CILENTO IN BICI |
Conserva plurime testimonianze monumentali legate alla presenza
bizantina, longobarda e soprattutto normanna. Durante il periodo
normanno Novi subì una svolta decisiva, divenne centro omonima ed ebbe
sotto il suo controllo quattro "Terre" e ben 28 casali.Nel
1862 venne detta "Novi Velia" .
Sono da vedere: le Porte greche del IV sec. a.
C., rievocanti il tempo quando Novi era roccaforte di Velia; la chiesa di S.
Maria dei greci del sec. VI d. C. ; la chiesa di S. Maria dei longobardi del
sec. X, di stile romanico. Importanti anche i robusti ruderi della Torre
medioevale e del castello del sec. XIII.
Sul Monte Gelbison (m. 1707) domina imponente il Santuario della Madonna del
Sacro Monte, di origine basiliana (VIII sec.) interamente ristrutturato nel
secolo scorso: meta di migliaia di pellegrini provenienti da ogni dove, resta
aperto dall'ultima domenica di maggio all'ultima di ottobre. Qui si ha la
possibilità di assistere, durante i pellegrinaggi, a riti ed atti di devozione
religiosa di antica origine.