Storia del teatro Ovadese XI

Il ritorno del teatro ad Ovada con la A Bretti

Dopo il buio completo degli anni '70,  in cui Ovada è rimasta senza nemmeno una compagnia teatrale, nel 1980 qualcosa doveva muoversi ed il teatro ovadese doveva tornare agli antichi fasti.

Un gruppo di ragazzi, tra cui Marina Ratto, Giuseppe Vigo e Paolo Bello (che sarà sempre una delle colonne portanti della compagnia) decide di riportare il teatro ad Ovada e fonda una nuova compagnia, la compagnia teatrale A Bretti.

La leggenda narra che i nostri fondatori non riuscissero ad accordarsi sul nome da dare alla compagnia ed alla fine di una lunga serata di discussioni,  uno di loro esausto abbia esclamato "chiamiamoci a bretti". A bretti si può tradurre dal dialetto ovadese all'italiano più o meno come "a casaccio". Così è nato il nostro nome.

Troverete notizie sui membri della A Bretti e sugli spettacoli messi in scena nella sezione "La A Bretti" del sito.

La nuova compagnia decide di portare sulle scene la commedia di Roby Pola e Gino Crocco "Una camera in affitto", ripartendo così da dove il teatro ovadese si era fermato. Così alla fine ci è stata data la qualifica di eredi della storia della Filodrammatica Juventus. Un'eredità pesante soprattutto perché abbiamo ereditato non pochi anni di storia e la tradizione del teatro ovadese.

Il successo fu enorme e la A Bretti non solo fece delle repliche in Ovada ma riprese anche la tradizione del tour nei paesi limitrofi.

Nel 1981, non si va in scena. Mentre il 1982 segna un anno importante per la compagnia perché entra a far parte della compagnia Domenico Guido Ravera, un giovane che aveva già avuto esperienze teatrali importanti e che diventerà il nostro regista, segnando la storia della compagnia.

La A Bretti riscuote il meritato successo nei primi anni ottanta e tutto sembra procedere al meglio, quando ancora una volta il teatro ovadese deve subire una pausa di riflessione per cause estranee ai suoi protagonisti.

In seguito ad un tragico incendio in un cinema a Torino, vengono decise nuove norme di sicurezza per i cinema ed i teatri. Così, ad Ovada, lo Splendor ed il Torrielli, ed il cinema Moderno dopo, chiudono, rimane soltanto il cinema-teatro Lux.

Lo Splendor chiude per essere restaurato e messo in regola con le nuove norme di sicurezza, mentre la sorte del Moderno e del Torrielli è segnata. Desta scandalo la triste fine del Torrielli, situato nella via principale della città, completamente abbandonato a se stesso dai proprietari ed in rovina da anni.

Sempre nella prima metà degli anni '80, da un gruppo di fuoriusciti della A Bretti, nascono "I Carugini", un gruppo di cabarettisti e teatranti che avrà molto successo in quegli anni e farà anche un provino per la RAI.