In licenza sperimentale dal manicomio, una contadina veneta si gode la vacanza insieme a un poetico bracconiere. Assunta nella fabbrica del nobilastro che l'aveva sedotta e poi fatta internare, scatena una mezza rivoluzione. La arrestano, il bracconiere cerca di salvarla. La polizia lo uccide. La rinchiudono di nuovo.
Ultimo film “serio” di Brass prima di passare al porno
soft: dopo aver fatto fuggire dal manicomio Nero e incontrare
Redgrave in Dropout, Brass inverte i ruoli in questo dramma popolare e ingenuo, a metà strada tra l'apologo sulla “diversità” rivoluzionaria e la favola, pessimista e bizzarra, in cui
“la travolgente Vanessa Redgrave gioca al Ruzante meglio di tanti nostri attori indigeni” (T.
Kezich). (Morandini)