CILENTO IN BICI

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La lontra

Una caratterista molto simpatica della lontra è quella del tempo che dedica al gioco: una quota significativa rispetto al tempo totale della sua attività all'aperto. Il gioco viene come importanza subito dopo la caccia e il nuoto, e occupa più del tempo dedicato all'alimentazione, alla pulizia del pelo, agli spostamenti via terra e all'apprendimento.

L'adattamento alla vita acquatica nei laghi e nei fiumi è la caratteristica che rende la lontra unica tra i mammiferi italiani, dei quali, dopo la foca monaca, è la specie più minacciata di estinzione. La presenza della lontra, predatore al vertice delle catene alimentari del fiume, è infatti un indice della buona salute di un ecosistema. Il suo corpo allungato e flessuoso è perfettamente idrodinamico, il capo è piccolo e appiattito, e la coda lunga e robusta è un ottimo timone. Ma l'adattamento all'acqua non si ferma qui. Il pelo è lungo e idrorepellente, le zampe sono palmate, gli occhi possono mettere a fuoco sia nell'aria che nell'acqua, orecchie e narici si chiudono ermeticamente durante l'immersioni, e due ciuffi di peli tattili sul muso sono sensibilissimi alla turbolenza provocata dal nuoto delle prede. La drammatica diminuzione è responsabilità principale della trasformazione dei nostri fiumi: inquinamento, eliminazione della vegetazione delle rive, prelievo di ghiaia e costruzione di argini artificiali in cemento.

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