Galeotto
fu il film del 1967 intitolato Dio
perdona... io no! diretto da Giuseppe Colizzi: due
amici-nemici si trovano a dover lavorare insieme per
acciuffare un malvivente e recuperare il bottino. Il primo è
il veneziano Mario Girotti, in arte Terence Hill, un attore
con un buon curriculum alle spalle (aveva lavorato con
Bragaglia, Steno, Mario Bava e perfino Visconti), il secondo
è il napoletano Carlo Pedersoli, in arte Bud Spencer, ex
nuotatore olimpionico e buon caratterista. Per la verità,
ancora adolescenti, sedici anni prima si erano già incontrati
su un altro set, quello di Vacanze col gangster
(1951) di Dino Risi, nel quale Girotti interpretava un ruolo
di rilievo e Pedersoli faceva una breve apparizione. Colizzi
intuisce che tra loro c'è un feeling speciale,
un'intesa
che sullo schermo funziona a meraviglia e li scrittura per
altri due
film, Iquattro
dell'Ave Maria (1968) e La
collina degli stivali (1969) ove il tono burlesco non è
ancora apertamente dichiarato, i personaggi interpretati dalla
coppia sono al confine con la legalità e i ceffoni non hanno
ancora preso il posto delle pistole, che ancora uccidono. Sarà
il regista Enzo Barboni a trasformare
Terence Hill e Bud Spencer con Lo
chiamavano Trinità... (1970) e il suo fortunatissimo sequel...continuavano
a chiamarlo Trinità (1971) nella coppia d'oro del cinema
italiano degli anni '70 e in due maschere della commedia
avventurosa dagli atteggiamenti pressoché fissi: Terence è
il bel giovane (capello biondo, occhi glauchi e sorriso
volpino) dal fisico asciutto e prestante, leggermente
scapestrato, svelto di mano e di cervello, pronto a
intervenire in difesa delle minoranze; Bud è il "gigante
buono" (ma non tonto, tutt'altro), dal cuoro d'oro e dal
pugno facile, sommamente infastidito da chi agisce male o fa
del male ai deboli e/o ai bisognosi. Indossino i panni
(generalmente lerci) di due uomini del vecchio West, oppure le
divise di due supercops della Florida, il risultato non
cambia: la giustizia trionfa a suon di poderosi sganassoni
e il finale è aperto per una nuova avventura. Spesso campioni
d'incasso al box office, i loro film, dedicati
prevalentemente a un pubblico di bambini, sono stati esportati
con successo in tutto il mondo e annoverano ancora oggi
milioni di fans. Le ragioni di tale affermazione
risiedono anche nel fatto che, individuato lo schema narrativo
di base, la coppia non lo ha mai trasgredito,
rischiando magari di ripetersi senza la verve esibita
nei primi titoli, ma non
deludendo le aspettative di chi si attende da loro una
commedia "pulita" (nella quale il massimo della
volgarità può essere rappresentato da un ruttino) in cui
azione, umorismo light e riscossa finale degli eroi non
possono mai mancare. (M.G.)