Regia
Romolo Guerrieri Soggetto Fernando
Di Leo, da racconti di Giorgio Scerbanenco
Sceneggiatura
Fernando Di Leo, Nino Ducci Fotografia
Erico Menczer
Musica
Gianfranco Plenizio, Enrico Pierannunzi Interpreti
Stefano Patrizi, Max Delys, Benjamin Lev, Eleonora Giorgi, Tomas Milian,
Venantino Venantini, Salvatore Billa Durata98'
Folle escalation
omicida di tre ragazzi della media borghesia milanese, il
Biondo, Joe e Luis. Dopo aver ucciso quattro persone durante
una rapina a un benzinaio, della quale la ragazza di Luis,
Lea, aveva cercato di preavvertire la polizia, i tre
svaligiano prima una banca, poi un supermercato, lasciando
sempre una sequela allucinante di morti dietro di loro.
Quindi, ormai individuati dalla polizia, fuggono, dopo aver
costretto Lea a seguirli uccidendo spietatamente quanti si
pongano sul loro cammino, non ultimi due campeggiatori che
avevano tentato di derubare. Alla fine Joe muore azzannato dai
cani sguinzagliati dalla polizia, mentre Luis (dopo essere
riuscito a scaricare Lea), incappato in un posto di blocco,
preferisce gettarsi in macchina assieme al compagno da un
viadotto.
Ben sceneggiato
e ben diretto (con una buona attenzione alla psicologia dei
personaggi) il film (che vuole ricollegarsi naturalmente anche
a quel filone sui giovani-bene, violenti e assassini, ispirati
in quegli anni anche dai tragici fatti del Circeo) riesce
ancora una volta a replicare piuttosto efficacemente il clima
esasperato e saturo di violenza di certi racconti di
Scerbanenco. (Bruschini-Tentori)