L'UOMO DI ISERNIA

IL PRIMO EUROPEO

 

AUSTRALOPITHECUS
4 - 1 Milione di anni fa
HOMO ABILIS
3 - 1,5 Milioni di anni fa
HOMO ERECTUS
1,5 - 300.000 anni fa
HOMO SAPIENS
500.000 anni fa ad oggi

 

Nonostante gli scavi del paleosuolo abbiano interessato un'area di circa 300 mq., la presenza dell'uomo preistorico è stata soltanto intuita attraverso ciò che è stato scavato. Resti umanoidi veri e propri non sono stati ancora ritrovati ma, secondo i responsabili dello scavo, sicuramente nell'area circostante in un prossimo futuro potrà avvenire un prezioso ritrovamento. La disposizione in circolo dei grandi massi calcarei su di un suolo "bonificato" con i resti ossei degli animali cacciati fanno intuire la capacità dell'homo di Isernia di costruire un ambiente particolare tra le asperità naturali dei luoghi, forse una primordiale area di sacralità verso entità naturali temute da quegli antichi esseri.



 


Lo scavo della paleosuperfice è stato effettuato con una pazienza enorme. Gli studiosi hanno setacciato centimetro dopo centimetro l'intera area di scavo non tralasciando il più piccolo dettaglio. Nella foto alcuni paleontologi in una fase di scavo.

 





Ricostruzione grafica dell'habitat dell'homo
di Isernia elaborata da Dario Di Carlo.

 

Sulla sinistra la sezione dell'area di scavo e sulla destra
in alto un particolare del paleosuolo e, a seguire,
alcune ricostruzioni dell'habitat nel paleolitico.

 

 


 

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