 

tal era io a quella vista nova:

veder voleva come si convenne

l'imago al cerchio e come vi s'indova;

 

ma non eran da ciò le proprie penne:

se non che la mia mente fu percossa

da un fulgore in che sua voglia venne.

 

A l'alta fantasia qui mancò possa;

ma già volgeva il mio disio e 'l velle,

sì come rota ch'igualmente è mossa,

 

l'Amor che move il sole e l'altre stelle.

Nella sez.IV rendiamo oggi per la prima volta pubblica, con l'evidenza dell'animazione, la dinamica ondulatoria del fotone-corpuscolo: nessun commento ci è parso più adatto, come avevamo anticipato nella Nota precedente, della sublime conclusione del poema divino.

La nostra speculazione teoretica può dirsi egualmente compiuta, avendo essa esplorato l'universo in ogni suo ordine, dall'infinitamente grande all'intima radice della materia - la particella fotonica - e all'origine della vita, con la guida di una sola legge matematica: l' "equazione cosmologica".

Non è però terminato il lavoro di approfondimento e di documentazione, col quale continueremo ad illustrare le particolarità del mondo organico ed inorganico alla luce della cosmologia unigravitazionale, distribuendo il materiale volta per volta oggetto della nostra osservazione nei restanti capitoli della sez.III e aggiornando il sito anche in rapporto a ogni nuovo risultato dell'esperienza scientifica corrente.

Per i capitoli ancora incompleti abbiamo inserito nelle relative sottopagine i riferimenti generali agli altri luoghi del sito che ne costituiscono le premesse teoriche e che mostrano la raggiunta omogeneità del discorso cosmologico.

Aggiorneremo imoltre, secondo le necessità e con le opportune istruzioni, il programma Olopoiema: uno strumento offerto direttamente all'uso dei lettori, non solo per indagare con esso i fenomeni molteplici dell'universo, ma anche per applicarne le indicazioni su piani di carattere concreto che possano interessare i singoli studiosi.

Sotto questo profilo, il Gruppo Fisica Nuova si accinge a sviluppare appunto le implicazioni tecniche del campo unigravitazionale, stabilendo idonei contatti con ambienti interessati a questo aspetto pratico., che si annuncia di fondamentale importanza per il futuro.

Rimarremo in contatto coi nostri lettori attraverso la posta elettronica, tenendo altresì aperte le sezioni di colloqui, riflessioni e polemiche sui problemi connessi al metodo scientifico, all'epistemologia, alla crisi che percorre il mondo attuale, coi suoi sanguinosi bagliori. L'augurio è che l'avvento del Terzo Millennio spenga gli insani focolai di guerra che stanno funestando questa Pasqua, spazzando via il pauroso ottenebramento della ragione e della conoscenza che ha caratterizzato, dall'inizio alla fine, il secolo ventesimo.

 

26 Aprile 1999:

NOTA

Terminato sostanzialmente lo studio delle leggi unigravitazionali con la descrizione della particella fotonica (sez.IV), procederemo analizzando con lo straordinario strumento del programma Olopoiema forme e strutture particolari della natura di cui siamo parte.

Ad ogni ulteriore passo, l'orizzonte del nostro cammino si allargherà di angolazioni via via maggiori, aprendo prospettive sempre nuove alla conoscenza del cosmo. L'intelligenza dei lettori ne farà la verifica. I consensi che intanto riceviamo, per il lavoro ininterrotto che da oltre due anni conduciamo via Internet, ci confermano che è cominciata la fase decisiva del trapasso dal vecchio paradigma alla concezione unigravitazionale dell'universo.

 

 15 Maggio 1999:

NOTA

Dalla "stella" della particella elementare stiamo percorrendo in sintesi (sez.III, cap.VII Le strutture biologiche) il cammino evolutivo che porta alla "stella" della figura umana vista da Leonardo (cap.VIII). Non parliamo dell' "homo insipiens" che nella famosa targa del Pioneer, in coppia con una donna, saluta gli extraterrestri mostrando la posizione del sistema solare con le distanze da varie "pulsar", le quali - come sanno i nostri lettori - sono riferimenti assoluti solo per i suoi inventori (sez.I "Ed ecco quindi...", cap.II): si tratta di un phylum che, più che salutare gli extraterrestri, potrebbe bombardarli.

 

21 Giugno 1999:

NOTA

Questo aggiornamento del sito presenta una sezione nuova, la XI, destinata all'intero fronte antirelativistico, perché, prescindendo dalle questioni teoriche particolari, si concentri il fuoco sul dogma centrale della Relatività: quel "principio di equivalenza" tra massa inerziale e massa gravitazionale, di origine galileiana, dimostrato clamorosamente falso dalla caduta su Giove della cometa Shoemaker-Levy nel luglio del 1994.

Hic Rhodus, hic salta: vediamo se il "falsificazionismo" popperiano, di cui si riempiono la bocca gli accademici quando fa loro comodo, funziona qui e ora sotto i colpi di una cometa. Il postulato einsteiniano è falso: perciò, cari relativisti, è giunto il momento di salutare l' "ascensore di Einstein" e la relatività, oppure di ripristinare la dottrina di Tolomeo a pari titolo con la vostra.

 

27 Luglio 1999.

 

16 Agosto 1999: 

NOTA

Con una lettera a LE SCIENZE della sezione VIII abbiamo rivelato l'origine "umanistica" della fisica unigravitazionale, in risposta al disprezzo manifestato dal direttore nell'editoriale del numero di agosto per le critiche sempre più diffuse del mondo dell'umanesimo alla interessata chiusura specialistica e all'astrusa fatuità degli ambienti scientifici.

Si ricostituisce in questo modo su nuovi fondamenti l'antica alleanza tra "le due culture", frantumata dallo scientismo contemporaneo, al quale si confà soltanto il comodo applauso di orecchianti reggicoda, incapaci di seri atteggiamenti critici nei confronti della presunzione iniziatica degli addetti ai lavori e della falsa divulgazione salottiera propinata da essi alla gente comune. 

A ben riflettere, non poteva che nascere da un pensiero non condizionato da paraocchi tecnicistici una riconsiderazione radicale della fenomenologia del mondo "naturale", ossia propriamente "fisico", rispetto all'esasperato formalismo della scienza ufficiale. Così come solo l'occhio puro d'un bambino poteva riconoscere la nudità dell'imperatore, nella favola famosa.

 

1° Settembre 1999:

NOTA

Sulla "neutralità" della scienza, si troverà una nostra considerazione nella sez.VII (Etica e conoscenza), come settimo argomento.

 

23 Settembre 1999:

NOTA

L'enorme potenzialità predittiva della Fisica Unigravitazionale rispetto a fenomeni e osservazioni non ancora registrati è confermata dalla notizia riportata dal numero in edicola di LE SCIENZE di una stella di forma spirale, alla quale, con due mesi di anticipo, avevamo attribuito la vera causa degli incubi da "buchi neri" di cui soffre la cosmologia contemporanea. In proposito, si può leggere nella sez.VIII una nostra lettera al direttore di quella rivista.

 

6 Ottobre 1999:

NOTA

Segnaliamo una nostra riflessione conclusiva al quarto argomento della sez.VII, sul problema dei diritti degli animali, che s'impone in modo sempre più ampio e forte all'attenzione e alla coscienza dell'uomo contemporaneo.

 

20 Ottobre 1999:

NOTA

Procedendo a raggiera nel completamento degli argomenti ancora in trattazione, abbiamo fatto un avanzamento nel capitolo La strutturazione gravitazionale (sez.III) e scritto una nuova lettera al direttore di LE SCIENZE.

Si tenga presente che i capitoli ancora in corso di trattazione hanno nei riferimenti di testa non una indicazione generica di cenni precedenti, ma bensì quella di uno svolgimento preliminare già di per sé sufficiente all'argomentazione teorica. Il loro sviluppo, quindi, dà solo una maggiore specificità, soprattutto di documentazione, ai relativi argomenti. Per esempio, la "coniugazione ondulatoria", all'origine della vita, (sez.III, cap.V) è interamente contenuta nel suo riferimento, che è il cap.IV a): la "composizione ondulatoria". La coniugazione, infatti, è - come i lettori sanno - niente altro che il nascere di una "terza propagazione", o "propagazione figlia", dalla composizione tra due propagazioni "genitrici": dove i termini tra virgolette non sono retorici ma reali, e ci dicono che l'origine della vita è già nella facoltà di composizione e coniugazione tra due propagazioni fotoniche, insita primitivamente nel corpuscolo elementare. La biologia vera e propria sarà poi il risultato evolutivo finale di tale facoltà elementare col determinarsi di particolari condizioni, come quelle che hanno caratterizzato e distinto il pianeta Terra tra tutti i pianeti del sistema solare.

Lo stesso dicasi, per fare un altro esempio, a proposito della "gametogenesi" di cap.VIII b), la cui legge matematica è stata già data nel § 9 di cap.IV e sviluppata nel seguito dello stesso capitolo.

Resta pertanto acquisito il fatto, come abbiamo rilevato in precedenti note di questa rubrica, che il "sistema cosmologico unigravitazionale" ha raggiunto una perfetta definizione teoretica in ogni suo ambito. Il materiale che andiamo aggiungendo in modo apparentemente sparso mira a renderne sempre più manifesta l'assoluta organicità e coerenza.

Quanto precede ci serve anche ad agganciare l'altra parte di questo aggiornamento, costituita dalla lettera a LE SCIENZE, al cui direttore suggeriamo ora di riflettere su questa nota a proposito dell'origine della vita, oggetto della sua polemica con gli oscurantisti del Kansas e dell'Alabama. Sul problema, poi, dell'evoluzione gli facciamo presente che l'indubitabile finalismo della propagazione elementare, da noi richiamato sopra e dimostrato in tutto il nostro sito (leggasi in particolare la sez.IV), fa piazza pulita del neodarwinismo idolatrato da LE SCIENZE, testimoniando invece a favore dell'altrettanto detestato evoluzionismo lamarckiano. Solo la cecità di un Jacques Monod e dei suoi adoratori può non rendersi conto del numero infinitamente superiore di miliardi di anni, rispetto a quello noto, che sarebbe stato necessario a una evoluzione casualistica alla Darwin per passare dal "brodo primordiale" di Riccardo Pazzaglia all'homo sapiens sapiens. Serve poi una cecità più che raddoppiata per non constatare l'esistenza di innumerevoli "anelli mancanti" nella storia paleontologica della Terra e certi troppo rapidi passaggi o estinzioni di specie. Salvo che uno. oltre a essere cieco, non sia anche tanto puerile da credere che i dinosauri si siano estinti per la caduta di un meteorite. 

 

15 Dicembre 1999:

NOTA

Le novità principali del presente aggiornamento riguardano la strutturazione gravitazionale (sez.III, cap.VI), la rubrica Etica e conoscenza (sez.VII) e una lettera a LE SCIENZE (sez.VIII) su argomenti del numero di dicembre.

Abbiamo poi ampliato i "Riferimenti" nei capitoli V, VII a), b), VIII b) della sez.III e creato una specifica sez.XII per l'uso del programma Olopoiema.

 

28 Dicembre 1999:

NOTA

Nella nuova sez.XII abbiamo presentato un importante modello di formula dinamica della gravitazione, che corregge quella newtoniana coi parametri mancanti della densità e della polarizzazione, indispensabili per estenderne la valenza dall'ambito macrocosmico a quello atomico-nucleare.

 

14 Febbraio 2000:

NOTA

I lettori non si meraviglieranno nel vedere rallentato il ritmo dei nostri aggiornamenti al sito, solo che rileggano il § 1 della sez.XII Uso di Olopoiema e la nostra precedente Nota del 20 ottobre 1999 nella presente sezione. In particolar modo, col citato § 1 della sez.XII, contenente il nostro modello di formula dinamica della gravitazione universale in sostituzione di quella newtoniana, il sistema cosmologico unigravitazionale è completo in ogni suo aspetto e ambito teoretico.

Lo stesso strumento matematico rappresentato dal programma Olopoiema ha già avuto nelle varie sezioni del sito un numero grandissimo di istruzioni operative per coloro che hanno seguito il nostro discorso. Ad esse aggiungeremo via via ulteriori chiarificazioni, così come daremo luogo nelle sezioni "aperte" ad altre importanti osservazioni, richieste volta per volta dalle circostanze.

In questo. che è l'ultimo anno del secondo millennio (e non il primo del Terzo, come si è indotti a pensare), non resta altro che attendere l'avanzare inarrestabile della fiammella d'una miccia: quella alimentata dalla crescente attenzione del pubblico al discorso unigravitazionale, così come esso si è andato strutturando e completando - oggi sono tre anni esatti - nel sito del Gruppo Fisica Nuova.

Sarà per la vecchia fisica come un rinnovato clamoroso suono delle trombe di Gerico, che affonderanno per sempre l'unica "verità" della teoria di Einstein: quella lingua tirata fuori profeticamente all'indirizzo dei suoi adoratori e che campeggia - altrettanto profeticamente - nell'editoriale del numero di gennaio 2000 di LE SCIENZE sotto il titolo "A ciascuno il suo".   

 

21 Marzo 2000:

NOTA

Inauguriamo la primavera del 2000 con un invito rivolto ai nostri lettori (sez.X, Le trombe di Gerico), in relazione alle osservazioni contenute nella Nota precedente.

 

3 Maggio 2000:

NOTA

Destiniamo questa nota di aggiornamento del nostro sito a stabilire in modo chiaro e definitivo lo spartiacque tra fisica e disneyfisica.

Ci dà lo spunto la scampanante orchestra di imbonimento, che in questi giorni leva i suoi acuti dai mezzi di informazione, sulla solita balla "universale" del big bang, di cui ora avremmo - nientemeno - la "fotografia". Metteremo allora tutti da una parte i disneyfisici: quelli che, partendo da certe loro traveggole, affermano la realtà di cose fisicamente impossibili. Come il fatto che la materia dell'intero universo sia stata un giorno concentrata in un solo punto geometrico dello spazio. O l'altro, eguale e contrario, che in una regione dello spazio possa starci "meno di nulla", come seriamente si sostiene nel numero di marzo di LE SCIENZE (vedere la nostra ultima lettera a quel direttore). La vetta del ridicolo si raggiunge, se poi, dell'impossibile, si pretende di dare - al di là dello stesso miracolismo insito nella tesi - la "prova" sperimentale, come è avvenuto nel caso del big bang. Il tutto condito, per di più, in salsa nazionalistica, dato che in questi scherzi della fantasia sono implicati alcuni italiani.

Dall'altra parte stanno i fisici, che non si sentono di oltraggiare la memoria di Galileo, al quale spudoratamente si richiama lo "sperimentalismo" contemporaneo. Nella sez.VII, al n.10, abbiamo dedicato una nostra considerazione "etica" all'argomento, ma ci torneremo in una trattazione di merito, mostrando - come si è fatto tante altre volte - la corretta lettura di osservazioni astronomiche, per impedirne lo stravolgimento sull'esempio degli epicicli di Tolomeo. 

Per concludere, dobbiamo dire che ci fanno un po' pena le schiere adoranti di profani, i quali abboccano all'amo dell'inverosimile: come capita a Roberto Vacca, che così scrive su IL MATTINO del 27 aprile, parlando dei "non specialisti":

Io credo che dovremmo vergognarci della nostra ignoranza e metterci a studiare per essere meno sorpresi dalle nuove scoperte, per non fare la figura dello scemo del villaggio e per contribuire a rendere la nostra società meno banale e primitiva. 

Sono le esatte parole che gli "specialisti" si aspettano da uno "scemo del villaggio".

 

21 Maggio 2000:

NOTA

Stiamo inviando l'opuscolo Introduzione alla fisica unigravitazionale a coloro che hanno aderito all'invito contenuto nella sez.X ("Le trombe di Gerico"). Si tratta di un lavoro pubblicato nel 1970, risalente quindi all'archeologia - per così dire - della nuova fisica. La critica alla gravitazione newtoniana, espressa allora con un esempio semplice ma già del tutto valido - quello del "tiro alla fune multipla" tra due squadre - risulta oggi, naturalmente, molto più chiara e completa nel sito attuale, in particolare nella sez.II. E' infatti ormai evidente che Newton ignorava, tra l'altro, e con lui tutta la fisica successiva, che la gravitazione è polarizzata, come nell'esempio delle squadre schierate su un piano, e non isotropa, come nei suoi teoremi.

Nella sezione Etica e conoscenza abbiamo aggiunto un capitolo n.11 come "Post-scriptum" all'argomento n.10.

 

26 Maggio 2000:

NOTA

Milagros, perdona loro, perché non sanno quello che fanno! ("Tenochtitlán" in Etica e conoscenza, sez.VII)

Così scrivevamo ieri. Oggi, 27 maggio, estendiamo la dolente preghiera alla sorellina Marta. Tlaloc ha voluto anche lei.

 

31 Maggio 2000:

NOTA

Richiamiamo la nostra Nota del 3 maggio, sottolineando per l'ennesima volta la capacità anticipatrice della nuova fisica rispetto ad acquisizioni o orientamenti successivi, a volte ancora confusi ma già significativi, del pensiero corrente sui fenomeni dell'universo.

Riportiamo prima, testualmente, la lettera di un lettore a Panorama del 25 maggio, intitolata "Big bang, la balla spaziale":

Sono rimasto allibito dalla notizia riportata sulle prime pagine di tutti i quotidiani che il Big bang è stato fotografato da un telescopio sui cieli dell'Antartide. Intanto non è una vera fotografia, non è stata ottenuta nel visibile ma attraverso rilevatori tenuti a bassissima temperatura che operano nel campo delle onde radio. Quello che il pubblico vede non sono "i semi delle galassie avvolti nella palla di fuoco primordiale" ma la commutazione ottica di infinitesime variazioni del flusso delle microonde. C'è una bella differenza, perché adesso è difficilissimo far capire il fatto semplicissimo che questa radiazione rappresenta il residuo della "palla di fuoco" solo se è davvero il residuo di una palla di fuoco. "Ma come?" mormora ormai la gente "se l'hanno fotografata!" Colpa dei giornalisti? Io credo di no. Margherita Hack ha commentato trionfalmente: "Avevamo visto giusto", ma adesso o gli astronomi si affrettano a precisare o si sono messi a imbrogliare.

Alberto Bolognesi, Rimini

Non c'è davvero bisogno di aggiungere qualcosa alle efficacissime osservazioni del sig. Bolognesi sulla risibile autoreferenzialità dei fisici moderni circa le loro ipotesi cosmologiche. L'intero nostro sito ha, del resto, già abbondantemente provato l'origine di quella che il lettore giustamente qualifica come "balla spaziale".

La seconda notizia divertente la prendiamo da molti giornali di oggi 31 maggio: divertente, per l'allegra confusione con cui viene appunto riferita e commentata. Addetti ai lavori e giornalisti ondeggiano tra la preoccupazione che essa metta in crisi la teoria di Einstein e farneticazioni varie sul futuro che potrebbe diventare passato. Su LA STAMPA: Una luce più veloce della luce, da esperimenti di Daniela Mugnai e altri al CNR di Firenze e del cino-americano Lijun Wang a Princeton negli Stati Uniti. Sarebbe bastato a tutte queste belle menti leggere in particolare la nostra sez.IV dedicata al fotone per capire la differenza - che non vuole entrare nei testoni dei nostri fisici teorici - tra onda e corpuscolo e, quindi, tra velocità ondulatoria e quella corpuscolare (differenza da noi matematicamente quantificata), e come la prima possa in determinate circostanze rivelarsi chiaramente superiore, quale è in effetti, alla seconda, che è quella solita del segnale informativo.

Il divertimento si accresce, quando leggiamo sul CORRIERE DELLA SERA delle certezze del Nobel Carlo Rubbia ("La teoria di Einstein resta totalmente valida ed è essenzialmente intoccabile da questo tipo di esperimenti"), confrontate sullo stesso giornale col titolo "Uno sparo sulla teoria della relatività" di Giulio Giorello. Evidentemente quest'ultimo non ha capito che la relatività è uno zombi, per far morire il quale non serve uno sparo, ma - come ci ragguagliano correttamente i registi dell'orrore - occorre una trave infuocata conficcata nel cuore.

 

4 Giugno 2000:

NOTA

Riprendiamo nella sez.XII la trattazione della morfogenesi naturale con lo strumento di Olopoiema: il programma messo a completa e autonoma disposizione di ogni lettore per le proprie personali indagini sulla struttura dell'universo. Imparare ad usarlo in tutte le sue parti significa aprirsi continui varchi di luce sull'intero orizzonte della natura. Gli stessi procedimenti da noi presentati nel sito acquistano una verità sempre maggiore, se ripercorsi dal vivo con l'uso diretto del programma. Invitiamo i nostri lettori a volerne fare la prova.

 

7 Giugno 2000:

NOTA

Abbiamo ricevuto e pubblicato nella sez.VI, Colloqui con i critici, una lettera del Prof. Umberto Bartocci del Dipartimento di Matematica dell'Università di Perugia, cui segue la nostra risposta.

Abbiamo individuato e distrutto 33 buchi neri scoperti in altrettante galassie da John Kormendy dell'Università del Texas. L'umanità può così dormire sonni tranquilli. Si legga la notizia nella sez.XII, Uso di Olopoiema

 

27 Giugno 2000:

NOTA

L'annuncio dato con grande clamore dai mezzi d'informazione sulla "mappatura del genoma umano" ci induce a un aggiornamento particolarmente rilevante del sito con una nostra apposita trattazione nella sez,III (La gravitazione ondulatoria: B) La morfogenesi, cap.VIII, c) Il genoma).

 

31 Luglio 2000:

NOTA

Un aggiornamento per una sola notizia, purtroppo orribile: quella dell'autorizzazione concessa da un governo "civile" alla clonazione umana. Leggere in Etica e conoscenza (sez.VII), "Hannibal". 

 

16-20 Agosto 2000: 

NOTA

Dalle lettere che riceviamo ci rendiamo conto che la nostra opera, portata avanti in tre anni e mezzo di ininterrotta costruzione, ha raggiunto nel sito una dimensione estesissima, creando nei lettori una oggettiva difficoltà di orientamento e di ricerca. Abbiamo pertanto munito il testo su Internet di un autonomo motore di ricerca, che sarà sicuramente molto utile per ritrovare immediatamente attraverso il sito i luoghi di personale interesse. E' superfluo dire che occorre preliminarmente stampare almeno l'indice generale dell'opera, indispensabile per acquisire la visione del quadro complessivo della materia trattata. Tale indice parla già da solo a dare l'idea dell'immensità e assoluta organicità di quel quadro. La cosa migliore sarebbe, come è ovvio, procedere alla stampa di tutto il contenuto del sito, che supera già la misura di trecento pagine. Stiamo comunque preparando un CD da offrire ai lettori, con modalità che saranno precisate in seguito. 

La qualità delle adesioni ricevute all'appello Le Trombe di Gerico (sez.X) ci induce a preannunciare una importante iniziativa, che partirà nel prossimo mese di settembre, rivolta a coalizzare le chiare istanze di rinnovamento della conoscenza, riscontrate nelle persone che ci contattano, dall'ambito della fisica a tutte le discipline del sapere e agli interessi culturali del pubblico normale.

Gli aggiornamenti di questa tornata riguardano principalmente la sez.VII, sulle orribili novità concernenti la clonazione umana e il trapianto di organi, e la sez.XII, sulla caccia scatenata al CERN di Ginevra al fantasma dell'antimateria.

 

5 Settembre 2000:

NOTA

Abbiamo avviato nella sez.X l'iniziativa annunciata nella Nota al precedente aggiornamento del 16-20 agosto: un Progetto denominato "Conventio 2001", volto a stringere un'alleanza della ragione contro le aberrazioni che hanno caratterizzato i processi teoretici e la stessa "morale" della scienza nel secolo XX. 

 

12 Settembre 2000:

NOTA

Si è concluso nella sez.III (La gravitazione ondulatoria) il cap.VIII c) sul genoma. Trionfa ancora una volta la "sezione aurea", con una differenza assoluta rispetto alla strabocchevole letteratura esistente su di essa: nella nostra equazione cosmologica la sezione aurea non è solo quella che "si vede", ma è il fondamento universale di tutti i fenomeni e di tutte le strutture, anche là dove "non si vede". 

 

6 Ottobre 2000:

NOTA

Imperversa l'antropofagia, mascherata di filantropia. Si fabbricano embrioni in soprannumero per usarne solo qualcuno a scopi "terapeutici" e buttare gli scarti nelle fogne. La "pillola del giorno dopo", abortiva a tutti gli effetti ma autorizzata alla vendita nelle farmacie da un ministro della Repubblica, salva dalle distrazioni amorose a spese della morula, che è già la sintesi completa e incontestabile di un essere umano. Non si dà pace per queste diatribe l'ansia di "progresso" del periodico patentato dell'ufficialità scientifica, LE SCIENZE nel suo numero attuale, al quale dedichiamo una lettera nella sez.VIII.

Superfluo preoccuparsi, del resto, per qualche mucchietto di cellule finito negli scarichi, se una ricercatrice inglese ha trovato che i feti potrebbero essere sensibili al dolore già dalla 17.ma settimana, mentre in Gran Bretagna l'aborto si pratica legalmente fino alla 24.ma. La professoressa Vivette Clover propone almeno di anestetizzarli, suscitando l'ironico scetticismo dei suoi colleghi "progressisti".

 

15 Ottobre 2000:

NOTA

Procedendo nell'esplorazione delle strutture universali con l'uso di Olopoiema (sez.XII), siamo giunti alla descrizione nelle sue linee generaii della conformazione genetica unigravitazionale della "testa" negli animali superiori, e quindi anche nell'uomo. La ragione della normale armonia unitaria tra i due emisferi cerebrali, ma anche quella dell'anomalia "schizofrenica" emergono con evidenza dalla nostra analisi.

 

19 Ottobre 2000:

NOTA

Riempiamo ora le orbite di quella "testa" disegnata col precedente aggiornamento del loro contenuto naturale: l' "occhio". La nostra indagine unigravitazionale si avvia quindi a scendere lungo il corpo animale e - perché no? - umano dalla testa ai piedi, suscitando plausibilmente un sano buon umore delle persone intelligenti e l'ironia degli imbecilli. Gli uni e gli altri ne vedranno comunque delle belle.

 

22 Ottobre 2000:

CONCLUSIONE

A questo punto, trascorsi tre anni e otto mesi dall'inizio, possiamo considerare conclusa, se non compiuta, la nostra opera e consegnarla ai posteri. La compiutezza era - com'è naturale - umanamente impossibile, essendo infinite le vie dell'Universo: ai lettori la facoltà di continuare ad esplorarle di loro libera iniziativa con l'uso di Olopoiema, su cui riteniamo siano stati sufficientemente informati.

Il nostro lavoro rimarrà inalterato sui siti Web dove è stato depositato nel corso del tempo. Ci proponiamo anche di darlo successivamente alle stampe e di racchiuderlo in apposito CD, con le aggiunte e gli approfondimenti suggeriti dalle nuove circostanze.

Resta invariato il nostro rapporto coi lettori, dei quali continueremo ad apprezzare contributi intellettuali e giudizi, attraverso tutte le esistenti forme di corrispondenza (e-mail, lettere, telefono, incontri personali).

Nello stesso ambito di comunicazioni dirette e in una sede più generale si svilupperà l'iniziativa denominata Progetto "Conventio 2001", avviata nella sez.X, perché l'imminente primo anno del Terzo Millennio veda il tramonto definitivo di un tipo mistificante di "scienza", come quello che abbiamo combattuto senza quartiere nella sez.VIII di questo sito.

A tutti i nostri lettori il ringraziamento e il saluto del Gruppo Fisica Nuova, che rivolge loro un solo caldo invito: di non cedere alla tentazione - purtroppo comune ai nostri giorni - dell'assuefazione e del silenzio.

 

  

Avvertiamo i lettori di registrare tutti gli indirizzi dei nostri diversi siti, per poterci ritrovare in caso di disfunzione di uno di essi.