Regia
Enzo G. Castellari Soggetto e sceneggiaturaMassimo
De Rita, Dino Maiuri FotografiaCarlo
Carlini MusicaLee Dong-jun InterpretiFranco
Nero, Giancarlo Prete, Barbara Bach, Renzo Palmer, Massimo
Vanni, Romano Puppo, Nazzareno Zamperla Durata100'
Genova.
L'ingegner Carlo Antonelli assiste a una rapina in un ufficio
postale: pestato e preso in ostaggio viene quindi abbandonato
dai tre rapinatori in fuga. Al commissariato gli sottopongono
alcune foto segnaletiche, ma Carlo si rende conto che dalla
polizia non potrà ottenere giustizia. Decide allora di
indagare nel mondo della malavita per tentare di identificare
i malviventi. Ricatta Tommy, un pregiudicato, per farsi
rifornire di armi e munizioni e, soprattutto, per entrare in
contatto con il terzetto criminale. Ma la polizia, chiamata da
Carlo, non interviene e i banditi sfuggono a un possibile
arresto, avvertiti da una soffiata. Nonostante tutti, compresa
la sua ragazza, lo sconsiglino, Carlo insiste nel suo
proposito: catturato dai criminali, che gli incendiano la
casa, viene salvato da Tommy. A questo punto Carlo registra
una serie di audiocassette in cui denuncia l'organizzazione
criminale, nonché la sua connivenza con settori della
polizia, quindi simula un sequestro e fa ritrovare il
materiale alle forze dell'ordine nel suo laboratorio
appositamente devastato. Il terzetto viene così isolato, ma
Tommy cade loro prigioniero. Nella resa dei conti Tommy muore
tra le braccia di Carlo, che uccide i rapinatori. Ma,
ufficialmente, Carlo è stato liberato dalla polizia.
L'ingegnere è costretto dal commissario a firmare un
documento in cui dichiara che le accuse contro la polizia gli
erano state estorte dai rapinatori. Il commissario, inoltre,
lo minaccia che in ogni momento potrebbe aprirsi
un'istruttoria contro di lui.
Poliziottesco
all'italiana con velleità psicologiche e sociologiche. (Morandini)