Martedì 19 novembre 1969.

Nasce il Circolo del Cinema “Charlie Chaplin”

 

Grazie alla passione di alcuni giovani - Sebastiano De Marco, Giuseppe Marcianò, Ettore Vecchietti, Alfredo Renzelli, Carmelo Mata, Angelo Liggeri e Giorgio Crucitti - è stato costituito il Circolo del Cinema (il precedente, come è noto, ha avuto vita molto breve) intitolato al maestro della cinematografìa mondiale, Charles Spencer Chaplin (Charlot). Il sodalizio è nato, bisogna dirlo, sotto i migliori auspici. Ha registrato più di cinquecento adesioni a comprova della serietà di intenti dei promotori.

Martedì sera, presso il cinema “Ariston”, ha avuto luogo la serata inaugurale. Naturalmente, ospite di lusso… Chaplin con due dei suoi primi lungometraggi, “Il Monello” e “Il Pellegrino” che hanno ufficialmente aperto una attività che si annuncia ricca di opere d’alto livello. Il presidente del sodalizio, De Marco, ha fatto una breve prolusione. «E’ un discorso culturale - ha specificato De Marco - ad alto livello». Quindi ha sottolineato che l’esistenza di un direttivo ha solo carattere diciamo  formale. «Il Circolo - ha detto - è dei soci e lo fanno i soci, i quali sono chiamati ad un confronto non solo di idee, ma anche, e soprattutto, ad esprimere idee. Si vuole, insomma, che la base partecipi attivamente alla vita del Circolo affinché esso possa prosperare e fruttificare in senso organizzativo e, naturalmente, culturale-didattico».

Il Circolo non ha in programma solo la proiezione di fìlm, ma pure la realizzazione di dibattiti, di tavole rotonde che, appunto, osmoticamente possano elevare le cognizioni e la cultura di ognuno attraverso il cinema.

Le proiezioni saranno bisettimanali. Il programma prevede un ciclo di dodici proiezioni sul nuovissimo cinema europeo e statunitense, intitolato: «Il cinema alla ricerca di un nuovo linguaggio».

La serata che, come abbiamo detto, è stata aperta con due lungometraggi di Chaplin, ha registrato un vasto successo. “Il Monello” e “Il Pellegrino”, il primo tenuto sul filo del dramma e della commedia contrappuntate, spesso, da un amaro umorismo, e il secondo incentrato, come è noto, sulla satira alla ipocrisia e il bigottismo del puritanesimo americano, sono stati visti e gustati tutto d’un fiato dai più anziani non nuovi all’opera del grande regista, e dai giovanissimi.

(La Tribuna del Mezzogiorno – 21.11.1968)

 

Programma anno sociale 1968-69

  IL CINEMA ALLA RICERCA DI UN NUOVO LINGUAGGIO

 

Il monello - Il pellegrino 

di  C. Chaplin

Muriel,  il  tempo di un ritorno 

di  A. Resnais

Una donna sposata 

di  J. L. Godard

Un uomo da bruciare 

di  P. e V. Taviani e V. Orsini

I pugni in tasca

di  M. Bellocchio

La guerra è finita 

di  A. Resnais 

Nove giorni in un anno

di  M. Romm

Playtime

di  J. Tati 

Walkover

di  J.  Skolimowski

Gioventù, amore e rabbia 

di  T. Richardson 

The Knack 

( Non tutti ce l’hanno) 

di  R. Lester 

Gli amori di una bionda 

di  M. Forman

Amare  

di  J. Donner  
  

 

 

Nella serata inaugurale sono stati presentati al pubblico dei soci  due film di Chaplin: Il monello e Il pellegrino. Un omaggio che sembrava doveroso a un grande autore e attore del cinema universale a cui si era giustamente pensato di dedicare il nome di un’associazione di cultura cinematografica. Questa consuetudine si è mantenuta per diversi anni; per cui nel 1969 sono state presentate Le Comiche, nel 1970 Il Circo, nel 1972 Tempi moderni, nel 1973 Luci della città, nel 1974 La febbre dell’oro,  nel 1975 Luci della ribalta.


 

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