CILENTO IN BICI

 

 

Novi Velia

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novivx.jpg (59475 byte) Piccolo centro nella plaga collinare del Monte Gelbison a pochi Chilometri da Vallo della Lucania. E' molto probabile che sia sorta sulle rovine di un insediamento velino, roccaforte lungo la via commerciale "la strada del Sale". Novi  sicuramente ebbe delle relazioni con Velia ed è anche possibile che nel VI secolo gli abitanti di Velia si siano quivi rifugiati cercando di scampare alle calamità che si abbetterono sulla loro città.

Conserva plurime testimonianze monumentali legate alla presenza bizantina, longobarda e soprattutto normanna. Durante il periodo normanno Novi subì una svolta decisiva, divenne centro omonima ed ebbe sotto il suo controllo quattro "Terre" e ben 28 casali.Nel 1862 venne detta "Novi Velia" . 
Sono da vedere: le Porte greche del IV sec. a. C., rievocanti il tempo quando Novi era roccaforte di Velia; la chiesa di S. Maria dei greci del sec. VI d. C. ; la chiesa di S. Maria dei longobardi del sec. X, di stile romanico. Importanti anche i robusti ruderi della Torre medioevale e del castello del sec. XIII.


Sul Monte Gelbison (m. 1707) domina imponente il Santuario della Madonna del Sacro Monte, di origine basiliana (VIII sec.) interamente ristrutturato nel secolo scorso: meta di migliaia di pellegrini provenienti da ogni dove, resta aperto dall'ultima domenica di maggio all'ultima di ottobre. Qui si ha la possibilità di assistere, durante i pellegrinaggi, a riti ed atti di devozione religiosa di antica origine.