Regia
Duccio Tessari Soggetto da
I milanesi ammazzano il sabato di Giorgio Scerbanenco
Sceneggiatura
Biagio Proietti, Duccio Tessari, Artur Brauner Fotografia
Lamberto Caimi
Musica
Gianni Ferrio Interpreti
Raf Vallone, Frank Wolff, Gabriele Tinti, Gillian Bray, Beryl Cunningham, Eva
Renzi Durata102'
Una ragazza
mentalmente ritardata e con tendenze ninfomani scompare
misteriosamente da casa dove il padre, l'anziano ex camionista
Amanzio Berzaghi, la custodiva amorevolmente. Il commissario
Duca Lamberti si prende a cuore il caso, di cui altri colleghi
si sono completamente disinteressati e, con l'aiuto del
brigadiere Mascaranti, inizia le ricerche. Poiché è convinto
che la scomparsa sia connessa col giro della prostituzione,
parte proprio da quell'ambiente per le sue indagini con
l'aiuto di un ex sfruttatore da lui ricattato. Ma qualche
giorno dopo la ragazza viene trovata morta, orribilmente
bruciata, mentre anche lo sfruttatore che informava Lamberti
viene a sua volta ucciso. Tuttavia il commissario trova una
pista grazie alla tardiva collaborazione di una prostituta di
colore e viene a sapere che la ragazza era stata rapita e
avviata alla prostituzione, ma poi i suoi tentativi di
ribellione avevano spinto i rapitori a sopprimerla. Frattanto
il padre della vittima, grazie al ritrovamento di un
orsacchiotto posseduta dalla figlia, scopre che i criminali
erano tutti suoi vicini di casa o amici; allora, approfittando
della sua giornata di libertà, il sabato, li spinge a
confessare e li uccide tutti. Quando Lamberti arriva sul
posto, l'uomo, ormai compiuta la sua vendetta, si accascia al
suolo stanco e ferito.
Un cupo giallo
che vanta una Milano autunnale e nebbiosa di suggestiva
atmosfera e un Wolff persuasivo nel personaggio di Lamberti,
già interpretato da Bruno Cremer in Il caso Venere privata
di Boisset. (Morandini)