Perché ho
visto un film di Almodóvar e non ho soltanto letto le
recensioni sui giornali e visto le foto nelle riviste
di
Francesca De Rosa
Non amo Almodóvar. Non mi è mai
piaciuto. Non trovo divertenti le sue commedie né commoventi
i suoi drammi. Penso che sia noioso e stucchevole, che il
carattere dei suoi personaggi non sia sempre ben definito, che
molti suoi soggetti siano troppo lacrimevoli (Parla con lei)
o così eccessivamente grotteschi da apparire malvagi e non
divertenti (Donne sull’orlo di una crisi di nervi).
Eppure ora spezzerò una lancia
in suo favore, perché criticare l’opera di un regista
significa vederla e farsene un’opinione, perché il lavoro
degli altri va rispettato anche se non ci piace, non ne
condividiamo l’ideologia di fondo, non ne approviamo il
contenuto o il modo di esporlo.
Caro Signor Corà, il suo
articolo, se tale può essere definito, sembra il lungo e
noioso vaneggiamento di un uomo che presenta seri problemi con
il sesso.
Il suo “speciale” viene
definito ironico; io questa ironia non riesco a trovarla, al
contrario riscontro un’eccessiva volgarità che non ha
alcuno scopo, non suscita reazioni d’indignazione o
sconcerto, è solo fastidiosa. Non c’è bisogno di cadere
nel cattivo gusto per farsi ascoltare.
Lei ha ragione quando afferma che
i critici talvolta stimano registi le cui opere non sono
l’apice dell’interesse o della bellezza (come accadde con
il tanto osannato L’ora di religione di Bellocchio),
ma fossi in Lei prima di dar loro consigli tenterei
d’informarmi dettagliatamente su ciò di cui stanno e sto
parlando.
Perciò Signor Corà accetti lei
un consiglio da una semplice ragazza per la quale il cinema è
materia di studio: guardi
un film di almódovar,
in fin dei conti si tratta di sprecare due ore (o forse
meno) della sua vita e con tanti programmi stupidi che
trasmettono in televisione non sarà nemmeno un grande
sacrificio; almeno potrà poi scrivere un articolo
intelligente sul perché non vedrà mai un altro
film di Almodóvar.
Se poi
dovesse avere ancora problemi di strambe fantasie sessuali si
affidi a Tinto Brass o a quel filone di cinema hard in
cui potrà sfogare ogni sua repressione, lasciando stare Bambi
e Cappuccetto Rosso.