Sceneggiatura
Fernando Di Leo Fotografia
Franco Villa
Musica
Luis Enriquez Bacalov Interpreti
Luc Merenda, Richard Conte, Delia Boccardo, Raymond Pellegrin, Gianni Santuccio,
Vittorio Caprioli, Salvo Randone, Elio Zamuto, Salvatore Billa Durata94'
Il giovane
commissario Malacarne della questura di Milano riceve da tempo
laute mazzette da due boss associati, Mazzari e Pascal,
che stanno a capo del contrabbando di caffè e sigarette.
Così egli si è potuto mettere da parte un discreto gruzzolo,
che gli permette di mantenersi bene anche assiemealla
sua amante. Ma l'uccisione di un giovane nobile e il
conseguente ordine da parte dei boss di far scomparire
una denuncia protocollata che potrebbe smascherare gli
assassini, mette in crisi Malacarne che intuisce dietro tutto
questo un allargarsi dell'organizzazione al traffico di armi e
droga. Suo malgrado, Malacarne deve far scomparire la denuncia
che era stata protocollata proprio da suo padre, integerrimo
maresciallo dei carabinieri. Ma ormai, di fronte alle sue
esitazioni, i boss decidono di non fidarsi più. Così
Pascal, dopo aver fatto eliminare il vecchio napoletano che
aveva inoltrato la denuncia compromettente, fa uccidere prima
il padre di Malacarne, poi la sua amante. Il commissario
allora si scatena ed elimina alcuni gregari della banda
quindi, previo consenso di Mazzari, affronta e uccide Pascal,
direttamente responsabile dei delitti. Subito dopo, però,
anche lo stesso Malacarne viene ucciso a tradimento proprio
dal suo luogotenente, Garrito, deciso a prendere il suo posto
agli ordini di Mazzari.
Con estrema
abilità Di Leo riesce a costruire una figura stupendamente
ambigua di commissario corrotto, come non si era mai vista nel
cinema poliziesco italiano di quegli anni. (Bruschini-Tentori)