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Dice di noi Paolo Quattrocchi...

Giovedi 27, l'ultima delle due repliche di "Callaghan" alla cassa si è presentato a sorpresa uno dei due autori che si autodefiniscono "autori viventi";  per la precisione Paolo Quattrocchi, venuto appositamente da Roma per vederci!

La cosa se da un lato ci ha colmato di orgoglio, dall'altro ci ha caricati della  responsabilità di non deludere.

"chissà " si borbottava dietro le quinte "se i personaggi erano stati pensati proprio cosi..."         ".. va a finire che piglio la papera proprio stasera.."      ".. e se non parte la musica o il rumore.. "        qualcuno con maggior senso pratico tagliava corto "senti, se gli farà proprio schifo, al massimo gli rimborseremo il biglietto aereo.."

"Spegni la sala.. vai con la musica." e intanto qualcuno si era posizionato in modo da poter vedere la poltrona dove stava seduto Quattrocchi.

Entra Tommaso, prime battute.. entra Callaghan.. troppo calcata come parte.. ma no che dici normale... lui che fa?"  "niente che deve fare"  " per me si annoia" entra Lara.. "ma che fa?..." ".. ma cosa vuoi che faccia? guarda normalmente.. no aspetta.. RIDE, ti dico che ride..."

..ultime battute, Callaghan bacia Della, Tommaso bacia Lara, buio, luce in sala.

Arriva sul palco l'autore tuttora vivente. "Siete stati fantastici" (ma parlerà di noi?).  E per evitare che si penta del giudizio, glielo facciamo scrivere sulle locandine.

Dopo qualche giorno ci arriva una mail.  Sentite un pò qua..

"Caro Guido  ..voglio ringraziare te e tutti i ragazzi dell'A Bretti. Bravi, bravi, bravi! Siete stati veramente bravi e divertenti, e il testo (me ne sono reso conto ancora meglio vedendolo in scena) è complesso e presenta veramente tante difficoltà di allestimento. La  regia è riuscita perfettamente a rendere lo spirito della commedia: ha adottato soluzioni intelligenti e originali e ha indirizzato benissimo l'interpretazione degli attori. Bravo!

Ti prego di fare personalmente a tutti i ragazzi della compagnia i miei complimenti (e quelli di Mauro, a cui ho raccontato tutto). Bravo Fabrizio, per il suo divertentissimo Tommaso imbranato e succube della madre! Brava Emilia, per la sua davvero esilarante interpretazione dell' "inflessibile" Lara! Bravo Alberto, per il suo spiritosissimo Callaghan pieno di dubbi (in realtà con un solo dubbio principale)! Brava Francesca, per la sua ironica Della, irresistibile nella trasformazione da segretaria bruttina incompresa a conturbante "socia" di Callaghan! Bravo Gian Paolo, col suo buffissimo Julio un po' isterico! Brave Sara e Monica, deliziose e carinissime nel tratteggiare le "sorelline" svampite Jacqueline e Greta! Bravo Riccardo, con il suo simpaticissimo petulante Sergente O' Hara perennemente agonizzante! Brava Chiara, per la sua spassosissima Pia La Nocciola, sorprendente "dea ex machina" chiarificatrice dell'intricato intreccio. Bravo Paolo, comicissimo (nonostante la difficoltà di recitare con la maschera) nella sua doppia interpretazione linguistica franco-tedesca del "doppio" Aulait-Von Dent.    E un bravo di cuore anche a Martina per le belle e originali scene (ottima l'idea dei "gialli" appesi al soffitto), ad Andrea per le luci e le azzeccate musiche ed a Annamaria per il prezioso lavoro dietro le quinte.
Ma la bravura, da sola, spesso non basta.   Un grosso grazie a tutti (anche chi ho dimenticato di citare) soprattutto per la pazienza e la passione che hanno messo nella realizzazione della commedia. Viva il teatro amatoriale!..."

Un commento a caldo nel dialetto dell'autore , magari non proprio impeccabile:

ME COJONI !!

(visita la pagina sul loro sito dedicata alla Compagnia)