Regia
Leon Klimovsky Soggetto e sceneggiatura Jacinto
Molina, Hans Munkell Fotografia
Leopoldo Villasenor
Musica
Anton Garcia Abril Interpreti
Paul Naschy, Gaby Fuchs, Patty Shepard, Barbara Cappell Durata88'
Il licantropo
Waldemar Daninsky, riportato scioccamente in vita da due
scienziati che gli hanno estratto due pallottole d'argento dal
cuore, vuole interrompere la sua maledizione e si reca in
Normandia in cerca di un pugnale che, se impugnato da una
donna innamorata di lui, lo potrà uccidere. Il pugnale è
servito per uccidere la vampira Wandesa che, bagnatasi col
sangue di una ragazza feritasi accidentalmente, ritorna in
vita. Waldemar l'affronta in una notte di luna piena e la
uccide. Elvire, la ragazza che l'ama, lo trafigge liberandolo
dalla sua sofferenza.
Naschy/Molina è
circondato da uno stuolo di attrici per quello che forse è il
miglior film della saga sul licantropo Daninsky. Il rallentato
usato per rendere suggestivi i movimenti delle vampire e la
musica di Abril, verranno usati un anno dopo ne Le
tombe dei resuscitati ciechi di de Ossorio. (Castoldi-Castoldi)