"Fino a quando abuserai...?". L'esordio famoso della Prima Catilinaria è oggi d'obbligo di fronte alla suprema impostura perpetrata ai danni della ragione umana dalla cosiddetta "fisica" del mondo accademico e da noi documentata nella nostra lettera a LE SCIENZE del 12 marzo 2000 (sez.VIII).
Era inimmaginabile, fino a questo momento, che si potesse seriamente dare corpo a un articolo "scientifico" - secondo i santi crismi dello sperimentabile e del "falsificazionismo" - con la seguente testuale ipotesi interrogativa e la sua discussione in otto pagine illustratissime: "Può una regione di spazio contenere meno di nulla?". Eppure ciò è avvenuto senza rossori sul numero di marzo di quella rivista, sotto il titolo di copertina "C'è una porta nello spazio-tempo?" e quello dell'articolo "Energia negativa: la sfida della fisica".
La sfida è portata, in realtà, alla capacità di sopportazione di tutte le persone ragionevoli, costrette a leggere il seguito di tale ipotesi, che riportiamo sempre testualmente:
"Il senso comune suggerirebbe di no: il massimo che si può fare è rimuovere tutta la materia e la radiazione e lasciare il vuoto. Ma la fisica quantistica ha una collaudata abilità nello smentire l'intuizione, e questo caso lo conferma. Risulta infatti che una regione di spazio possa contenere meno di nulla [il grassetto è nostro]: la sua energia per unità di volume, o densità di energia, può valere meno di zero [c. s.]."
Nella nostra nota del 14 febbraio 2000 in "Programma operativo" (sez.IX), con la metafora delle trombe di Gerico, abbiamo previsto per il Terzo Millennio (che non è ancora cominciato) il crollo di questa vecchia fisica, assai peggio che tolemaica, perché semplicemente idiota. E' ora di aprire il concerto finale con un invito ai nostri lettori affinché si iscrivano a parteciparvi. Basterà un Sì in una mail (oggetto: Le Trombe di Gerico) inviata a repalmi@tin.it
Quel sì suonerà come una vera nota musicale (ci si può divertire a provarla su uno strumento) destinata a spazzar via la caligine nella quale i signori dell'establishment pretendono di nascondere il "meno di nulla" o - a piacimento - "meno di zero" delle loro avanzatissime teorie.
All'indirizzo di recapito spediremo come attestazione dell'esserci un opuscolo storico (1970) e introvabile della fisica unigravitazionale, con l'autografo dell'autore: Introduzione alla fisica unigravitazionale di Renato Palmieri. Fino, naturalmente, all'esaurimento delle copie disponibili, sostituite in tal caso con un allegato personale via e-mail.
Pochi o molti che siano per essere gli amici candidati "concertisti", precisiamo che questo non è un sondaggio del quale rendere conto come metro di successo del Gruppo Fisica Nuova. Nel nostro ben noto "fanatismo" continuiamo a pensare che le mura di Gerico sono prossime a crollare anche al suono di poche trombe.
Paragrafo 1:
La parola latina "Conventio" significa a un tempo riunione e accordo: vogliamo indicare con essa il ritrovarsi insieme per un fine, in base a un accordo su determinati presupposti.
"2001" richiama al tempo stesso l'anno imminente, primo del Terzo Millennio, e quello simbolico del film famoso di Kubrick: "2001: Odissea nello spazio", con palese riferimento a una svolta decisiva che si auspica possa verificarsi a partire dall'anno che si approssima.
Prevediamo, senza turbarci, la taccia di millenarismo velleitario, che ci verrà rivolta da più parti. Dalle premesse risulta chiaro che il Progetto non ha propositi di "persuasione", ma è una tessera di riconoscimento dell'essere insieme "d'accordo" su una istanza di rinnovamento, che si ritiene necessario, rispetto ai caratteri antiumani del secolo che ci sta lasciando. Il primo paragrafo dell'accordo è appunto questo: chi vede solo rosei orizzonti per le "magnifiche sorti e progressive" del mondo attuale, non si dia pena. La "Conventio" non lo riguarda. Lo scioglimento dei ghiacci del Polo restringerà solo di un po' la spiaggia dei suoi prossimi bagni di mare e, mentre l'Africa muore di AIDS, lui non temerà il contagio dalla propria compagna.
Paragrafo 2:
Il Progetto estende il discorso solidale degli aderenti dall'ambito della fisica ad ogni distretto del sapere, ma con una precisa esclusione di tutti gli "specialismi" e di tutti i relativi "gerghi" professionali, che tendano a interdire l'accesso della comprensione ai cosiddetti "profani", ai quali viene riservata di solito una divulgazione fiabesca per cretini.
Naturalmente, non si vuole con ciò mettere al bando l'oggettiva difficoltà di determinate trattazioni di carattere tecnico. Tuttavia il nucleo di un discorso difficile avrà sempre alla base concetti di comune esperienza e comprensibilità, sui quali ognuno - quale che sia la sua generale forma di cultura - deve avere possibilità e diritto di interloquire e discutere. In termini epistemologici, diciamo che il nostro metodo è il Contro il metodo di Feyerabend.
Paragrafo 3:
La "Conventio 2001" ha, per comune accordo, come suo principale obiettivo la rivalutazione totale della ragione umana, nel suo significato più tradizionale e vicino alle persone normali. Poiché il punto di partenza è rappresentato dal nostro precedente appello ("Le Trombe di Gerico", 21 marzo 2000), esemplifichiamo con l'argomento da cui quello muove: chi ritiene seriamente "che una regione di spazio possa contenere meno di nulla", starà con LE SCIENZE di marzo 2000 e irrevocabilmente fuori dal nostro Progetto "2001". Gli manca un anno, ma è quello buono.
Paragrafo 4:
Le articolazioni particolari del Progetto interverranno successivamente, anche su suggerimenti di coloro che vorranno aderire. I primi qualificati consensi all'appello innanzi citato ci confortano nella richiesta che qui si rivolge a ogni persona ragionevole - nel significato già detto - di offrirci opportuni riscontri e proposte per lo sviluppo della presente iniziativa.
A proposito di indugi e rinvii, prescindendo dai normali rifiuti, preghiamo di riflettere sul fatto che il "2001" è un tempo comunque limitato: per tutti.
Napoli, 5 Settembre 2000
Il GRUPPO FISICA NUOVA
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