Il Circolo del Cinema "Sequenze"

 

Diretto da un piccolo gruppo di appassionati (Paolo Emilio Ambrogio, Saverio Vollaro,  Salvatore Iannaccaro, Eugenio Iannaccaro, Antonio Pennestrì, Pasquale Ursini, Saverio Valentino, Franco Zannino, Filippo Zuccarello)  nel corso di appena tre anni (1949-1952), riuscì a far vedere al pubblico dei suoi aderenti buona parte di quei "classici" dello schermo che i cinefili di ogni angolo dell'Italia agognavano di vedere.

Pubblicò, inoltre, un periodico "Cineclub", a cui collaborarono alcuni dei critici più illustri di quel periodo (Umberto Barbaro, Luigi Chiarini, Fernaldo Di Giammatteo).

Infine, dopo una infuocata polemica  legata alle lotte politiche  di quegli anni tra destra e sinistra (la scissione della FICC e la nascita dell’UICC), promosse il sorgere di una nuova organizzazione dei circoli del cinema che darà vita, prima, al “Circolo del Cinema di Reggio Calabria” (1953-62), poi, al Circolo del Cinema “Charlie Chaplin”. 

Come tutto questo sia potuto avvenire, partendo da una Città collocata nell’estremo meridione della penisola, ai nostri giorni sembra quasi incredibile.

L'avventura del circolo "Sequenze" è stata ricostruita nei suoi dettagli da Giuseppe Marcianò che, pur nella modestia dei mezzi a disposizione, nel libro «Il circolo del cinema "Sequenze" e la rivista "Cineclub"», (Città del Sole Edizioni, 2000, Reggio Calabria),  è riuscito a raccontare questa singolare storia di provincia,  sullo sfondo della quale si possono anche intravedere i tratti essenziali di un universo culturale, di cui si sta perdendo la memoria, malgrado la ricchezza dei suoi  contenuti.

Il libro comprende, tra l’altro, la ristampa integrale della rivista "Cineclub".  

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