Regia
Fernando Di Leo Soggetto e sceneggiatura
Fernando Di Leo Fotografia
Roberto Gerardi
Musica
Luis Enriquez Bacalov Interpreti
Claudio Cassinelli, Martin Balsam, Barbara Bouchet, Pier Paolo Capponi, Olga
Karlatos, Vittorio Caprioli, Salvatore Billa Durata110'
Mentre sta
eseguendo assieme all'amico Marco una rapina per conto del boss
Rizzo, Guido Mauri, tradito da una telefonata anonima, cade
nelle mani della polizia e sconta cinque anni di carcere.
Uscito di prigione Mauri, che ritiene di essere stato tradito
proprio dal boss che gli era debitore di 40 milioni,
decide di vendicarsi. Quando la corriera su cui viaggia la
moglie Maria viene attaccata da due banditi, Mauri li uccide
pensando siano emissari di Rizzo, ma nel corso dell'azione
anche Maria perde la vita. Intanto Rizzo, dopo aver tentato
inutilmente di patteggiare con Mauri, gli mette contro il suo
gorilla, Tony, intimandogli di lasciare la città. Mauri,
allora, assieme a Marco ora proprietario di un garage,
si mette contro Rizzo e gli soffia una partita di diamanti
frutto di una rapina organizzata con la complicità di Enzo,
figlio di Maria e figliastro di Guido. Rizzo allora scatena
Tony, che dopo aver massacrato Marco, affronta Mauri, ma viene
da questo ucciso. Mauri viene allora a sapere da una ragazza
coinvolta nella vicenda che a denunciarlo non era stato Rizzo,
ma il suo figliastro Enzo (nel frattempo deceduto) geloso
della madre. Così, pentito, si consegna nelle mani di Rizzo
per essere giustiziato. Ma questi, impietosito, finge dinanzi
ai suoi uomini di ucciderlo, limitandosi invece a ferirlo.
In bilico tra la
violenza efferata del poliziottesco all'italiana e il
mafioso-romantico, sfiora il ridicolo nelle scene d'azione,
l'osceno nei frequenti momenti di violenza, l'aberrante
nell'ideologia di fondo. (Morandini)